Quello che stanno vivendo i fan della WWE, come me e Tencar, negli ultimi mesi, è a dir poco incomprensibile per chi non segue il wrestling. Siamo nel bel mezzo di una nuova golden age di questo sport-entertainment, del tutto paragonabile a quanto avvenuto nella Ruthless Aggression Era o nella Attitude Era. Siamo ancora elettrizzati da quanto accaduto l’anno scorso durante l’epocale WrestleMania 40, gasati dalla recente Royal Rumble e ancora increduli per la partnership con Netflix. Il gigante dei titoli sportivi 2K Games, ben consapevole di questo momento d’oro, ovviamente non manca l’occasione di pubblicare l’iterazione annuale del videogame di wrestling per eccellenza. Anche quest’anno siamo di fronte a un ottimo pacchetto ludico dato che WWE 2K25 convince nelle sue parti più importanti. Possiamo definirla l’ennesima limatura di una serie che dal 2022 non sbaglia un colpo ma che, allo stesso tempo, in futuro potrebbe iniziare a prestare il fianco alla mancanza di novità rivoluzionarie.
Recensione
Ho avuto il piacere di effettuare il mio lungo test, in compagnia di WWE 2K25, su Xbox Series X. Ammetto di aver riscontrato qualche bug di troppo, alcuni dei quali hanno addirittura riavviato il gioco. Per fortuna il sistema di autosalvataggio non ha mai fallito e mi ha evitato arrabbiature peggiori. A parte per queste comunque rare disavventure, il videogame si è comportato ottimamente, soprattutto in termini di framerate.
Ringrazio il publisher per il codice recensione inviatomi che, nella fattispecie, consisteva nella Deadman Edition. Questa edizione digital-only garantisce il possesso dei 5 pacchetti post-lancio di wrestler aggiuntivi, più altre chicche che potete leggere nel dettaglio qui.
Tante conferme, alcune novità
Come lecito aspettarsi da un gioco sportivo a cadenza annuale, gran parte del contenuto è mutuato dalle precedenti edizioni. Le fondamenta gettate dalle scorse uscite erano però solidissime e, pertanto, anche WWE 2K25 presenta la solita e dannatamente convincente e divertente giocabilità. Chi si approccia alla saga per la prima volta troverà ad aspettarlo un ottimo picchiaduro 3D dove striking, grappling, corsa e interazione con il contesto di gioco avvengono in maniera fluida, dinamica e convincente. La sensazione del peso portato dai lottatori è quantomai credibile, con colpi, slam, chop fantasticamente avvertibili pad in mano. Come sempre, ottimo il lavoro svolto dallo sviluppatore Visual Concepts nella sezione gameplay.
C’è spazio però per piccoli miglioramenti sul ring come il ritorno del cosiddetto chain wrestling. In poche parole i due lottatori coinvolti in questa catena di prese si sfidano in prove di forza molto simili a quelle che avvengono nei ‘reali’ incontri in TV. Il tutto governato da uno spassoso minigame, difficile da spiegare a parole ma molto intuitivo in fase di gioco. Altre piccole e grandi migliorie intervengono a creare un pacchetto più completo, come la possibilità di salire sulle barricate a bordo ring o quella di colpire l’arbitro in maniera involontaria.
Una delle novità più sbandierate e che sta letteralmente facendo impazzire il web è quella di poter organizzare match inter-gender. Personalmente, per quanto apprezzi che sia data più libertà al giocatore di inventare il booking più folle e inusuale possibile, non sono stato impressionato da questa introduzione e vi spiego il motivo. Aggressioni inter-gender nel wrestling accadono di rado e rappresentano, ogni volta, un evento unico utilizzato per impreziosire ulteriormente una determinata storyline o un particolare match. Non è di certo una consuetudine nei match settimanali inscenati dal team di Triple H. Forse proprio per questo motivo questa introduzione non ha avuto presa su di me. Tutti noi ricordiamo l’incredibile RKO che Randy Orton ha riservato a Nia Jax nella Royal Rumble del 2019, right? In ogni caso sappiate che, qualora sia qualcosa che aspettavate con ansia, ora potrete eseguire una Riptide, con Rhea Ripley, su Dominik Mysterio.
