Giochi da tavolo

Azul Duel – Viaggio di coppia a Sintra

Azul Duel

Recensione

Appassionati delle ceramiche portoghesi? Quale migliore occasione che cimentarvi con le celebri maioliche in questa nuova versione del celebre Azul, il boardgame per diventare mastri piastrellisti?

Azul Duel si presenta con una veste nuova e, sopratutto, nuove meccaniche pensate esplicitamente per due giocatori.

Meccaniche di gioco

Iniziamo subito col dire che il concetto di base “raccogli piastrelle e collocale sulla tua plancia” è rimasto lo stesso. A cambiare, però, è tutto il resto.
Partiamo con la plancia: contrariamente al gioco base non abbiamo uno schema fisso e nemmeno una selezione di schemi variabili come nello splendido Sagrada. La plancia la formano i giocatori turno dopo turno, selezionando tessere 2×2 e collocandole nello spazio che dovrà accogliere le piastrelle.

In questo modo non solo non avremo mai due partite uguali, ma la scelta sarà parte integrante della strategia: da un lato potremo andare a scegliere le piastrelle migliori per le plance collocate, dall’altro possiamo ragionare al contrario e andare a selezionare le tessere proprio sulla base delle piastralle già presenti sulle file.
Anche la selezione delle piastrelle ha subito un rinnovamento nelle meccaniche.

A disposizione abbiamo cinque vassoi: uno che contiene cinque piastrelle (e il famigerato -1 del primo giocatore) e altre quattro che conterranno le consuete quattro piastrelle. A queste, però, si aggiungono token bonus che posso essere raccolti e posizionati sulla plancia.
Questi token rappresentano davvero colori bonus per andare a sopperire l’eventuale mancanza di piastrelle fisiche per le righe più lunghe e complesse.

Ulteriore livello strategico: le tessere da quattro che collocheremo possono avere spazi “jolly”, capaci di ospitare qualsiasi colore o “speciali”, che si riempiranno automaticamente una volta riempiti gli altri tre. Quando collocheremo la piastrella speciale, raccoglieremo comunque punti secondo le logiche classiche: uno per ogni piastrella già presente ortogonalmente a quella appena collocata.

Ultimo elemento intrigante è nella selezione delle tessere: come detto, devono essere prese da un “mercato” e collocate sulla plancia; tuttavia ogni giocatore deve, in ogni turno, prenderne due mentre quelle visibili sono solo tre. I giocatori hanno la possibilità, pagando punti vittoria, di estrarre tessere a caso dalla riserva. Questo vuol dire che, a meno che non venga scelto arbitrariamente, il primo di mano pagherà il -1 della piastrella primo giocatore, ma il secondo dovrà pagare necessariamente per estrarre tessere dalla riserva.

Con questo il quadro è completo e, come spesso accade, è più facile giocarlo che raccontarlo ma dovrebbe essere palese quanto la strategia sia a livelli decisamente superiori e per nulla scontati.

Materiali

Nella scatola, compatta e comoda anche da viaggio, troviamo:

  • 2 Plance del Giocatore
  • 4 Segnalini Giocatore
  • 4 Segnapunti
  • 75 Piastrelle in Acrilico
  • 20 Gettoni Bonus
  • 1 Plancia Segnapunti
  • 5 Vassoi
  • 18 Lastre della Cupola
  • 4 Tessere Punteggio
  • 1 Sacchetto
  • 1 Torre

La prima cosa a colpire è come sempre la bellezza delle piastrelle, qui un po’ più piccole, ma sempre maneggevoli e sempre bellissime da guardare mentre prendono vita sulla nostra plancia. Ho apprezzato anche la presenza della torre, che di fatto ha lo scopo di raccogliere le tessere scartate, cosa che nella versione classica era demandata (almeno per me) al coperchio della scatola.

Le plance giocatori, invece, mi hanno fatto storcere il naso: avrei preferito il cartone rigido dello gioco standard, mentre qui sono troppo flessibili e morbide.
Resta comunque una scatola di dimensioni davvero ridotte, per cui può essere un’ottima scelta per chi vuole giocare in viaggio.

Conclusioni

La vera domanda è una sola? Sentivamo il bisogno di questa versione Duel? Personalmente ho sempre giocato Azul anche in due giocatori senza nessun problema, anzi: essere in due lo rendeva più cattivo e strategico. Per cui a pelle direi di no: le regole sono molto più complesse e articolate e si perde molto dell’immediatezza del gioco base.
Tuttavia se consideriamo questo titolo come una nuova versione e non un’evoluzione, allora devo dire che si lascia apprezzare per le nuove meccaniche e per la profonda strategia che deve essere messa in campo per poter vincere la partita.

Sicuramente non sostituirà il gioco base, che continuo a preferire per la sua semplicità, soprattutto quando gioco con le mie figlie. Tuttavia questo merita certamente di far parte della vostra collezione, se amate i giochi di strategia e piazzamento tessere.

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Nerdando in breve

Azul Duel è la nuova versione del celebre gioco da tavolo pensata per due giocatori.

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