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Benvenuti a Lalaland – Entra nella tana del bianconiglio

Benvenuti a Lalaland

Il 23 Marzo è uscito il secondo volume di Benvenuti a Lalaland di Lucio Passalacqua (in arte Luciop) e pubblicato da Shockdom per la collana Fumetti Crudi.

Dopo un anno e mezzo torniamo quindi a vivere la calda estate della città di Solpensiero, abitata da umanoidi e sorte di animali antropomorfi ed invasa da grossi insetti simili ad api, ma inoffensivi seppur disgustosi e molesti.

Nel primo volume avevamo seguito la storia di Qwerty, un ragazzo insicuro e con la passione per i cadaveri degli animali che trova nella vicina foresta e che talvolta uccide lui stesso. In questo secondo numero seguiamo invece l’avventura di Pinky e Pinwydd, dei ragazzini che, seguendo dei conigli in una fogna, si ritrovano nella foresta.

I conigli, insieme alle strane api, sono il filo conduttore di questo volume. Pinwydd, ragazzina caparbia ed in cerca di emozioni forti, sostiene che api e conigli vengano dalla luna dove combattono una guerra eterna. Pinky invece, che ha in parte le fattezze di coniglio antropomorfo, è più il Charlie Brown della situazione, paranoico sui rischi della loro avventura e preoccupato per la propria salute, ma dalla volontà troppo debole per opporsi a Pinwydd.

Come nel primo volume ed anzi ancor di più, le atmosfere di Lalaland sono psichedeliche grazie ai disegni, che ci mostrano esseri di ogni forma e colore, mutevoli e spesso disgustosi, e per la “litania di fondo”: una serie di versi in rima che compare ripetutamente lungo tutto il fumetto e che assume un senso più concreto solo alla fine della storia.

Il setting di Lalaland è nel complesso unico, una sorta di Monsters & Co. che incontra Beavis and Butthead e tutti gli altri cartoni demenziali degli anni ’90; in questo secondo volume però l’autore va oltre, sostanzialmente abbandonando molta della coerenza narrativa e grafica del primo, sconfinando in transizioni e prospettive del tutto oniriche e simboliche.

Personalmente credo che la lettura di un’opera come Benvenuti a Lalaland non sia semplice e richieda il giusto mindset, o finisce per rimanere una roba confusa ed indistricabile; è indubbio però come, date queste premesse, sia pienamente riuscita e sia in grado di creare una serie di sensazioni ben precise di caldo e appiccicume insieme ad altre più sfocate ed indefinibili.

Nerdando in breve

Il secondo volume di Benvenuti a Lalaland ci riporta nella calda estate infestata da strani insetti di Solpensiero, città abitata da strani esseri antropomorfi.

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