Una nuova telecamera (?)
Che ci crediate o meno, ciò che mi ha più convinto è stata, invece, l’introduzione di una nuova telecamera in-game. In WWE 2K25 si può infatti selezionare una visuale in terza persona, governabile con lo stick analogico destro, ravvicinata sul proprio lottatore. Per quanto sulle prime non fossi convinto della portata di tale introduzione, mi sono bastati due match per innamorarmi di questa nuova feature. Il tutto avviene con inaspettata naturalezza permettendo, non solo di immedesimarsi di più nel combattimento, ma anche di apprezzare l’incredibile lavoro svolto sui modelli dei wrestler e sui fondali di gioco. In tal senso vi consiglio di avventurarvi nelle rinnovate risse nel backstage dove i fan più accaniti saranno capaci di trovare innumerevoli rimandi e chicche da veri intenditori. Specifico inoltre che questa telecamera è anche apprezzabile negli ingressi dei wrestler, donando nuovo interesse a queste sezioni di gioco.
Modalità
Il rinnovato menù di gioco indirizza efficacemente il player verso le tante modalità offerte. Come sempre si può entrare nel vivo dell’azione organizzando un semplice incontro, magari approfittando di una delle nuove tipologie implementate Underground Match e Bloodline Rules Match. Quest’ultimo è stramaledettamente divertente e mi ha letteralmente esaltato, riuscendo a replicare il caos visto nello storico incontro a WrestleMania 40 tra Rhodes e Reigns.
Torna inoltre la mia personale modalità preferita, chiamata MyGm, in cui si è chiamati a gestire gli show settimanali come un vero general manager. Ci sono piccole innovazioni che ampliano ulteriormente questa mode ma niente che riesca a convincere i giocatori che non l’hanno apprezzata nelle scorse edizioni. Se, come me, adorate questo aspetto del gioco, sappiate che quest’anno potrete addirittura godervelo online giocando insieme ad altri 3 amici.
Fa il suo ritorno, inoltre, la tanto amata/odiata MyFaction. In questa modalità, sulla falsariga del celeberrimo Ultimate Team di casa EA, si costruisce la propria fazione attraverso carte collezionabili. Purtroppo, non sono mai stato il giocatore target per questo tipo di modalità e, per quanto venga aggiornata, continuerò a non essere mai affascinato da questa tipologia di gioco.
MyRise, 2K Showcase e The Island
Come in passato, l’apprezzata modalità MyRise consente di vivere l’interessante storyline di personaggi da noi creati. Il potente editor incluso nel gioco, che, tra l’altro, fa la gioia della community di creator, mi ha dato i tool necessari per replicare le fattezze del grande Lemmy Kilmister. La modalità in questione è comunque multi-gender, qualora siate invece interessati nell’affrontarla con una lottatrice. Anche quest’anno l’intreccio è interessante e sopra le righe, in pieno stile WWE. Voglio evitare spoiler per non rovinarvi la sorpresa ma sappiate che, nel vostro cammino, si avrà l’opportunità di interagire con CM Punk, Bayley, Kevin Owens, Seth Rollins e tanti altri.
Per quanto ne sia sempre stato un fan accanito, la modalità 2K Showcase inizia, purtroppo, a mostrare i segni dell’età. Nonostante permetta di rivivere l’emozionante storia delle grandi dinastie the Anoa’i, Fatu e Maivia, il fatto che sia così tanto dipendente dal raggiungimento di obiettivi in-game può stancare i giocatori che l’hanno già spolpata gli scorsi anni. Per fortuna, Visual Concepts ha ben pensato di avvalersi della maestosa presenza di Paul Heyman per meglio narrare le vicende raccontate. Paul è un vero asso nella manica, un Re Mida che rende oro tutto ciò che tocca.
