#NerdandoConsiglia

#NerdandoConsiglia: Aprile 2025

Ve lo chiedo da qualche anno ormai: cosa avete trovato nell’uovo di Pasqua? Sperando in un biglietto per la vostra meta preferita al posto del classico braccialetto di plastica, la redazione più pasquale dello Stivale vi regala il #NerdandoConsiglia di Aprile 2025!

Harold Halibut

Zeno2k: Anni ’70 del secolo scorso. La Guerra Fredda sta arrivando a un punto di non ritorno e per questo viene allestita una spedizione spaziale per cercare un nuovo mondo e salvare la razza umana. Dopo un viaggio di 200 anni, cinque generazioni dopo, la spedizione arriva sul pianeta preposto ma, ahimè, si scopre che è privo di terra (un altro pianeta acquatico di Miller?) e la spedizione precipita negli abissi marini. Qui si sviluppa una società, strettamente connessa all’ambiente acquatico e basata su concetti tipici di quegli anni. In questo contesto prendiamo quindi il controllo di Harold, un inserviente di Fedora, e scopriamo quanto la sua cialtronaggine possa scontrarsi col bisogno di rimboccarsi le maniche e che anche gli inservienti hanno sentimenti profondi (ok, questo lo sapevamo già da Scrubs).

Harold Halibut è un’avventura story driven con piccoli minigame, tanti dialoghi (con scelte fondamentalmente ininfluenti) e un incredibile stile stop-motion vintage che lo rende di grandissimo impatto. Corona il tutto un gusto terribilmente britannico che mi ha ricordato da vicino un vecchissimo show per bambini (Sam il pompiere), interamente animato in stop-motion. Non a caso, per lo sviluppo del titolo, lo studio Slow Bros. ha veramente realizzato a mano i puppet e gli oggetti di scena, per poi acquisirli ed animarli in 3D. Completa il tutto un ottimo recitato inglese e una fantastica colonna sonora.

Non un gioco per tutti, ma sicuramente per gli intenditori che sanno riconoscere un’opera d’arte quando la vedono.

Avowed

Zeno2k: L’attesissimo ritorno al fantasy di Obsidian Entertainment che, dopo la pausa per The Outer World (sì, aspettiamo con trepidazione la live dedicata al seguito), ci riporta nell’universo narrativo di Eudora e ci porta ad esplorare le Terre Viventi: un continente fregiato dalla piaga dei sogni, un’epidemia magica che corrompe tutto e tutti.

Un titolo profondo, mai banale, con un’ottima lore e tantissime possibilità di essere giocato con approcci differenti, che più si adattano al singolo giocatore.

Scelte morali, dialoghi, costruzione dei PG e party da gestire sia materialmente che emotivamente. Sicuramente uno dei titoli dell’anno.

Blue Prince

Kiarakala: Se ne state sentendo sempre più spesso parlare, tranquilli, è normale perché è impossibile non rimanere stregati da questo gioco e desiderare di continuare a esplorare la villa per ottenere l’eredità del nostro prozio.
Ma non è la brama di ricchezze il vero motivo che ci spinge a cercare disperatamente la stanza 46, piuttosto lo scoprire tutti i segreti che si celano e risolvere enigmi sempre più difficili.

Ogni giornata sarà diversa in quanto la planimetria della casa cambierà ogni volta e dovremo fare affidamento non solo sul nostro intelletto ma anche sulla fortuna perché certi oggetti potranno risultare indispensabili.

Insomma Blue Prince è un gioco semplicemente perfetto che può dare dipendenza a chi ama enigmi e misteri da svelare quindi non posso che straconsigliarlo pure io e, se non vi ho convinto, andate a leggervi la recensione scritta dal buon Zeno2k.

Le Strade D’Inchiostro

Kiarakala: Le Strade d’Inchiostro è un gioco da tavolo che rientra nella categoria dei roll and write e che mi è piaciuto moltissimo giocare.

È un gioco che io e il mio ragazzo abbiamo acquistato senza saperne nulla, ma direi che è perfetto per chi vuole un po’ di sfida e strategia senza però doversi scervellare in quanto è piuttosto semplice e intuitivo da giocare, soprattutto per i neofiti come noi.

Si può giocare dai 2 ai 4 giocatori e, armati di pennarello cancellabile, dovremo collegare le varie uscite della nostra scheda, realizzando la strada o la ferrovia più lunga. I pezzi delle strade/ferrovie da utilizzare vengono indicati da 4 dadi che vengono lanciati a ogni turno ed è proprio l’ imprevedibilità della sorte che rende il gioco più divertente e stimolante da giocare.

Noi abbiamo acquistato l’edizione gialla che contiene due espansioni utili per ravvivare il gioco con nuove sfide e ostacoli.

Non ho ancora una grande esperienza di giochi da tavolo ma, se come me non siete ancora esperti o volete coinvolgere amici che non amano i giochi dai regolamenti complessi, Le Strade d’Inchiostro può essere il gioco adatto per una serata chill in compagnia.

