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Leo’s Fortune – Il baffo che conquista

Leo's Fortune

Leo’s Fortune

Bellissimo. Coloratissimo. Divertentissimo.
Leo’s fortune, dopo aver sbancato su mobile, arriva anche su console con tutta la sua carica di dinamismo e simpatia.
In quest’anno, così popolato da puzzle game, non solo sembra esserci ancora posto per titoli nuovi, ma Leo’s irrompe con tutti i numeri in regola per sbaragliare la concorrenza.

Metto le mani su Leo’s ed è amore a prima vista: la cura dei dettagli è maniacale, la fluidità di movimento travolgente, e il protagonista, inutile dirlo, scatena istinti primordiali legati ai pelouche della mia infanzia. I baffoni di Leo, poi, lo rendono incredibilmente simpatico e il suo accento marcatamente russo fa davvero sbellicare.

Metto alla prova il gioco con il primo livello: i comandi sono semplici e intuitivi, la velocità di gioco mi ricorda da vicino i primi Sonic, mentre la qualità grafica è a mio avviso unica. Avevo avuto modo di dare un occhio al gioco su iPhone, ma vederlo su una TV full HD è tutt’altro vivere: Leo’s è una festa per gli occhi ed è quasi un peccato non fermarsi un attimo a godersi lo spettacolo dei fondali.

Completo il primo livello in un momento, gongolandomi con estrema soddisfazione per aver raccolto tutte le monete senza mai morire e, mentre aspetto la mia ricompensa, scopro che le stelle guadagnate sono solo due; ho impiegato 4 minuti per completare il livello, quando il tempo limite per la terza stella è di due minuti e mezzo! Ritento il livello con in mente l’obiettivo di correre a più non posso e nel giro di due minuti muoio 4 volte, mi incastro e mi perdo. Quel che sembrava un giocattolino da prendere a cuor leggero, si mostra offrire un livello di sfida davvero interessante per un completista come me.

In conclusione, posso dire che Leo’s fortune è stata una piacevolissima sorpresa, e, a mio avviso, sarà un successo annunciato anche su console. Volendo trovare ad ogni costo un difetto punterei il dito sulla gestione dei menù, che è rimasta visivamente legata al mondo touch del mobile. Ma si tratta davvero del classico pelo nell’uovo.

E ora scusatemi, ma ho i baffoni che reclamano un po’ di brillantina e ci sono alcune monete che ho dimenticato di raccogliere!

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