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Wonder Woman – Un’amazzone tra noi

Gal Gadot

Gal Gadot è scesa sulla Terra e lo ha fatto in modo tale da ridefinire per sempre la figura dell’Amazzone nel nostro immaginario. In tutta la neonata saga del DC Extended Universe è infatti il personaggio meglio disegnato e meglio riuscito. Non tanto per la qualità della sceneggiatura, altalenante, ma per le indubbie capacità di Gal Gadot, che probabilmente è la migliore Wonder Woman mai vista.

Gal Gadot

Gal Gadot arriva all’attenzione del mondo grazie alla saga Fast & Furious in cui interpreta per tre pellicole il personaggio di Gisele Harabo. Fino a quel momento aveva recitato in piccole produzioni israeliane e aveva fallito il provino per la Bond girl di Quantum of Solace. Ma Gal Gadot non è semplicemente attrice ed (ex) modella: ha servito per due anni nelle Forze di Difesa Israeliane, è appassionata di motociclismo e arti marziali, per le quali ha conseguito la cintura nera terzo Dan in karate.

Siamo evidentemente di fronte ad un personaggio che poco si adatta alla figura della donna fragile con il cuore infranto, che va per la maggiore in un mondo maschio centrico. Wonder Woman è invece l’eroina per eccellenza, capace di tenere testa a qualsiasi uomo, a qualsiasi esercito: spinta da ideali ellenici di purezza e grandezza, è costretta a confrontarsi con un’amara realtà in cui il genere umano è corrotto e piegato sotto il gioco delle proprie passioni. Da questo scontro nasce e scaturisce la maturità del personaggio che esce dall’idillio pagano e scende, appunto, sulla Terra entrando di diritto a far parte di quella schiera di metaumani che la proteggeranno nel corso dei decenni da mostri, alieni e, soprattutto, dalla loro tendenza autodistruttiva.

Wonder Woman

Wonder Woman

Nel corso degli anni Wonder Woman, che insieme a Batman e Superman costituisce il trittico iconografico di DC Comics, ha subito molti cambiamenti. Nacque nel 1941 ad opera di William Moulton Marston, femminista convinto, con lo scopo di dare alle lettrici americane un punto di riferimento che non fosse la solita ragazzina svenevole. Sopravvissuta alla crisi degli anni ’50 con la crociata contro il “malcostume” imperante nei fumetti, si è completamente rigenerata grazie al ciclo Crisi sulle Terre infinite, alternando archi narrativi in cui i superpoteri andavano e tornavano.
Tornata in auge grazie allo splendido lavoro del fumettista George Pérez, viene legata maggiormente alle sue origini greche, in quello che probabilmente è l’arco narrativo meglio riuscito dell’intera saga.

La pellicola uscita in questi giorni mostra la genesi dell’eroina, narrandone la gioventù e il suo primo impatto con il mondo. Ambientato in una Prima Guerra mondiale mal tratteggiata, data la sua somiglianza con le immagini di Capitan America e Teschio Rosso, Diana acquisirà poco per volta coscienza dei suoi incredibili poteri, arrivando ad uno scontro epico tra divinità elleniche.
Il punto di debolezza di questo personaggio, a mio avviso, è lo stesso che ho sempre imputato a Superman: quando hai un eroe fondamentalmente immortale, come puoi renderlo interessante? L’unico modo è quello di scatenargli contro avversari sempre più potenti, sempre più micidiali e, necessariamente, sempre meno credibili. In pratica, dopo decine di anni, si cade nella noia mortale.
Questo ciclo di film di DC Extended Universe ha il pregio, innanzi tutto, di prevedere poche pellicole, per cui l’inflazione dei personaggi dovrebbe essere limitata; tuttavia abbiamo già visto come Batman V Superman e Suicide Squad pecchino in trama; Wonder Woman rappresenta sicuramente un balzo in avanti, ma se togliamo le pur spettacolari sequenze action, tutto quel che resta è l’evoluzione di Diana, da giovane amazzone ingenua a terribile bad ass. Narrazione che, ovviamente, non può essere riproposta in futuro, per cui il timore è che dai prossimi film non possiamo aspettarci altro che interminabili scene di combattimenti ed esplosioni. Un vero peccato perché DC Comics mette a disposizione una sandbox con cui chiunque sarebbe felice di giocare per creare trame e storie memorabili.
A patto, però, di riuscire a scrollarsi di dosso la pesante influenza di Marvel. Se i film DC Comics fossero vere e pure storie DC, non ci sarebbe paragone alcuno; tuttavia non sembrerebbe essere questa la direzione presa: a breve ci aspetta Aquaman, e chi conosce e ama questo personaggio sa bene che Jason Momoa è probabilmente il peggior interprete che potesse essere scelto per il ruolo.

Wonder Woman props di scena

Non ci resta che valutare quando sarà il momento; per ora godiamoci questa splendida Gal Gadot che ha dato a questo personaggio tutto quello di cui aveva bisogno per essere svecchiato (anche grazie ad un redesign accurato del costume) e per far breccia nel cuore degli spettatori. Dopo tutto non potevamo aspettarci nulla di meno da una donna che interpreta da sola le scene stunt pur essendo incinta di cinque mesi.

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