Recensione
Lo confesso: quando alla recente Play Festival del Gioco di Modena sono passato accanto ai tavoli di Cranio Creations, ce n’è stato uno che mi ha folgorato per quel che vi era apparecchiato sopra. La prima cosa che ho pensato, vedendo Nucleum in dimostrazione, è stato “imponente”.
La seconda, invece, è stato chiedermi se a casa avevo un tavolo abbastanza grande per apparecchiarlo tutto.
Spoiler: ce l’ho fatta.
Meccaniche di gioco
Creato da Simone Luciani e Dávid Turczi, Nucleum ci porta in Sassonia pronti a sfruttare l’ultima invenzione di Elsa von Frühlingfeld, che imparò ad usare l’Uranio per scaldare l’acqua e produrre vapore. Questa nuova energia ha dato il via ad una nuova era di automazione e ad una conseguente nuova spinta creativa per l’ingegneria europea.
Passata una generazione, e consolidata la tecnologia, eccoci pronti a sfidare altri ingegneri, inventori e industriali per il dominio di questa nuova rivoluzione industriale.
In soldoni una partita a Nucleum ci porterà a popolare il ricco tabellone di edifici, da costruire partendo dalla nostra plancia e soprattutto ampie reti ferroviarie atte a trasportare materiali ed energia generata dalle fabbriche (vapore, già presente e uranio, da attivare) tra le diverse città sassoni dell’ambientazione.
Ad ogni turno il giocatore può scegliere se “ricaricare” o fare una delle azioni.
Le azioni sono identificate da tessere a doppia faccia: da un lato sono rappresentate due azioni e dall’altra una tratta di binari. Collocandola nel punto giusto (basandosi sui colori), il giocatore può risolvere entrambe le azioni e poi girare la tessera, allungando la rete ferroviaria. Questo vuol dire perdere di fatto le azioni di quella tessera, ma anche aver contribuito alla chiusura della rete di trasporto. Le tessere, ovviamente, sono poi disponibili per essere riprese acquistandole dal mercato presente sulla plancia.
Naturalmente è possibile eseguire le azioni senza collocare binari sul tabellone, ma attivandoli sulla plancia personale. Questa scelta consente anche di risolvere i contratti, opzione non disponibile quando si collocano tessere sul tavolo.
Le azioni disponibili sono: ottenere nuove tessere, prendere contratti, costruire edifici (prendendoli dalla plancia), produrre uranio, collocare turbine (per aumentare la quantità di uranio trasportabile). L’energia deve essere portata verso gli edifici che abbiamo costruito (e nella quantità indicata) per poterli attivare. Per fare questo occorre che sia attivo un collegamento ferroviario completo tra la risorsa (carbone e uranio), la centrale di trasformazione in energia e infine l’edificio a cui deve arrivare. Altre azioni consentono di recuperare denaro e lavoratori, le risorse principali di Nucleum.
Da segnalare che tra le cose da fare c’è la possibilità di sbloccare tecnologie specifiche per esperimenti unici che vengono assegnati ad inizio partita ai giocatori. Grazie a queste si ottengono ulteriori bonus e risorse aggiuntive.
Oltre a tutte queste azioni, i giocatori possono optare per la “ricarica“, azione che va a raccogliere i frutti di quanto apparecchiato fino a quel momento. Si prendono risorse sulla base dei valori raggiunti sui tre tracciati della plancia giocatore (monete, lavoratori e punti vittoria) sulla base delle azioni fatte prima. Poi colloca le stelle sul tracciato delle milestone, che consente di sbloccare bonus e nucleum necessari per attivare le fabbriche.
In Nucleum ci sono cinque condizioni di fine partita: perché una partita termini occorre che se ne verifichino due (in partite a 3-4 giocatori) o tre (in partite da 1-2 giocatori). Le condizioni sono: raggiungere i 70 punti vittoria, sbloccare tutte le tecnologie presenti sulla plancia, terminare le tessere contratti, terminare le tessere azioni e tutti i giocatori hanno fatto per tre volte l’azione “ricaricare”.
Componenti
La scatola di Nucleum risulta spaventosamente compatta per l’immensità dei componenti che nasconde.
