Recensione
Ambientato durante l’era Shōwa, ovvero quella dell’Imperatore Hirohito tra il 1926 e il 1989, E voi come vivrete? è a tutti gli effetti un romanzo di formazione. Grazie a Kappalab che lo ha portato in Italia con la traduzione di Silvia Ricci Nakashima, il romanzo di Genzaburo Yoshino è una delle fonti di ispirazione dell’ultimo film di Miyazaki: Il Ragazzo e l’Airone.
Trama
Molto semplice e lineare, in realtà, la trama di E voi come vivrete? segue le vicende del giovane Jun’ichi Honda, ribattezzato Copernico (Coper) per la sua capacità di analisi del mondo in cui riesce a spostare l’attenzione dall’individuo (geocentrismo) alla società (eliocentrismo) in cui tutti gli uomini non sono che semplici “molecole” che interagiscono tra loro e ruotano attorno al medesimo punto gravitazionale.
Coper, orfano di padre, è seguito ed educato amorevolmente dallo zio, che dispensa non solo consigli, ma soprattutto punti di vista e spunti di riflessione. Capitolo dopo capitolo, quindi, si susseguono vicende del tutto banali e quotidiane, ma che danno origine a profonde riflessioni sull’animo umano e alla società in cui i protagonisti si trovano a vivere.
La domanda del titolo, quindi, è il perno attorno a cui ruotano i pensieri dei protagonisti, soprattutto in ottica di contrasto con il periodo storico che vivono, la folle corsa all’imperialismo che sfocerà nella disastrosa alleanza con la Germania nazista e l’Italia fascista.
Analisi
E voi come vivrete? non è un libro di facilissima lettura. Pensato per ragazzi, è comunque spesso eccessivamente prolisso e privo di accadimenti, con lunghissime analisi che, sinceramente, potevano anche essere condensate senza perdere di efficacia. Sicuramente da apprezzare lo stile privo di termini desueti o altisonanti che facilitano lo scorrimento della lettura, ma per portarlo a termine occorre aspettare di essere avanti con la lettura, così da aver stabilito un legame emotivo e sentimentali coi personaggi, le cui vicende in prima battuta possono suonare eccessivamente superficiali.
La scena è tratta dal finale dell’ottavo capitolo, quando il protagonista torna a casa in taxi
Come detto, questo romanzo è una delle fonti di ispirazione dell’ultima pellicola premio Oscar del maestro Miyazaki. Non si tratta di una trasposizione, perché il soggetto è totalmente differente, tuttavia possiamo vedere come il protagonista, Mahito Maki, trovi durante la sua convalescenza a casa una copia del libro annotata dalla madre. La domanda è quindi quella che abbiamo imparato a conoscere, e la risposta a tal domanda è l’unica cosa che conta davvero. Sia nel romanzo che nel film.
Si tratta di una lettura sicuramente interessante, che va contestualizzata e affrontata con la giusta predisposizione per essere apprezzata. Personalmente la consiglio ai soli grandi appassionati di cultura nipponica che desiderano godere di un affresco vivido ed efficace degli usi e costumi del primo novecento giapponese.
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Nerdando in breve
E voi come vivrete? è un romanzo di formazione dell’era Shōwa.
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