Recensione
Silenzioso come l’ambiente di gioco richiesto dal titolo: Tranquility è infatti un board game cooperativo in cui si vince o si perde tutti assieme, ma in cui si chiede anche ai giocatori di non proferire parola.
Impossibile? Vediamo come.
Meccaniche di gioco
Lucky Duck Games ci ha fatto provare Tranquility: un gioco di carte piccolo e compatto, ma ricco di elementi.
L’idea è quella di guidare la nave (chiamata Tranquility) dal punto di partenza al punto di arrivo, rappresentati da una griglia di carte 6×6 all’interno delle quali i giocatori dovranno piazzare a turno le carte che hanno in mano secondo alcune semplici regole.
L’ordine di piazzamento deve essere crescente, ma non necessariamente continuo: se in tavola ci sono carte 10 e 15, ad esempio, potrò piazzare la 11, 12, 13 o 14 in un punto intermedio tra i due. Nel caso in cui due carte siano adiacenti, la differenza tra le due sarà anche il numero di carte da scartare dalla mano, prima di pescarne di nuove.
Se non fosse possibile piazzare nessuna carta, allora dovremo scartarne due e pescarne immediatamente due nuove dal nostro mazzo di pesca, che in questo modo andrà ad assottigliarsi sempre di più.
Lo scopo del gioco è arrivare a riempire l’intera griglia senza errori e prima di restare senza mosse valide (tipo dover pescare carte da un mazzo esaurito). A quel punto dobbiamo attendere che qualcuno abbia in mano la carta “arrivo” per poter chiudere il gioco e far vincere tutti. Se invece il mazzo si esaurisce allora la partita sarà persa.
A disposizione abbiamo 80 carte che però inizieranno a scarseggiare molto presto se non faremo attenzione al piazzamento: inizialmente le carte verranno collocate un po’ a caso, con ampi spazi per aver più possibilità di manovra, ma ben presto i buchi tenderanno ad esaurirsi rendendo l’area di gioco sempre più stretta.
Come se non bastasse appena un giocatore troverà in mano la carta “partenza” dovrà obbligatoriamente giocarla e tutti i giocatori dovranno scartare un totale di 8 carte: questo è l’unico caso in cui si potrà parlare, mettendosi d’accordo su quante carte può sacrificare ognuno. In ogni altra fase del gioco, giusto per renderci la vita più intrigante, è assolutamente vietato comunicare con gli altri al tavolo.
Materiali
Tranquility come detto è un gioco di carte compatto e facilmente trasportabile: nella confezione, elegante e raffinata, troviamo anche carte aggiuntive per versioni avanzate del gioco, con elementi che stringeranno ancor più il campo o che modificheranno le regole di scarto, rendendo di fatto più difficile l’arrivo a destinazione.
Ho trovato molto gradevoli le illustrazioni, così come l’eleganza della confezione che fa un bel vedere sia da chiusa che una volta apparecchiato il gioco.
Conclusioni
Tranquility non è certo il primo gioco di carte in cui bisogna scendere rispettando piazzamenti e ordine, tuttavia ho trovato assolutamente deliziosa l’alchimia che si viene a generare attorno al tavolo man mano che si prende confidenza col gioco.
Le regole, semplici ed immediate, ci buttano subito nel vivo e ho davvero apprezzato l’equilibrio che i game designer sono riusciti a creare; non ci sono partite con sconfitte sonore, anzi: ogni volta che perderete avrete sempre la sensazione di esserci arrivati “molto vicino” e questo genera una gran soddisfazione per l’aver giocato bene le proprie carte. Soddisfazione che naturalmente diventa massima in caso di vittoria, non così impossibile come sembra all’inizio.
Insomma: se volete un bel fillerino da 20 minuti per tirare il fiato tra un cinghialone e l’altro, questo è certamente un titolo che fa per voi. Ed è anche ottimo per neofiti o giocatori più giovani.
Nerdando in breve
Tranquility è un viaggio cooperativo in cui la sintonia corre sul filo del silenzio.
Contenuti