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Volgarr il Vichingo: un’esperienza irripetibile

Volgarr il Vichingo, nel pieno del suo furore

Volgarr il Vichingo, nel pieno del suo furore

Ho sempre amato i platform e, non avendo avuto (se non per pochissimo tempo) una console Nintendo, non ho potuto giocare titoli godibili di questo genere, negli ultimi anni.
Volgarr il Vichingo si è aggiunto, inaspettato, alla mia libreria, grazie all’iniziativa di Microsoft “Games with Gold” e così, senza accorgermente, mi sono trovato invischiato nelle sabbie mobili della frustrazione, a causa di questa esperienza.

Il gioco si basa su dei meccanismi facilissimi, come lascia anche intuire la grafica piuttosto 8-bittosa: ogni stage è lineare, occorre arrivare dal punto A al punto B, dove troveremo un boss, avendo a disposizione solo un checkpoint posto a metà livello (tranne che per il capitolo finale); i tasti sono soltanto tre: uno per saltare, uno per tirare una lancia e l’altro per menar fendenti con la spada.
Gli unici power up che proteggono il fragile Volgarr sono posti in alcuni scrigni e sono composti da parti di equipaggiamento: uno scudo di legno o di metallo, un elmo ed una spada fiammeggiante.

Volgarr il Vichingo è tutto qui.
Semplice“, direte voi.
Col cazzo“, vi risponderò io.

La distanza tra i checkpoint mi ha costretto (come testimoniano i sei video girati mentre bestemmiavo) a ricominciare, ogni santa volta, il livello, poiché alcune zone sono estremamente difficili da passare, in quanto – cercando di non fare spoiler – occorrerà calcolare i tempi di alcuni avvenimenti per riuscire a saltare incolumi tra una piattaforma e l’altra; il gioco è quindi, come accennato all’inizio dell’articolo, estremamente frustrante perché trovarsi a morire prima di affondare l’ultimo colpo sul boss, equivale a ripartire da metà livello, dovendo quindi ripetere parecchia strada (con risultati spesso snervanti).

È per questo che l’esperienza è irripetibile: di certo, sono rimasto molto soddisfatto di aver finito Volgarr il Vichingo, ma la rabbia provata durante le varie ore di gioco, non ripaga la gioia di veder sbloccato l’obiettivo finale!

Vi lascio quindi alla visione degli ultimi due video: cercate di divertirvi, almeno voi!

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