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Golden Globe 2020: un parere sui vincitori

Golden Globe 2020

Golden Globe 2020

Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio 2020 si è svolta la cerimonia di consegna dei Golden Globe 2020. La 77^ edizione dei premi assegnati dalla stampa estera al meglio del cinema e della televisione della stagione conclusa si è svolta al Beverly Hilton Hotel a Beverly Hills, California.
A fare gli onori di casa, per la quinta volta consecutiva, il comico inglese Ricky Gervais, che non ha risparmiato fendenti a Hollywood e allo star system.

Cinema

Per quanto riguarda il mondo del cinema, alcune vittorie hanno spiazzato il pubblico, altre hanno confermato quelli che si presentavano come i vincitori annunciati fin dalle candidature.
A differenza degli Oscar, i Golden Globe premiano il miglior film drammatico e il miglior film commedia o musicale.
Nella prima categoria, in una cinquina di tutto rispetto che comprendeva anche I due papi, The Irishman, Joker e Storia di un matrimonio, l’ha spuntata 1917, il film sulla Prima Guerra Mondiale di Sam Mendes, di prossima uscita nel nostro paese.
Non mi sarei aspettata niente di diverso: pur avendo apprezzato molto Joker e The Irishman, era molto difficile che portassero a casa il premio. Da notare, comunque, la massiccia presenza di produzioni Netflix (ben tre film su cinque).

Nella categoria miglior film commedia o musicale, invece, il vincitore è stato C’era una volta a… Hollywood. Il film meno tarantiniano di Tarantino, come è stato definito, ha sbaragliato la concorrenza di Cena con delitto – Knives Out, Dolemite is my name, Jojo Rabbit (su cui puntavo molto) e Rocketman.

Nessuna sorpresa per il miglior regista, risultato Sam Mendes (Martin Scorsese continua a non essere particolarmente amato dai premi). Tra gli attori il vincitore annunciato nella categoria Miglior attore in un film drammatico, Joaquin Phoenix, ha ritirato il premio mentre la migliore attrice in un film drammatico è risultata Renée Zellweger per la sua interpretazione in Judy.

Miglior attore in un film commedia o musical è andato, un po’ a sorpresa, a Taron Egerton e quello per la migliore attrice a Awkwafina.
Nessuna sorpresa, invece, per il migliore attore non protagonista, assegnato a Brad Pitt; come migliore attrice non protagonista è stata premiata Laura Dern.

Come miglior film in lingua straniera, secondo le aspettative, è stato premiato Parasite; ha stupito, invece, il miglior film d’animazione: Missing Link ha battuto la concorrenza di Disney, presente con Frozen II, Il Re Leone e Toy Story 4.
Per la miglior sceneggiatura ha vinto C’era una volta a…Hollywood, per la migliore colonna sonora Joker e per la migliore canzone Rocketman.

Serie TV

Per quanto riguarda il piccolo schermo, poche sorprese. Come miglior serie drammatica è stata premiata Succession, che si è portata a casa anche il Globo per il miglior attore in una serie drammatica, assegnato a Brian Cox. Migliore attrice in una serie drammatica, invece, è stato assegnato a Olivia Colman per The Crown.

Nella categoria miglior serie commedia o musical ha vinto, di nuovo, Fleabag, che ha portato a casa anche il premio per la migliore attrice in una serie commedia o musical, assegnato a Phoebe Waller-Bridge. Miglior attore in una serie commedia o musical è stato decretato Ramy Youssef per Ramy.

Concludiamo con le miniserie, dove c’è stato un vero e proprio trionfo per Chernobyl, vincitrice nella categoria miglior miniserie e miglior attore non protagonista con Stellan Skarsgard. La serie era candidata con Jared Harris anche per il miglior attore protagonista ma qui si è vista battere da Russell Crowe in  The Loudest Voice – Sesso e Potere.
Come migliore attrice è stata premiata Michelle Williams per Fosse/Vernon, come migliore attrice non protagonista Patricia Arquette per The Act.

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