Si può amare o si può odiare, in ogni caso è innegabile che Dark Souls sia un pezzo di storia videoludica impossibile da ignorare. Anche chi non lo ha mai giocato sa di cosa si parla e quindi non mi dilungherò qui a narrarvi della mia personale esperienza con un titolo che mi ha irrimediabilmente sconfitto in partenza.
Tuttavia, anche se non l’ho giocato, il fascino magnetico esercitato dal capolavoro di Bandai Namco si è sempre fatto sentire e così, non appena udita la notizia, mi sono precipitato in loco.
Sto parlando, per chi si fosse perso l’annuncio, dell’evento organizzato a Milano, presso il pub Nox che da ieri e fino al 24 aprile, si trasformerà nella Taverna delle Anime: una locanda ispirata proprio a Dark Souls 3, in concomitanza con l’uscita del capitolo finale (di cui abbiamo parlato qui).
Mi sono quindi recato sui Navigli e il capannello di gente che affollava l’ingresso non lasciava spazio a dubbi: l’evento ha catturato l’attenzione e la curiosità del popolo videoludico che si è messo pazientemente in fila per guadagnarsi il diritto ad entrare in questo strano luogo allestito con perizia.
Varcare la soglia della locanda vuol dire uscire dal nostro mondo ed entrare in quello di Dark Souls: l’ambiente cupo, quasi opprimente, spinge le persone ad abbassare istintivamente la voce, come a rispettare la folla di anime non morte che allieta il locale; ad accogliermi ci ha pensato l’elemento più iconico della serie, quella statua che abbiamo già visto alla Games Week e che qui sembra trovare la sua collocazione naturale. Ad aumentare lo stato di tensione contribuisce anche la colonna sonora del titolo, ricca di sonorità disturbanti, il tutto mentre sui monitor vengono riprodotte sequenze inquietanti e suggestive.
La locanda è stata allestita in modo impeccabile e non pochi erano gli avventori armati di macchina fotografica per immortalare gli scorci suggestivi e le tavolate che sembrano invitare a sedersi ed ordinare la cena. Una tentazione a cui è davvero difficile resistere.
Ho avuto occasione di scambiare due chiacchiere con Claudio Fallica, Digital Marketing Manager di Bandai Namco, a cui ovviamente ho domandato di svelare alcuni retroscena sul locale. Claudio mi ha raccontato della difficoltà nel trovare la location giusta da riadattare allo spirito della serie e convertire nella Taverna delle Anime.
Il risultato, e se non siete andati all’inaugurazione vi suggerisco di rimediare, è tutto da vedere e vivere di persona: raramente ho avuto modo di immergermi in un ambiente così verosimile, così ricco di dettagli e curato con un amore viscerale per ciò che compone la cosmologia di Dark Souls.
Inoltre, se avrete la fortuna di essere tra i primi mille avventori, riceverete la pergamena ufficiale a certificare il vostro riposo presso il falò della Taverna (io sono stato il 177).
In conclusione: è un’esperienza che, se avete occasione di passare da Milano, vi suggerisco di fare. Anche chi non è malato della serie apprezzerà sicuramente una buona birra in compagnia di altri non morti. Personalmente conto di tornare per una cena: la locanda è una di quelle che mette voglia di mangiare già al primo sguardo.
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