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#NerdandoConsiglia: Fence

Fence!

Ormai penso che questo sia chiaro a tutti: io vado pazza per la scherma. Per me non rappresenta solo il mio sport o il mio lavoro ma è una vera e propria passione, che mi piace approfondire nelle sue declinazioni più varie.

La scherma si presta benissimo, ad esempio, ad essere utilizzata nel mondo del cinema, sia che venga rappresentata nella sua versione sportiva che sotto forma di duelli storici o fantascientifici. Ma è presente anche nel mondo dei videogiochi, che naturalmente non mi lascio sfuggire ogni volta che capita l’occasione di provarne uno: in passato ho parlato volentieri di Nidhogg, ad esempio, o di FIE Swordplay.

Data questa premessa, potevo quindi non approfondire l’arrivo dello sport che tanto amo nel mondo del fumetto? Certo che no, e quindi eccomi a consigliarvi Fence, serie a fumetti ideata e scritta da C.S. Pacat incentrata sul mondo della scherma sportiva.

La storia segue le vicende di Nicholas Cox, ragazzo povero ma versato nella scherma, che ottiene una borsa di studio sportiva per frequentare il prestigioso Kings Row College. Qui si confronterà con atleti esperti, tra cui il suo acerrimo rivale Seiji Katayama. Tra stoccate e duelli, il Coach della scuola dovrà scegliere quali atleti entreranno a far parte della squadra.

Fence, a cadenza mensile, è pubblicato negli Stati Uniti da Boom! Studios: per il momento non è prevista una pubblicazione italiana ma è possibile acquistare i volumi in lingua inglese (i dialoghi sono estremamente comprensibili, ve lo assicuro) da Amazon in formato Kindle ad un prezzo davvero invitante.

La serie a fumetti, tuttora in corso, è scritta da C.S. Pacat, che ha tratto l’ispirazione per la storia dalla propria vita personale: l’autrice, infatti, ha praticato la scherma alle superiori e se n’è innamorata, rimanendo colpita in particolare dai risvolti psicologici insiti in questo sport. Leggendo, in effetti, uno degli aspetti che mi ha colpito di più e mi è saltato subito agli occhi, è l’estrema accuratezza dei termini usati e delle situazioni sportive delineate: è evidente che c’è la mano di un addetto ai lavori e questo non può che essere un valore aggiunto, rendendo tutto più credibile.

Ai disegni, tutti a colori, c’è Johanna the Mad, che si distingue per uno stile pulito che mescola abilmente elementi americani ad altri tipici del manga: il risultato è una commistione riuscita, che si sposa bene con la storia.

Se siete appassionati o praticanti di scherma, insomma, non potete assolutamente perdervelo! Ma ve lo consiglio anche se non conoscete questo sport: la storia è avvincente e approfondita e sono davvero curiosa di scoprire come andrà a finire!

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