Il caldo ha colpito senza remore (come disse lo squalo solitario), ma non sarà la temperatura prossima ai 40 gradi a fermarci: ecco a voi il #NerdandoConsiglia di Luglio 2023!
The Last of Us Parte II
Giando: con un ritardo incredibile, come mio solito, ho finalmente finito il secondo capitolo della saga (?) Naughty Dog. Che dire, sono rimasto veramente colpito da ciò che ci hanno saputo raccontare in maniera egregia. La storia di vendetta portata avanti dalle due protagoniste, Ellie ed Abby, è una spirale che va sempre più in giù, colpendovi al cuore e allo stomaco più e più volte. Questo capitolo è stato definito come una delle esperienze videoludiche migliori di sempre, e non posso che concordare al 101% con questo concetto. Se siete dei lumaconi come me e non l’avevate ancora affrontato, fatevi un regalo e giocate a questo gioco meraviglioso. Preparatevi però, non vi lascerà indifferenti.
Ah, l’ho anche platinato: mi sembrava il minimo per “ringraziare” The Last of Us Parte II e ciò che mi ha dato, incluso il senso di vuoto che mi ha preso una volta poggiato il controller dopo i titoli di coda.
Super Mario Bros. – Il film
Mik: Ammetto e non ho mai nascosto di essere uno di quegli snob che fa fatica a guardare film doppiati – soprattutto d’animazione, ed è per questo che mi riduco a vedere film sempre in ritardo una volta che approdano sulle piattaforme di streaming oramai ben note.
Sono dunque in ritardissimo a parlarvi di un film che oramai ha visto anche mia nonna (che alla veneranda età di 98 anni comunque sarebbe plausibile e forse le piacerebbe).
Dopo il grande classico di Bob Hoskins & John Leguizamo il bersaglio non era molto alto, ma Nintendo ha deciso comunque di andare all-in realizzando un film che può intrattenere un po’ tutti: puristi Nintendo, bimbi, neofiti del brand o anche semplicemente appassionati di animazione/film.
Il film è leggero quanto basta ma ricco di avventura e azione.
Non vi aspettate incredibili colpi di scena ma ciò non di meno emozione!
Il mio personaggio preferito: Luigi (Tencar? ndGiando), che ha persino spazio per sé – anche se non quanto Mario – e i doppiatori dell’iconico duo (Chris Pratt “Mario” e Charlie Day “Luigi”) sono perfettamente a loro agio nei panni del team di idraulici Italo-Americani più famoso al mondo.
Pertanto è mio parere personale e mia premura informarvi che se non avete visto il fim, o non l’avete visto in lingua originale, è il momento perfetto per dare un occhio ad Amazon Prime Video, dove è disponibile in noleggio. Ve lo consiglio fortemente!
Itsame, Mik!
Ravenlok
Zeno2k: Giocato grazie al gamepass su Xbox, un gioco fresco e semplice, ideale per questa torrida estate. Si tratta di un action con leggerissime componenti RPG ambientato in un mondo che ricorda molto, ma molto da vicino le suggestioni di Alice nel paese delle meraviglie.
Enigmi abbastanza semplici e combattimenti piuttosto abbordabili rendono questo Ravenlok ideale per qualche ora spensierata (si completa in meno di 6 ore al 100%) con il cervello a giri minimi, ma non per questo non merita per la delicatezza del comparto grafico e per un gameplay senza troppe pretese ma abbastanza solido.
Ideale se avete figli o nipoti da iniziare al magico mondo dei videogame fantasy.
Blackwater
Jedi.lord: Abbacinato dalla serie di copertine più belle che ho in libreria per distacco, mi sono lasciato convincere dalla pubblicità e da Stephen King a cominciare la lettura di questa saga di sei volumi, che è tornata disponibile in una nuova edizione dopo 30 anni.
La saga di Blackwater, scritta dal compianto Michael McDowell, è definita come southern-gothic horror, un genere caratterizzato soprattutto per l’ambientazione rurale del sud degli Stati Uniti e per personaggi e vicende eccentriche ed inquietanti.
Io vi posso giurare che i libri li ho divorati come fossero patatine, e devo dire che sono soddisfatto di questa lettura e del tempo dedicatogli.
Mi sono fatto avvincere dai personaggi, dalla ricostruzione storica, finanche dal semplice meccanismo del “voglio sapere che succede”, che qui funziona alla grande.
Anche il finale è promosso. Ho voltato l’ultima pagina con il classico sorrisetto di chi è soddisfatto, e con quella lieve malinconia di un mondo inventato nel quale ti sei trovato a camminare per quasi 1000 pagine, volate via in un lampo.
Stasis
Jedi.lord: Stasis è un’avventura punta e clicca, di quelle vecchia scuola sulle quali noi quasi quarantenni abbiamo passato innumerevoli giorni e notti in un’altra epoca videoludica.
