Con l’arrivo della serie Dark Crystal: la resistenza, il 2019 si riconferma l’anno del ritorno al fantasy più puro. Dopo mesi di anticipazioni e la presentazione a luglio al Comic-Con di San Diego, finalmente il 30 agosto avremo la possibilità di vedere i 10 episodi della nuovissima serie.
Progetto
Dark Crystal, tra i tantissimi lavori di Jim Henson, è quello che lo ha reso più orgoglioso e sicuramente quello più difficile da realizzare, trattandosi di un film in cui non compare alcun essere umano (e nel 1982 la digital animation non era certo quella attuale).
Come sarà facile immaginare, dietro alla realizzazione della serie Dark Crystal c’è una lunga storia: quando, nel 2012, il regista volle partecipare insieme a Jim Henson Company al progetto, era ancora conosciuto per film come Transformer o Scontro tra titani e ricevette molti rifiuti perché ritenuto non adatto.
Decise quindi di provare a proporre una serie che raccontasse come i personaggi arrivarono alla storia portata sul grande schermo nel 1982, utilizzando l’enorme quantitativo di materiale raccolto come note da Oz ed Henson. Solo nel 2017, una volta messo in piedi un esecutivo che credeva fortemente nel progetto, venne annunciata la realizzazione da parte di Netflix della serie originale.
Anche per quanto concerne la parte artistica del progetto, vennero coinvolti professionisti che già avevano lavorato al primo film, a partire da Brian Froud, chiamato a riprendere in mano i suoi meravigliosi schizzi dei personaggi e a conferire un impatto stilistico coerente ma ispirandosi anche a nuove fonti come Il Trono di Spade o L’ultimo dominatore dell’aria. Della realizzazione delle creature (avvenuta a Los Angeles nel Jim Henson’s Creature Shop) si occupò nuovamente Dave Goelz usufruendo delle nuove tecnologie in grado, ad esempio, di attivare da remoto le parti meccaniche dei burattini realizzati che un tempo si muovevano attraverso cavi poi cancellati digitalmente.
Tanto per dare un’idea del lavoro svolto, va considerato che sono stati creati 20 personaggi principali e 90 secondari, ognuno dei quali attivati da due burattinai (mentre nel 1982 ne erano necessari quattro).
Trama
La trama di Dark Crystal: La Resistenza è basata sui romanzi di J. M. Lee Shadows of the Dark Crystal e Song of the Dark Crystal. Ambientata molti anni prima dei fatti avvenuti nel film del 1982, la storia narra del pianeta Thra che sta morendo e del prezioso Cristallo della verità che sta perdendo il suo potere, perché contaminato dal male. Nella società matriarcale dei Gelfling, tre di queste graziose creature simili a folletti scoprono la causa del male e organizzano una vera propria rivolta contro gli Skeksis per la salvezza del proprio pianeta. La serie è diretta e prodotta dal francese Louis Leterrier (Now You See Me, I maghi del crimine, L’incredibile Hulk, quello con Ed Norton).
Cast
Ad arricchire l’altissimo livello qualitativo della produzione sia in termini di realizzazione creature, scenografie ed effetti visivi, per animare i protagonisti della serie sono state scelte voci di primo livello. E’ davvero impressionante infatti il cast di attori chiamato a dare vita ai protagonisti: Maudra Fara è Lena Headey (Game of Thrones), il Generale è Benedict Wong (Avengers: Endgame), Sigourney Weaver è la voce di narrante di The Myth, Taron Egerton (Kingsman) è Rian, Anya Taylor-Joy (The Witch) da la voce a Brea, Nathalie Emmanuel (Game of Thrones) è Deet, Caitriona Balfe (Outlander) è Tavra, Helena Bonham Carter sarà All-Maudra, Natalie Dormer (Game of Thrones) come Onica, Shazad Latif (Star Trek: Discovery) è Kylan, Alicia Vikander (Tomb Raider) è Mira, Mark Hamill (Child’s Play, Star Wars) sarà Lo scienziato, senza dimenticare Jason Isaacs (The OA) e Simon Pegg.
