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#NerdandoConsiglia: Boss Monster

Boss Monster

Abbiamo già avuto il piacere di ospitarlo sulle nostre pagine più volte, ma oggi torniamo a consigliarvi lo splendido Boss Monster, ovvero: come far piangere di nostalgia un uomo che ama i videogame anni ’80.
Il perno di questo questo gioco di carte, infatti, è la rievocazione delle sensazioni e delle emozioni provate con titoli di un lontano passato tra cui è impossibile non menzionare capolavori quali Ghosts ‘n Goblins e Super Mario Bros. Dopotutto, non è certo un caso se la scatola ricorda da vicino le cartucce del NES.

Scopo del gioco è quello di creare un letale dungeon che attiri gli eroi, spinti dal desiderio di accaparrarsi i tesori e le reliquie nascoste al loro interno e dalla brama di porre fine al (nostro) dominio del terrore. Esatto: in questo gioco i cattivi siamo noi e avremo a disposizione incantesimi, trappole mortali e mostri diabolici per portare a prematura fine anche il più impavido degli eroi.
Chi vince? Ovviamente il Boss più crudele e cattivo, quello che riesce a costruire il dungeon più letale in cui far perire il maggior numero di cavalieri senza macchia né paura.

Ma Boss Monster non è solo un gioco molto divertente, è anche una vera festa per gli occhi di chi ama e ha amato la grafica 8 bit: le carte sono illustrate con una cura e un dettaglio a dir poco maniacale, piccole opere d’arte in cui talvolta è facile perdersi per ammirarle.
Una volta dispiegato il nostro dungeon, poi, l’impatto è dirompente: sembra di vedere i livelli di un RPG a scorrimento messi uno accanto all’altro, con tutti gli ostacoli che il protagonista dovrà superare prima del mostro finale (noi).

Se ve lo foste perso, infine, a questo indirizzo trovate le immagini dell’unboxing, naturalmente grazie a Fever Games che lo distribuisce in Italia e che ci ha rilasciato un’interessante intervista con tutte le curiosità su Boss Monster.

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