Credo si sia sparsa una voce che riguarda la mia passione per i roguelike/roguelite e per le carte visto che continuo a ricevere, sulla casella di posta, chiavi di giochi a tema.
Ringrazio tantissimo chi mi ha dato la possibilità di provare Dungeons & Degenerate Gamblers, gioco che mi ha finalmente permesso di usare una citazione di Futurama nel titolo di un articolo.
Recensione
Dungeons & Degenerate Gamblers, nome che ho trovato molto carino, è uscito l’8 agosto 2024, sviluppato da Purple Moss Collectors, edito da Yogscast Games ed è disponibile solo per PC. L’ho provato anche su Steam Deck e mi sembra molto adatto per dispositivi portatili.
Gameplay e reparto tecnico
Mi piacerebbe, e lo farò, definire Dungeons & Degenerate Gamblers come un Balatro-like ma in questo caso, al posto del poker, trova spazio il blackjack. Le regole del famoso gioco che avrete sicuramente visto in tantissimi film (vi porto, come esempio, 21) sono semplici; si usa un mazzo di carte da poker, il valore di ogni carta è scritto in alto a sinistra, mentre le figure (jack, regina e re) valgono 10 punti e l’asso 1 o 11: l’avversario si ferma una volta raggiunto almeno il punteggio indicato e vince chi raggiunge o si avvicina di più a 21. Sia il nostro personaggio che i vari nemici che affronteremo hanno un quantitativo di punti ferita prestabilito e il danno subito a ogni turno è pari alla differenza tra il punteggio di chi vince e quello di chi perde. Occorre portare il rivale a zero per proseguire con il livello. Facile, no?
All’inizio della partita, si potrà scegliere uno dei mazzi a disposizione, con ogni seme che fornisce, con un risultato perfetto (21 originariamente, ma potrà variare con alcuni bonus/malus), degli extra: con i cuori si guarisce, con i quadri si ottengono crediti per lo shop, con le picche si acquisiscono scudi e con i fiori si genera danno extra.
Come in ogni roguelite che si rispetti, ogni livello è composto da scontri, da incontri e shop che serviranno a modificare il mazzo e ad aggiungere nuove carte, tarocchi o addirittura elementi particolari come carte di credito o di compleanno che conferiscono dei poteri attivabili con delle fiches che si ottengono portando a termine dei compiti che sceglieremo all’inizio.
Ovviamente, il negozio è fondamentale per cercare di creare un mazzo composto da carte sinergiche indispensabili per poter terminare la run che seguirà un percorso che sceglieremo man mano che proseguiremo con il gioco.
La grafica e il sonoro ricordano quelli dei coin op e sono perfetti per un titolo del genere, con i classici glitch da schermo con il tubo catodico e una sound track che porta indietro nel tempo agli anni ’80-’90 e fa il suo lavoro.
Impressioni
Mi sono divertito molto testando Dungeons & Degenerate Gamblers che, con i suoi menù old style, una grafica e una colonna sonora che ricordano i vecchi cabinati, e un gameplay – come adoro scrivere in questi casi – semplice ma non banale, mi ha conquistato, per non parlare delle parecchie citazioni dell’universo nerd che i nostri avversari terranno a fare nel corso degli scontri.
Per quanto, come capita nei titoli di questo genere, ci siano delle carte e delle combo davvero rotte che aiutano a vincere le partite in maniera semplice, Dungeons & Degenerate Gamblers ha un solo problema, alcuni boss hanno dei vantaggi troppo esagerati e ci si trova un po’ troppe volte a perdere parecchi punti ferita in un solo colpo, situazione che si è ripetuta più volte di quelle che avrei immaginato e che è risultata frustrante; ma, d’altronde, c’è chi adora questo tipo di difficoltà e probabilmente sono solo diventato troppo vecchio e lamentoso.
Al netto di tutto ciò, con pochi spicci, aggiungete alla libreria un bel gioco che vi terrà impegnati per varie ore, viste le oltre 300 carte da collezionare e i 60 avversari da affrontare nel corso delle varie run. Non è male, dai.
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Nerdando in breve
Dungeons & Degenerate Gamblers è un buon roguelite a tema blackjack che ricorda molto da vicino Balatro.
Trailer
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