Il viaggio in Corea del Nord di Nicolò Balini

Cavaliere: Per me la fascinazione dei posti lontani e poco frequentati è una cosa nerd, quindi vi beccate un consiglio inusuale in questa sede: una serie di cinque video sul viaggio folle di Nicolò Balini (cioè Human Safari) in Corea del Nord. Per dirvi di quanto è stato particolare c’è un momento in cui si effettua un saluto: caro a Tencar, proprio il “Letsgoski“!

Scemenze a parte, si tratta di testimonianze rare visto che, a partire dalla pandemia, solo per poche settimane a inizio 2025 questo Paese così isolato si è aperto al turismo, anche se si trattava di tour guidati -e cioè strettamente controllati-. Talmente isolato che non solo oggi è di nuovo chiuso ai turisti, ma in Corea del Nord non c’è internet! Qui vi lascio il link del primo episodio.

Food Chain Magnate

Cavaliere: Per me è sempre un piacere fare una partita a Food Chain Magnate, forse il gioco da tavolo più famoso della Splotter Spellen, piccola casa editrice olandese, e forse anche quello con la grafica migliore. Food Chain Magnate è un titolo sopra le due ore per giocatori esperti. Infatti ha vinto il Goblin Magnifico, che si riferisce proprio a questo target.

In pratica saremo degli imprenditori anni ’50 di catene di fast food. Per fatturare più degli altri dovremo da un lato assumere e formare il personale, dall’altro posizionare sulla mappa il nostro locale, fare pubblicità, servire prodotti e fare concorrenza agli altri fast food. Il titolo è pubblicato in italiano da MS Edizioni, quindi giocateci se cercate un’esperienza al tavolo stimolante e appagante.

Batman – The Killing Joke

Cavaliere: The Killing Joke mi è piaciuto alla follia. La fama che ha è giustificata al 100%! Mi limito a consigliarlo, visto che è una storia breve e che Clack ne ha già scritto.

Blue Prince

Jedi.lord: Questo mese è impossibile non parlare di Blue Prince, un titolo indie che sta riscuotendo un successo clamoroso a livello globale che è completamente meritato.

L’idea è semplice, ma la realizzazione è straordinaria: da quanto tempo non mi scervellavo così tanto e con tanto impegno sugli enigmi di un videogioco, e da quanto tempo accanto al mouse e alla tastiera non tenevo un block notes per prendere appunti!

Blue Prince è un gioco straordinario non solo per il gameplay che crea dipendenza, e per il livello di soddisfazione che riesce a regalare, ma anche per il gusto di scoprire una ricca lore sottintesa che si svela pian piano in modo naturale e che mai sembra artificiosa, frutto della progressione che effettivamente è nelle nostre mani.

Una sorpresa assoluta e serio candidato, già da ora, al mio personale gioco dell’anno.

South of Midnight

Jedi.lord: Un gioiellino questo South of Midnight, soprattutto per quanto riguarda la parte artistica, che ci immerge in pieno in una cultura che conoscevo soltanto di rimando, quella del sudest degli Stati Uniti.

Colori, folklore, storie, musica: il videogioco sa essere un mezzo potentissimo per veicolare cultura, e South of Midnight ce lo dimostra ad ogni passo di Hazel, la nostra protagonista eroina involontaria, che si ritrova a viaggiare in un mondo sospeso tra realtà e fantasia scaturita dalle tradizioni della sua terra.

Un viaggio bellissimo da vedere e da sentire, con la pecca della scarsa innovatività del gameplay: difetto perdonabilissimo, se sapremo farci rapire da una delle atmosfere più magiche che si siano viste ultimamente in un videogioco.

Concordia

Jedi.lord: Ho fatto ammenda, finalmente, al fatto di non aver mai giocato a questo classico moderno del gioco da tavolo: cosa mi ero perso!

Mac Gerdts, che avevo già adorato per Navegador, imbastisce un eurogame che porta in dote due caratteristiche che ultimamente apprezzo da morire: pochissime regole (4 pagine, esempi compresi!) e tanta profondità, due ingredienti che ci hanno conquistati, e fatto capire come mai questo titolo sia così amato dopo un decennio dalla sua uscita.

Da tenere assolutamente in collezione!

Brotherhood – Legami di sangue

Tencar: Ho visto con piacere le tre stagioni di Brotherhood – Legami di sangue su Paramount +. È una buona serie TV, un po’ House of Cards, un (bel) po’ I Soprano.

The White Lotus

Tencar: In poco tempo, sono riuscito a recuperare le tre stagioni di The White Lotus su Sky.
La prima mi è piaciuta tantissimo, con dei personaggi profondi che hanno fatto di tutto per farsi odiare, tranne il direttore Armond che riesce, nella puntata finale, a fare qualcosa che non avevo mai visto in scena, in televisione, riprodotta in maniera così minuziosa.
Purtroppo, solitamente, ciò che nasce come miniserie, dovrebbe rimanere miniserie.
La seconda stagione non ha un minimo di spessore ed è stata parecchio noiosa. La terza si risolleva, grazie a un ottimo cast, ma resta comunque sottotono rispetto alla prima.

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