All’interno troviamo:
- 2 regolamenti
- 4 aiuti Giocatore
- 4 schede Riassuntive Esperimento
- 1 tabellone
- 1 plancia Laterale
- 4 plance Giocatore a doppio strato
- 4 schede Esperimenti
- Oltre 200 tessere e segnalini in cartone
- Oltre 70 tessere Azione
- Oltre 60 talleri
- Oltre 40 segnalini Risultato
- 28 carte
- 72 segnalini Lavoratore
- 4 Nucleum in legno decorato
- 16 Turbine in legno decorato
- 5 dischi in legno decorato
- 24 cubetti in legno
- 24 stelle in legno
- 12 cubi in legno
- 4 segnalini in legno
- 5 figure Centrale Elettrica
- 1 Dado
La qualità dei componenti, come siamo abituati ormai da tempo con gli eurogame targati Cranio Creations, è davvero buona: le plance dual layer, che non nascondo essere un mio personale fetish, sono splendide per ergonomia e chiarezza.
Le cose si fanno un po’ meno chiare quando ci si sposta sulle tessere e sul tabellone. Di simboli infatti, ce n’è più che in abbondanza e può non essere facilissimo memorizzarle in breve tempo. Il tabellone, nella sua interezza, può apparire decisamente disorientante finché non ci si impratichisce un po’.
L’insieme poi occupa davvero tantissimo spazio e per giocarlo in quattro occorre un tavolo davvero grande.
Esteticamente l’impatto scenico non è dei migliori: da grande appassionato dell’estetica steampunk la considero tutto sommato un’occasione mancata. Certo qui sarebbe più corretto parlare di atompunk (sempre che esista come definizione) ma al di là del concept di base, l’ambientazione alla fine si sente poco.
Conclusioni
Nucleum è sicuramente un titolo per giocatori esperti: richiede enormi capacità strategiche e una grande dose di adattamento della propria strategia, che deve essere modulata in base a quel che sta accadendo sul tavolo.
Per le sue meccaniche è stato accostato sia a Brass che a Barrage, ma a mio avviso le somiglianze finiscono con la produzione e il trasporto di energia. Grande punto di forza è la selezione delle azioni, assicurata dal mercato delle tessere che viene rinnovato di continuo e che incide sul denaro a disposizione e soprattutto la scelta se giocarle su tabellone (sacrificandola ma guadagnando in tracciato) o sulla plancia giocatore.
La strategia la fa da padrona ed è sicuramente consigliato a chi ama i piazzamenti tessere scacchistici con pianificazioni a lungo termine che richiedono una grande capacità di astrazione e organizzazione, per non trovarsi bloccati o in difficoltà perché privi delle risorse necessarie a fare quanto ci eravamo prefissati. Ottimo a mio avviso il modo in cui sono state integrate le diverse funzioni accessorie: non si tratta solo di costruire, produrre e spostare ma anche lavorare di concerto con i contratti (che danno bonus e risorse, non solo punti vittoria) e con le scoperte.
Una cosa particolare, che normalmente non si vede negli eurogame è che, soprattutto in due, il titolo risulta abbastanza largo da sbloccare praticamente ogni elemento della plancia. Se vi piacciono i titoli più punitivi o con la cosiddetta “coperta corta” che vi lasciano con l’acqua alla gola, allora bisogna rivolgersi a titoli diversi, come il già citato Barrage o il recente Ratti di Wistar.
Personalmente non lo considero uno svantaggio, ma si tratta di gusto personale.
Un’ultima parola sull’interazione tra giocatori: questa sale in proporzione al numero di giocatori. Con due al tavolo siamo davanti ad un solitario “di gruppo”, mentre a pieno carico dà il meglio di sé, se amate i titoli con una forte interazione.
Rischio paralisi d’analisi? Sì, se i giocatori non sono esperti o se siamo nelle prime partite. Dopo un paio di giri di giostra, però, diventerà tutto molto più rapido e fluido, quindi molto meno che in altri titoli.
Nucleum è disponibile per l’acquisto sul sito di Cranio Creations al prezzo di 59,99 Euro.
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Nerdando in breve
Nucleum è il gestionale di piazzamento tessere che ci mette in mano il potere dell’uranio.
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