Recensione
Novità in casa Cranio Creations che ho avuto modo di accaparrarmi al recente Play Festival del Gioco 2024: Pirati di Maracaibo è un light game competitivo ambientato nello stesso universo di Maracaibo che ne riprende, ovviamente, l’ambientazione e alcune meccaniche di gioco.
Meccaniche di gioco
Pirati di Maracaibo ci mette alla guida di (ovviamente) una ciurma di pirati. Il gioco consiste in tre turni dalla lunghezza variabile, che si svolgeranno tra le acque dei caraibi tra tesori nascosti, ciurme agguerrite, residenze esotiche. Niente cannoneggiamenti tra giocatori ma tanta esplorazione.
All’inizio della partita creeremo la mappa di gioco dispiegando isole del tesoro e carte che rappresentano luoghi, residenze e miglioramenti (ciurma o equipaggiamento). Durante il proprio turno ogni giocatore deve muovere la propria nave in direzione Maracaibo, in pratica spostandosi da sinistra a destra, per un massimo di tre movimenti e con l’unico vincolo di terminare la propria corsa almeno su una riga più vicina alla destinazione.
Nel punto di arrivo, poi, verranno risolti diversi eventi: è possibile ad esempio acquistare la residenza, un miglioramento, oppure andare all’arrembaggio. Nei primi casi la meccanica è semplice: comprando il valore si risolvono gli effetti immediati o permanenti, come bonus aggiuntivi, arricchimento delle isole del tesoro e così via.
Con le razzie invece lanceremo tre dadi colorati, ognuno relativo ad una tipologia di tesoro e sulla base del lancio ottenuto potremo convertire il risultato in dobloni, punti vittoria o, appunto, tesori che collocheremo sulla nostra plancia covo.
I tesori raccolti potranno, con azioni specifiche, essere sepolti: questa azione darà punti vittoria aggiuntivi o contribuirà al raggiungimento di obiettivi avventura: questa carte consistono in azioni da compiere, risultati da ottenere, elementi da sbloccare e così via che a loro volta assicureranno punti finali.
Ultima meccanica di gioco è l’esplorazione: con azioni dedicate potremo far muovere il nostro esploratore sulla mappa di Maracaibo, ottenendo azioni aggiuntive, bonus e punti in base a quanta strada avremo percorso.
Qualcuno ha detto insalata di punti? In effetti è così, ma non è detto che sia un male. Ci sono molti modo di far punti e il gioco è largo abbastanza perché ognuno si costruisca la propria strategia.
L’interazione tra giocatori non è spintissima: consiste unicamente nel pagare un doblone al pirata se già presente sulla carta in cui terminiamo il movimento della nave e su un semplice “chi prima arriva, meglio alloggia” sulle carte miglioria. La quantità di carte è comunque in grado di fornire ampio spazio di manovra.
Materiali
Pirati di Maracaibo è un titolo ricco di componenti. Nella scatola troviamo:
- 1 tabellone
- 4 plance giocatore
- 7 plancette
- 130+ segnalini
- 1 tessera promo
- 120 carte
- 130+ pedine in legno
- 3 dadi
- 1 regolamento
Ho trovato le illustrazioni davvero notevoli. Siamo lontani anni luce dai giochi astratti, anzi: l’immedesimazione è fortissima e la plancia modulare fa la sua bellissima figura sul tavolo, così come la mappa dei Caraibi che può essere assemblata in molti modi diversi, per partite sempre nuove e con livelli di sfida maggiori.
Conclusioni
Pirati di Maracaibo mi ha davvero convinto: semplice nelle regole, con meccaniche che si acquisiscono in un attimo, eppure profondo abbastanza per essere affrontato in molti modi diversi. A mio avviso è davvero un ottimo titolo per partite tra amici e in famiglia. L’ho provato con le mie figlie (11 e 15 anni) e hanno fatto subito loro la dinamica del flusso di gioco. E poi, a chi non piacciono i pirati?
Disponibile sullo store di Cranio Creations al prezzo di 49,99 Euro.
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Nerdando in breve
Pirati di Maracaibo ci permette di andare tutti all’arrembaggio nei Caraibi!
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