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Dark Devotion – Un gioco difficile

Dark Devotion

Recensione

I Roguelikes sono, in generale, estremamente difficili già di loro, ma Dark Devotion, titolo sviluppato da Hibernian Workshop ed edito da The Arcade Crew, Maple Whispering Co. e Ltd, è tutta un’altra storia.

Questo perchè, oltre ad essere un Roguelike è anche un Soulslike, quindi non c’è da stupirsi se la difficoltà è molto elevata.

Gameplay

Dark Devotion, come tipo di gameplay, mi ricorda molto Dead Cells.

Come il titolo di Motion Twin anche nel nostro Dark Devotion partiremo con niente in mano,  ma, sconfiggendo i cattivoni sulla nostra strada, troveremo armi e oggetti utili alle nostre esplorazioni successive.

Ma cominciamo dal principio, all’inizio del gioco ci troveremo nei panni di quella che potremo definire una templare, che ci accompagnerà durante il tutorial, nel quale impareremo a combattere e le varie tattiche nel duello con i nemici.

Alla fine del tutorial (in cui, per qualche motivo, saremo schifosamente OverPowered) succederà qualcosa che ci catapulterà sul fondo di una fossa, dove tanti altri templari come noi sono finiti, dopo essere stati feriti in battaglia.

Questa fossa diventerà il nostro Hub centrale, in cui rinasceremo ad ogni morte, sarà dotata di un fabbro (che non potrà potenziare le nostre armi, ma le terrà in custodia e basta), di un “negozio” per i potenziamenti e un altare per sacrificare le reliquie dei boss battuti.

L’esplorazione dei sotterranei

Non mi piace fare così tante correlazioni con altri giochi di solito, ma vorrei fare degli esempi per farvi capire come funziona esattamente il gioco, quindi, come in Dead Cells, la progressione dell’esplorazione avviene via diverse zone, che però, a differenza del titolo di Motion Twin, non avranno intervalli per ricaricare la vita o potenziarsi.

Ogni area ha dei boss da affrontare, ma sono puramente opzionali, si potrà arrivare alla fine del gioco senza dover battere alcun boss.

Personalmente, per questo motivo, ho trovato il gioco pesantemente labirintico, certo c’è una mappa, ma è troppo criptica per servire a qualcosa.

I nemici uccisi rilasceranno fede, la valuta di scambio delle run, con la quale potremmo aprire passaggi, curarci o sbloccare oggetti.

Inoltre, durante la nostra esplorazione potremo trovare delle rune, che saranno miglioramenti permanenti alle nostre stats.

Un’altra cosa che ho trovato ingiusta è il fatto che per accedere ad alcune aree è necessario avere delle armi spacifiche che potrebbero, come no, essere rilasciate da un nemico morto.

Ogni nemico avrà la possibilità di droppare, un volta ucciso, la sua arma, la sua armatura oppure qualche strumento curativo, in generale, più forte sarà il nemico, più forte sarà l’arma quando dropperà.

Questa ultima frase mi dà il pretesto per parlare dell’equipaggiamento.

Equipaggiamento

Ci sono tante, troppe statistiche in questo gioco, le meccaniche sono molto semplici, ma le statistiche no.

Avremo la possibilità, di portare con noi 2 set di equipaggiamento, composti da mano destra, mano sinistra, armatura e reliquia.

Ovviamente le armi a due mani e le magie occuperanno due slots.

Le reliquie sono oggetti molto utili, che daranno bonus estremamente alti ad una statistica in particolare.

La nostra salute sarà determinata dal nostro pezzo di armatura, che avrà una statistica in scudo e in salute. Scudo e salute che potremo ricaricare attraverso oggetti o con la fede.

Conclusione

Come ho già detto e stradetto, Dark Devotion è un titolo estremamente difficile e complesso, tanti boss, tanti percorsi alternativi non generati randomicamente. Il gioco perfetto per chi vuole utilizzare il proprio tempo imparando tutte le combo di attacchi di nemici base e boss, imparando tutti i possibili labirintici percorsi per arrivare alla fine del gioco, battendo un boss piuttosto che un altro e imparando a giocare al gioco in generale, con tutti i suoi difetti.

Perchè difetti ne ha tanti, soprattutto su Nintendo Switch, dove lo ho giocato. Cali di frame quando ci sono troppi effetti, comandi non gestiti troppo bene, alcune armi che non si comportano come dovrebbero ed alcuni nemici che non lasciano spazio di attacco.

Nerdando in breve

Dark Devotion è un Roguelike e Soulslike sviluppato da Hibernian Workshop ed edito da The Arcade Crew, un gioco difficile ed intricato, con una curva di apprendimento molto alta e dispendiosa temporalmente parlando. Un titolo mai frustrante, anche se ancora pieno di difetti e incoerenze e comunque un must play per tutti gli amanti del genere

Nerdandometro [usr 3.9]

Trailer

 

 

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