Affascinato dalla nostalgia della gioventù lo comprai nel 2015, ma ho dovuto aspettare una provvidenziale settimana di malattia nel 2023 per, finalmente, immergermi nella disturbante atmosfera di questa nave scientifica abbandonata in orbita intorno a Nettuno, dove ci risvegliamo senza sapere come ci siamo arrivati.
In questo istante era esattamente quello che cercavo: difficoltà giusta per non frustrarsi (anzi), atmosfera magnifica grazie all’aspetto grafico calzante e all’audio semplicemente perfetto. La trama non sarà delle più originali, ma prende il giusto e ha dei bei momenti, alcuni dei quali picchiano pure duro. Preparatevi a leggere un po’, perché molto è narrato nei datapad, scritti molto bene.
In definitiva, Stasis mi è piaciuto molto, lo consiglio a tutti gli appassionati di punta e clicca e di sci-fi horror (se vi piace il body horror, ancora meglio).
Oxenfree
Jedi.lord: Un’altra avventura prettamente narrativa, che anni fa consigliai al buon Zeno2k, ma che poi, come sempre, lui aveva platinato e io fatto solo il prologo.
E quanto mi ero perso.
Oxenfree è stata, per me, un’esperienza indimenticabile se vi piacciono le atmosfere alla Twin Peaks, i film d’avventura teen degli anni ’80/’90 e non disdegnate i brividi lungo la schiena.
Un gruppo di adolescenti organizza una festa in spiaggia su un’isola che ospitava una base della marina degli Stati Uniti, cosa potrebbe andare mai male?
Il punto forte di Oxenfree insieme all’impagabile atmosfera, sono i dialoghi, gestiti tramite un sistema peculiare di scelta multipla a tempo, che dona al tutto un feeling molto realistico.
Sulla trama e le tematiche affrontate vi basti ciò che vi ho detto finora, perché il bello è scoprire il tutto pian piano, se ci riuscite. Una run dura un 4-5 ore, ma non si esaurisce tutto in un singolo giro, per via dei finali multipli e di ciò che si può scoprire sulla vicenda.
Consigliatissimo per una notte estiva d’insonnia, con le cuffie e al buio, mi raccomando!
Celeste
AYR: Celeste è un dei videogiochi indie che ho ri-scoperto questo mese e che mi ha conquistato immediatamente. Si tratta di un platform 2D che racconta la storia di Madeline, una ragazza che vuole scalare la montagna che porta il nome del titolo.
Il gioco è uscito nel 2018 ed è disponibile su PC, PS4, Xbox One e Nintendo Switch. Inoltre, gira benissimo su Steam Deck, il dispositivo portatile di Valve che permette di giocare ai titoli della propria libreria Steam ovunque.
Celeste è un gioco che merita di essere provato per la sua trama emozionante e coinvolgente, che affronta temi come l’ansia, la depressione e l’autostima. Il gioco riesce a trasmettere i sentimenti e le difficoltà di Madeline attraverso il gameplay, che presenta livelli impegnativi ma (quasi) mai frustranti.
Lo stile grafico di Celeste è semplice ma efficace, con colori vivaci e pixel art ben realizzata. La colonna sonora è anch’essa fantastica, con brani che si adattano perfettamente alle situazioni e alle emozioni del gioco.
Celeste è un gioiello indie che nessuno dovrebbe perdersi.
Death and Taxes
AYR: Death and Taxes è il secondo videogame indie di cui vorrei parlarvi. Si tratta di un gioco in cui si impersona un impiegato dell’aldilà incaricato di decidere il destino di varie persone ogni giorno.
Il gioco è disponibile per PC, Mac, Linux e Nintendo Switch, ma io ho potuto apprezzarlo su Steam Deck e devo dire che non ho avuto alcun problema di prestazioni o di compatibilità.
Il consiglio di provare questo indie mi è arrivato direttamente dalla community Telegram di Nerdando. A proposito, permettetemi di ricordarvi che chiunque è il/la benvenuto/a e che basta cercare Nerdando su Telegram per iscriversi al gruppo.
Tornando a Death and Taxes, una delle cose che mi ha colpito di più è la possibilità di scelta che il gioco offre. Ogni decisione presa ha delle conseguenze sul mondo e sul rapporto con il capo, Fate.
Fate è un personaggio carismatico e ironico, che guida e sfida il giocatore nel suo lavoro. Le sue linee di dialogo sono scritte benissimo e doppiate in modo eccellente in lingua inglese. Il gioco ha tantissimi finali diversi, a seconda delle nostre azioni e delle nostre risposte alle domande di Fate.
Vi consiglio vivamente di provare Death and Taxes se vi piacciono i giochi narrativi, con una buona dose di umorismo nero.
From
Tencar: Cercavo da tempo una serie horror come si deve e ho scoperto, su Paramount+, From.
Le due stagioni scorrono via rapide, facendomi scervellare più che spaventare: per molti versi, mi ha ricordato Lost.
Vi consiglio di guardarla, anche se l’ultima puntata si chiude con un cliffhanger pazzesco.
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