Devo dire che la saga Granblue Fantasy mi ha sempre incuriosito, complice un character design molto accattivante e un universo abbastanza ampio da poter coprire più media. Ho quindi accolto con piacere la possibilità di recensire l’ultima fatica di Arc System Works, Granblue Fantasy: Versus Rising, da me provato su PS5. Andiamo a menare le mani!
Recensione
Partiamo da una piccola precisazione: Granblue Fantasy: Versus Rising è la “riedizione” del picchiaduro del 2020 uscito sulle console old-gen, prima incarnazione picchiaduro del JRPG Granblue Fantasy uscito su piattaforme mobile. La base di partenza era già particolarmente buona, ma ciò che Arc System Works ha realizzato è davvero un ottimo refresh del titolo, con alcune aggiunte tecniche e relative all’online che faranno contenti i fan, sia vecchi che nuovi.
Gameplay
Granblue Fantasy: Versus Rising presenta due tronconi principali: il single player e l’online.
Lato Single Player, abbiamo la classica modalità storia che ci porterà ad affrontare le vicende nei panni di uno dei 28 (!) personaggi del roster, da subito tutti disponibili. Nulla di trascendentale, si tratta della classica serie di incontri che porteranno i personaggi ad affrontarsi e avremo delle chiose finali simpatiche e ben realizzate. Diciamo che è quasi il modo utile per avere lo stimolo ad usare tutti i personaggi per farsi un’idea delle loro abilità.
Completa il Single Player anche la classica modalità allenamento, dove testare in maniera più organica e guidata i colpi dei personaggi, e infine abbiamo altre modalità accessorie molto tipiche dei giochi giapponesi, come i negozi delle figures e la parte dei diorama, ottimi per cercare di comporre “lo screenshot definitivo”.
Nella modalità Online, invece, è stato fatto un gran(blue) lavoro da Arc System Works, con l’introduzione del Rollback Netcode, che darà a chi si sfiderà la possibilità di avere un’esperienza fluida quasi come se si giocasse in locale. Inoltre è molto carina l’interfaccia delle lobby, completamente immersiva e tridimensionale, dove saremo noi stessi a gironzolare per l’ambiente di gioco in vere e proprie arcade lobbies, un amore per gli occhi. Infine è stata aggiunta anche una modalità, chiamata Gran Bruise, che ricorda troppo Fall Guys: simpatica!
Ma come si gioca a Granblue Fantasy: Versus Rising, com’è l’esperienza di gioco? Bene, vi dirò con piacere che è davvero gustosa. Granblue Fantasy: Versus Rising è un picchiaduro relativamente facile, ma assolutamente non povero di tecnica, non fraintendetemi! I comandi hanno una semplicità di base che rende moooolto accessibile il gioco anche a chi non ha una coordinazione ineccepibile, dove molte mosse sono semplicemente la combinazione tra una direzione e uno dei diversi tasti per i differenti tipi di colpi. Anche le mosse più spettacolari sono facilmente attivabili con la pressione di un paio di tasti – provare per credere.
Ci sono delle novità nel combat system: la più impattante (in tutti i sensi) è data dal Raging Strike, che ci permette di spezzare la guardia dell’avversario, di continuare una combo oppure di bloccare gli attacchi nemici a mo’ di counter. Tuttavia il suo utilizzo è legato ai Bravery Point, che una volta spesi ci lasceranno più indifesi alla mercé degli attacchi avversari – usare con prudenza! Anche la gestione delle Ultimate è innovativa, con l’implementazione di un sistema basato sulle ricariche di determinati attacchi, condiviso anche con le Super, il che rende necessario un approccio strategico e oculato. Ripeto: facile ma non banale.
Audio e Video
Granblue Fantasy: Versus Rising è un picchiaduro 2.5D, ma anche qui non pensate che la grafica sia banale: il cell shading implementato è uno dei migliori che abbia visto, ed è davvero un piacere per gli occhi giocarci, complice l’atmosfera rilassata e “gioviale” che permea tutto il gioco. Ok, ragionando a freddo potrebbe sembrare stridente il fatto che l’atmosfera sia rilassata e poi tutti si menano come fabbri, però alla fine tutto fila liscio e via.
Il character design, come vi dicevo in apertura, è ottimo; dà soddisfazione a chi è in perenne ricerca di “waifu” ma devo dire che c’è gusto, senza eccessi sbracati che a volte lasciano più dubbiosi che altro. I 28 personaggi sono ben caratterizzati anche se alcuni, per scelte cromatiche e di costumi, tendono ad assomigliarsi un pelo, ma nulla di esagerato.
Audio molto valido sia lato musiche che doppiaggio e, come sempre, il mio consiglio è quello di impostarlo sul giapponese e poi dimenticarsene. Inutile aggiungere altro!
Concludendo
Granblue Fantasy: Versus Rising è un bel picchiaduro, facile ma non privo di profondità, che ha sicuramente in un online molto solido il suo plus, assieme ad un character design veramente notevole. Secondo me è capace di accontentare un po’ tutti, e la grande varietà di personaggi costituisce sicuramente un’ottima aggiunta. Non aspettatevi qualcosa di assurdo a livello tecnico, ma il cell shading è davvero uno dei più gradevoli in circolazione.
Piccola nota di colore: se avessi giocato a questo titolo prima di tornare in Giappone a inizio dicembre, molto probabilmente ne avrei cercato un artbook… sarà per la prossima!
Nerdando in Breve
Granblue Fantasy: Versus Rising è il degno capitolo-picchiaduro del JRPG che abbiamo imparato ad apprezzare negli anni nelle sue varie forme.
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