Autori
Jim Henson non è stato solo il papà dei Muppets o di Labyrinth. È stato un artista ed un artigiano, capace di studiare per anni l’arte dei burattinai in Europa e di ideare il primo pupazzo in grado di raggiungere movimenti ed espressioni talmente autonomi da diventare un ospite fisso in show come il Saturday Night Live. Influenzato sin dall’adolescenza da spettacoli di ventriloquio e realizzati con pupazzi, capì prestissimo cosa voleva fare nella vita. A 18 anni iniziò creando pupazzi per spettacoli televisivi rivolti ai bambini e, una volta ottenuto il diploma, seguì all’università corsi d’arte, di tessitura e di economia domestica, materia in cui si laureò nel 1960.
Prima dei Muppets arrivarono Sam and Friends, creati per un live-action show in cui compariva una primordiale versione di Kermit la Rana. In quel periodo iniziò il suo lavoro di rivoluzione nella realizzazione dei personaggi: l’utilizzo della gommapiuma al posto del legno per rendere maggiormente le espressioni, stecche per migliorare i movimenti delle braccia invece delle corde, un maggior dettaglio nel movimento della bocca perché fosse più in linea con la frase pronunciata. Parliamo degli anni ’50 e prima di Henson nessuno avrebbe associato i burattini a qualcosa di diverso dall’intrattenimento per bambini. Tra i suoi meriti va anche quello di introdurre i Muppets in talk show come l’Ed Sullivan Show, trasmissioni rivolte a tutti.
Cominciò a lavorare con l’allora burattinaio Frank Oz nel 1963, nel momento in cui la moglie Jane decise di non seguirlo più come assistente per occuparsi dei loro cinque figli. Dalla collaborazione con Oz nacque un’amicizia durata 27 anni e una serie infinita di progetti.
Frank Oz è adesso conosciuto per essere la voce e la storica animazione dietro al personaggio di Yoda ed il regista di tanti capolavori tra cui La piccola bottega degli orrori, In & Out, Tutte le manie di Bob ed ovviamente I Muppets alla conquista di Broadway.
Con una sede a Los Angeles e due distaccamenti a New York e Londra, la Jim Henson Company si è occupata per più di 60 anni di family entertainment creando innovativi pupazzi, animatronic e producendo animazione digitale di altissimo livello per la televisione ed il cinema e guadagnandosi meritatamente più di 50 Emmy Awards e nove Grammy Awards. L’altro progetto Netflix di cui attualmente si sta occupando è il Pinocchio diretto da Guillermo del Toro.
Il film originale
La pellicola originale del 1982 venne diretta insieme a Frank Oz e fu per Henson la svolta verso una modalità ancora più realistica nella realizzazione di creature animate. Un lavoro durato sette anni che è diventato un cult planetario tra gli appassionati di animazione. Alla realizzazione del film seguirono poi una lunga serie di prodotti: graphic novel, fumetti e merchandising da collezione che ne diffusero ancora di più la fama.
Curiosità
Ve lo ricordate il pacioso bambino che in Labyrinth viene rapito dal mefistofelico Re dei Goblin interpretato da David Bowie? I suoi genitori all’epoca lavoravano nel reparto conceptual design e costumi di Jim Henson, crescendolo in mezzo al mondo fantastico dei pupazzi di gommapiuma e rendendolo un appassionato. Toby Froud (questo il nome del bambino) è rimasto talmente legato a questa realtà da renderla un lavoro: è infatti il creatore di diverse creature tra cui troll e goblin presso lo studio Laika e si è occupato di produzioni quali ParaNorman, Boxtrolls e Kubo e la spada magica.
In conclusione
Se come me amate folletti, burattini, animazione ed i piani (fantasy) ben riusciti, non potete perdere la nuova serie Netflix Originals Dark Crystal: la resistenza, il prequel del film cult ideato dal creatore di Labyrinth ed i Muppets.
Trailer
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