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Santa Clarita Diet 3 – Zombie, splatter e brio

Santa Clarita Diet 3

Recensione

Squadra che vince non si cambia: Santa Clarita Diet torna con una nuova, divertente, stagione che mantiene gli elementi delle precedenti due.
Disponibile su Netflix (che figura anche come produttore) dal 29 marzo 2019, la serie ha rappresentato fin dall’inizio una ventata d’aria fresca nel palinsesto televisivo dedicato ai non morti.

Chi l’ha detto, infatti, che gli zombie debbano essere associati solo alla paura e all’horror? Santa Clarita Diet, creata da Victor Fresco, ha saputo combinare i morti viventi affamati di carne umana allo humour più spiritoso e a tratti dissacrante, dando vita di fatto a una sitcom dedicata agli zombie.

Se la novità ha convinto tutti, va riconosciuto che anche la seconda stagione ha mantenuto le aspettative, continuando coerentemente la storia e regalandoci altre ore di intrattenimento intelligente e di spirito. Personalmente, amando particolarmente la serie TV, non sapevo assolutamente cosa aspettarmi dalla terza stagione (a proposito, se avete bisogno di rinfrescarvi le idee prima della visione, qui scoprirete dove eravamo rimasti) e, dopo aver letteralmente divorato i 10 nuovi episodi in appena due serate, sono pronta a tirare le somme su Santa Clarita Diet 3.

Diciamolo subito: Santa Clarita Diet è estremamente divertente e continua ad esserlo anche in questa terza stagione. Nonostante l’ironia e la chimica tra i protagonisti restino al top, comunque, la terza è anche la stagione finora più debole. Non è strano, a ben pensarci: un prodotto, per quanto azzeccato, non può essere portato avanti all’infinito. L’idea alla base di Santa Clarita Diet è vincente ma è stata perfettamente esplorata nel corso delle prime due stagioni: per andare avanti c’è bisogno di novità e ho idea che sarà proprio questo che ci riserverà la quarta stagione. Quella appena conclusa, insomma, si configura più come una fase di transizione tra le situazioni iniziali e nuovi sviluppi che, sicuramente, vedremo nel prosieguo della serie: una fase necessaria ma che, per forza di cose, non svetta quanto le precedenti e, immagino, le successive.

Trama

Tranquilli, niente spoiler (ndr).

Avevamo lasciato Sheila e Joel colti con le mani nel sacco dalla poliziotta Anne ed è proprio da questa situazione che riparte la serie. Anne, come abbiamo visto alla fine della seconda stagione, è una fervente credente e, di conseguenza, vede in Sheila una sorta di messaggero divino inviato direttamente dal Signore.

Gli Hammond, quindi, già alle prese con l’avvio della loro agenzia immobiliare in proprio e con la difficoltà di procurarsi pasti umani per Sheila, sono costretti a cimentarsi anche con il gruppo di “fedeli di Sheila” messo su da Anne. Inoltre, giusto per non farsi mancare niente, i Cavalieri di Serbia, cacciatori di zombie da millenni, sono arrivati a Santa Clarita ma non sono gli unici ad essere interessati ai non morti.

Cast

Oltre alla scrittura scoppiettante, la grande forza di Santa Clarita Diet sta nei suoi protagonisti: Drew Barrymore e Thimothy Olyphant sono una coppia affiatatissima e super divertente sullo schermo e si caricano sulle spalle la serie, come sempre con risultati perfetti ed esilaranti.
In questa terza stagione, comunque, troviamo degli innesti al cast principale particolarmente efficaci che, ne sono sicura, sapranno regalare ancora di più nella quarta serie.

Concludendo

Santa Clarita Diet, nel suo insieme, è una delle migliori serie TV prodotte negli ultimi anni. Zombie e humour non sono mai andati più d’accordo e la serie, fresca, irriverente e anche un pizzico romantica, è in grado di conquistare qualunque tipo di pubblico. Punti di forza sono la scrittura vivace e la coppia di protagonisti, che sembrano nati per interpretare i rispettivi ruoli.

La terza stagione nello specifico mi è sembrata leggermente sottotono rispetto alle precedenti, anche se comunque abbastanza godibile da convincermi a guardarla tutta d’un fiato in appena due serate. C’è aria di novità ed evoluzione nell’economia della serie e la terza stagione si rivela una vera e propria fase di transizione, motivo per cui sembra ripetere gli schemi già collaudati nelle prime due.

Di sicuro c’è che io di Sheila e Joel Hammond ormai non posso più fare a meno: regalatemi al più presto una quarta stagione!

Nerdando in breve

Santa Clarita Diet 3 riprende le fila della narrazione e apre la strada a nuovi scenari: una fase di transizione leggermente sottotono rispetto ai precedenti ma godibile, divertente e affascinante.

Nerdandometro: [usr 4.0]

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