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La Bella e la Bestia: dall’animazione al live action

Beauty and the Beast

Belle è la principessa dei nerd. Asociale, colta, sempre con la testa tra le nuvole e gli occhi incollati alle pagine di un libro, si cura poco del mondo che la circonda, fatto di omaccioni ignoranti e di svenevoli e vuote coetanee, preferisce fuggire in fantastici mondi immaginari e andare per la propria strada. La Bestia, per fortuna, intuisce la sua natura e per arrivare dritto al suo cuore le mostra la sua enorme… biblioteca. È stato facile per me da bambina identificarmi in lei, più che in altre principesse Disney del periodo come Ariel o Jasmine, ed è per questo che Belle è sempre stata la mia preferita. Il fatto poi che, unica, Belle si innamori non del bel principe di turno ma di una mostruosa bestia non so perché non può che farmela amare. Che poi, mostruosa, diciamolo: non era poi così brutta! Ricordo che da piccola è stato un trauma per me vedere finalmente il vero volto del principe e accorgermi che non era poi tutta questa gran bellezza che mi sarei aspettata, e so di non essere stata l’unica traumatizzata, ho le testimonianze di molte altre ex-bambine!

Ovviamente La Bella e la Bestia è il mio lungometraggio Disney preferito, so ancora a memoria tutte le canzoni e da qualche parte ho anche l’album delle figurine (completo!). Quando ho scoperto mesi fa che Disney aveva intenzione di trarne un film in live action, come Maleficient e Cenerentola, mi sono un po’ preoccupata, non perché non avessi fiducia (ho amato Maleficient e anche Cenerentola è venuto bene), ma perché si andava a toccare un pilastro della mia infanzia. Ho iniziato a cercare di carpire ogni notizia su casting e produzione e beh, l’hype è salito alle stelle quando ho scoperto che la trama e l’ambientazione sarebbero rimaste le stesse identiche del cartone, che il cast è decisamente azzeccato, ma soprattutto che sarebbe stato un musical, con le stesse canzoni che già abbiamo ascoltato e amato nel 1991. Il primo trailer mi ha decisamente emozionato e finalmente ieri, dopo tanta attesa, ho visto il film. L’ho trovato semplicemente meraviglioso.

È una storia sai, vera più che mai

Sono state risolte alcune lacune della trama del cartone andando a pescare direttamente dalla favola originale, e sono state date finalmente risposte a domande che mi facevo da anni (come ad esempio, perché sono stati maledetti anche gli abitanti del castello?); è stato raccontato anche il passato di Belle, tutto scorre ed ha senso. La canzoni sono le stesse, e ne sono state aggiunte alcune nuove; le parole italiane sono state leggermente cambiate e all’inizio quando cercavo di cantare il mio cervello è andato in tilt, ma ho capito che ciò è stato fatto per un ottimo motivo: far coincidere il labiale con le parole, cosa che trovo fantastica e che raramente ho visto in precedenza. Sono rimaste uguali solo le parole della canzone della scena del ballo, lì ho potuto cantare!

Le scenografie e la cgi? Perfette e bellissime, non si poteva chiedere di meglio. Spesso ho notato come inquadrature e sequenze siano state prese pari pari dal cartone e riprodotte live, e la cosa mi è piaciuta molto.

Ho adorato il modo in cui è stata interpretata la Bestia, perché è stata svecchiata: si vede che è un giovane uomo, sia dall’atteggiamento che dalla voce, mentre nel cartone sembrava più vecchio, ed ora ha più senso una relazione con la giovane Belle. Complimenti a Dan-Legion-cugino Matthew-Stevens, che oltre ad essere bravo è anche piacevole alla vista (per non dire gran figo), sicuramente di più di quanto lo fosse il principe disegnato. Emma Watson, che all’inizio non mi convinceva, invece è una Belle azzeccata, magari solo leggerissimamente altezzosa. Bravissimi tutti i grandi attori che interpretano i servitori-oggetti: Ewan McGregor, Emma Thomson, Ian McKellen, Stanley Tucci, la grandissima Audra McDonald. Gaston (Luke Evans) è incredibilmente uguale alla versione disegnata, cattivo e stupido fino al midollo, ed è uno dei personaggi più riusciti, mentre Le Tont (Josh Gad) è stato fatto diventare più buono, cosa che ho apprezzato, e si, è decisamente gay fatevene una ragione: it’s 2017 for f*** sake (cit. Ewan McGregor). Ottimo anche Kevin Kline nel ruolo di Maurice (non più inventore pazzerello), non si può non volergli bene.

In conclusione

Concludendo (anche perché sto finendo i superlativi), avevo paura di poter essere delusa dal film e invece non posso essere più soddisfatta di così, tutti i miei complimenti agli autori che sono riusciti a prendere una cosa che era già bellissima e a migliorarla e renderla perfetta. W Disney!

Nerdando in breve

Ottima versione in live action di uno dei capolavori Disney più amati, consigliatissimo a grandi e piccini.

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