The Island dovrebbe, sulla carta, essere la modalità caratterizzante di WWE 2K25. Sarà che, forse, ancora una volta, io non rappresento la target audience ideale, ma ammetto di non esserne stato rapito affatto. Chi avrà giocato i titoli cestistici della 2K avrà già familiarità con The City e capirà al volo cosa aspettarsi in The Island. Quest’ultima è un’esperienza multiplayer online (esclusiva per console current-gen) dove il combattente da noi creato è libero di muoversi in un mondo 3D ricco di missioni ed eventi. Ammetto che è chiaramente visibile il grande lavoro svolto dal team nel caratterizzare le ambientazioni ma l’idea di dover grindare match su match per permettermi delle scarpe griffate non fa proprio al caso mio. Sono sicuro che lì fuori c’è un’audience per questo tipo di approcci di gioco ma la monetizzazione aggressiva che la caratterizza, per me, soverchia quanto di buono ha da offrire questa mode.
Comparto artistico
WWE 2K25 non si discosta molto da quanto già visto l’anno scorso in termini grafici. Ci sono però dei piccoli miglioramenti (soprattutto nei modelli) che vale la pena sottolineare e che faranno sicuramente la gioia degli appassionati più hardcore. Noto, infatti, con piacere che il roster femminile può finalmente vantare un grandissimo numero di star modellate nel dettaglio più estremo. Lottatrici che nel passato ricordavano appena le loro controparti reali sono finalmente state aggiornate. Sto parlando di grandi nomi, come Bailey, Becky Lynch, addirittura la stessa Rhea Ripley presente in una delle copertine dell’edizione 2024. La sensazione è che la cura mostrata verso il locker room femminile sia oramai pari a quella dell’ala maschile che, a sua volta, ha subito alcune rivisitazioni. I modelli di supertar come Cody Rhodes o CM Punk sono stati rivisti ed erano già molto convincenti l’anno scorso.
A voler essere puntigliosi, non ho appprezzato l’operazione di “svecchiamento” effettuata su molti visi. The Rock, John Cena e molti altri hanno visi, a mio parere, troppo ringiovaniti. Così come sono sparite le viste borse dagli occhi dei già citati Cody Rhodes e CM Punk. In ogni caso la vera ciliegina sulla torta è rappresentata dall’aggiunga di ferite e abrasioni sul corpo dei lottatori. Le famigerate chop di Gunther ora lasceranno letteralmente il segno sul corpo dei suoi avversari. Nei match più lunghi ed estenuanti rossori ed escoriazioni saranno palesemente visibili sui fisici dei wrestler e tutto ciò non ha fatto altro che aumentare la mia immersione.
Purtroppo la soundtrack non ha incontrato per niente i miei gusti. Si è guadagnata, di gran lunga, il mio personale scettro di peggiore colonna sonora dei titoli 2K. Certo, tutto ciò rimane nel campo dei gusti strettamente personali e, magari, la vostra sarà un’esperienza completamente diversa.
Versioni e prezzi
WWE 2K25 è acquistabile nelle seguenti versioni: Standard Edition, Deadman Edition e The Bloodline Edition. I prezzi per le rispettive versioni sono di 69.99 €, 99.99 € e 129.99 €. Anche quest’anno, come in passato, il gioco è acquistabile per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S e Microsoft Windows su piattaforma Steam.
Conclusione
WWE 2K25 ancora una volta spinge l’asticella della qualità della serie più in alto. Paradossalmente, a convincermi di meno è stata proprio la modalità più sbandierata in fase promozionale (The Island) mentre invece sono stato catturato dagli altri miglioramenti minori. L’esperienza generale giova tantissimo dall’introduzione della nuova telecamera in terza persona, dall’introduzione dei segni dei combattimenti sugli atleti e da un generale polishing che coinvolge tutto il pacchetto ludico. Molti di voi, inoltre, troveranno molto interessante anche l’introduzione dei match-intergender. Considerando anche l’immenso roster e il tripudio di contenuti inclusi, penso che da un titolo sportivo a cadenza annuale, sia difficile aspettarsi di più.
Vuoi chiacchierare e giocare con noi? Vienici a trovare sul nostro Server Discord e sul nostro Gruppo Telegram.
Nerdando in breve
WWE 2K25, sviluppato da Visual Concepts e pubblicato da 2K, rappresenta, al giorno d’oggi, il miglior gioco di wrestling in circolazione.
Contenuti
