Giochi da tavolo

Botanicus – Pollice verde da tavolo

Botanicus

Tabellone e scatola di Botanicus

Devo fare una grande precisazione prima di parlare di Botanicus: io non ho il pollice verde, io ho il pollice “color foglia morta”! Giocare quindi al nuovo boardgame di Giochi Uniti ad opera di Vieri Masseini e Samuele Tabellini è stata una sfida, ma per fortuna qui non posso fare grossi danni!

Recensione

In Botanicus saremo dei giardinieri alle prese con la loro aiuola (per non dire il loro orticello dato che qui non c’è nulla da mangiare!) e da 2 a 4 giocatori competeranno per il titolo di giardiniere più bravo del reame. In questo gioco dovremo gestire la nostra aiuola, che è una griglia dove il nostro giardiniere dovrà spostarsi per piantare e/o annaffiare le piante necessarie per svolgere le missioni richieste dalla nobiltà, mentre si cerca di fare punti con vari meccanismi, il tutto con una coperta veramente corta!

Meccaniche

Botanicus è un German dalla difficoltà media, con una meccanica di spostamento lungo i tracciati per l’accumulo e la gestione delle risorse. Sul tabellone abbiamo infatti tre tracciati nella parte superiore (oro, carriola e vanga) sui quali ci possiamo muovere per guadagnare soldi, annaffiare le nostre piante – cosa che le farà salire di livello – e piantare in abbondanza, rispettivamente. 

Sulla parte inferiore del tabellone, invece, avremo un tracciato da percorrere due volte per intero per svolgere i primi due round di gioco, e qui dovremo scegliere di volta in volta l’azione e/o il tracciato su cui avanzare, con un’ottica di piazzamento competitivo – chi vuole fare un’azione già fatta da un’altra persona dovrà pagare! – che varia in base alla posizione del proprio segnalino nel turno precedente. 

Il concetto interessante è che c’è una variabilità “doppia” tra partita e partita: piazzeremo infatti dei segnalini su appositi spazi del tracciato che hanno due facce (una per round) e ciò causa imprevedibilità, perché la dinamica delle azioni disponibili cambia spesso, evitando di creare partite fotocopia con dinamiche particolarmente dominanti. 

Vi parlavo però della coperta corta: eh sì, perché i due round vanno via rapidamente e si può scegliere solo un’opzione tra 4 nelle 8 colonne del tracciato: capirete bene come una attenta pianificazione risulta necessaria per sfruttare al meglio tutte le occasioni e racimolare punti qua e là – può fare la differenza, fidatevi!

Il tabellone, bello ampio e chiaro

Botanicus ha anche un terzo e ultimo round, nel quale avrete a disposizione un movimento su uno dei tre tracciati superiori: pianificare bene quest’ultima mossa può essere molto impattante sul punteggio finale, qui è decisamente importante ragionare qualche mossa in anticipo.

Come accennavo prima, ogni giocatore ha a disposizione la propria plancia aiuola, composta da una griglia di 18 spazi dove piantare le piante e una serie di 5 missioni da completare, uguali per tutti, che saranno accompagnate da altre 5 missioni speciali che invece cambiano di partita in partita, essendo segnalini da pescare casualmente. Il nostro meeple del giardiniere si sposta ortogonalmente ma può agire sulle quattro aiuole in diagonale rispetto alla sua posizione, cosa che rappresenta un ulteriore punto da pianificare dato che ogni movimento avrà un costo e una azione limitata.

C’è una meccanica che ho amato tanto, rendendo il gioco più fluido: se dovessi pensare alla realtà, più annaffio una pianta più questa crescerà, giusto? Bene, ciò è possibile in Botanicus, dato che abbiamo piante che vanno dal livello 1 al livello 4, e ad ogni azione “innaffia” potremo aumentare di 1 il livello delle piante piazzate – rappresentate da un segnalino. La grande flessibilità ci è data dal fatto di poter piantare direttamente arbusti di livello 2, 3 o 4, cosa che ci permetterà di risparmiare tempo e soprattutto di compiere più rapidamente le missioni, che ci chiedono di avere un determinato numero di piante di un determinato livello per riga, ottenendo tanti preziosi punti. 

Chiudo proprio col punteggio: al netto dei punti che si raccolgono con vari bonus o con le missioni, attenti alle vostre aiuole: ogni colonna riempita ci dà la possibilità di guadagnare punti in base al livello più alto presente nella colonna, ma se e solo se tutta la colonna è piena! Questo può fare la differenza nel conteggio finale e soprattutto ci spinge a muoverci e ad avere un approccio “ampio”, pur essendo la coperta stretta stretta. 

Infine anche i giocatori più esperti avranno pane per i loro denti: Botanicus ha tutta una serie di regole e componenti in versione “esperto”, ottimi per chi vuole qualcosa di più sfidante dopo le prime partite. 

Materiali

Botanicus è veramente rilassante da vedere e da giocare, con tutta una serie di componenti in legno che sono perfetti per ambientazione e gioco. Lo stile è quello del classico German, nulla di nuovo, ma sempre efficace. 

La nostra plancia personale a fine partita

La mia menzione d’onore va al lato “green” del gioco: ho apprezzato tanto le buste di carta che contenevano i componenti ma soprattutto gli organizer interni!

Al posto dei contenitori in plastica, infatti, Botanicus ci fa costruire delle piccole scatolette in cartoncino dove riporre meeples, segnalini e quant’altro, evitando che vadano in giro per la scatola. Si tratta di una cosa così semplice ma efficace che onestamente vorrei vedere implementata più spesso!

Concludendo

Botanicus è un light German gradevole, tirato il giusto, con un ottimo fattore rigiocabilità legato ai segnalini ma soprattutto alla modalità e esperto. Lo consiglio a chi vuole un qualcosa di mediamente impegnativo che vi farà comunque smuovere le meningi, e perché no, anche a chi vuole iniziare a fare un po’ sul serio prima di andare dritti verso qualche cinghialone!

Ringraziamo Giochi Uniti per averci fornito una copia di Botanicus per questa recensione.

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Nerdando in breve

In Botanicus dovrete tirare su l’aiuola più bella di tutto il regno, ma fate presto, il tempo è limitato!

 

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