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Bones and All – Il Romantic Horror che ti resta addosso

Anteprima Bones and All - Un Romantic Horror che ti resta addosso
Segnatevi sul calendario il 23 novembre 2022: esce nelle sale italiane Bones and All, un anomalo capolavoro targato Metro-Goldwyn-Mayer, distribuito dall’italiana Vision Distribution e diretto dal nostro Luca Guadagnino. Dopo aver fortunatamente mangiato poco e niente prima di presentarmi in sala, ho assistito in anteprima a questa proiezione che riempie testa, anima e stomaco. Ecco come mi ha stravolto e conquistato questa pellicola.

Recensione

Una storia d’amore intrisa di sangue, morsi e romanticismo ma senza avere nulla a che fare con la figura del vampiro. Non aspettatevi insomma un nuovo Twilight, quello che si vede in questa pellicola è tutta vita vera.

Dietro ai litri di sciroppo di mais ed alle ciliegie al maraschino masticate per le scene di cannibalismo, c’è molto di più.

Essere accettati dal mondo che ci circonda nonostante il nostro essere diversi, fragili o con un pesante fardello da nascondere è forse il primo scoglio che un adolescente affronta per diventare adulto, imparare a fare i conti con la realtà e arrivare al punto in cui si può fare affidamento solo su noi stessi. La metafora del cannibalismo diventa così uno spunto per riflettere su tutte quelle condizioni che impediscono ogni giorno a giovani donne e giovani uomini di entrare nel mondo e sentirsi parte di esso.

Guardando oltre gli schizzi di sangue e la fame di carne umana, la protagonista di questa storia richiama un insieme di stati d’animo (purtroppo) reali e potentissimi: il sentirsi soli al mondo, delusi e incapaci di capire come uscire dalla propria condizione. Taylor Russell ha dato vita ad un personaggio meravigliosamente vero, sommerso dalle sue paure ma anche capace di imparare a capire di chi fidarsi. L’attore con il nome ed il cognome più impronunciabili della storia del cinema è come al solito bravissimo: dietro quell’aria da ragazzino più maturo della sua età, tira fuori una nuova sfaccettatura delle sue straordinarie capacità recitative.
A completare il quadro l’emozione data dai paesaggi e dalla musica. Le riprese sono state fatte partendo dal Maryland e muovendosi verso l’Ohio, il Nebraska, l’Indiana e il Kentucky. Paesaggi malinconici e meravigliosi che fanno da cornice alla storia rendendola ancora più forte emotivamente.

La colonna sonora include i Duran Duran, i Kiss, i Joy Division e i New Order. Guadagnino ha inoltre voluto la collaborazione di Trent Reznor e Atticus Ross, membri dei Nine Inch Nail.

Un film insomma da assaporare con tutti i sensi.

Trama

Maren è una ragazza sola. Lasciata sola ad affrontare il mondo con la sua insaziabile fame di carne umana. Chi conosce il suo segreto non si sente di starle vicino e chi non la conosce o è come lei o è una potenziale preda. Affronta un viaggio attraverso gli States e dentro sé stessa, alla ricerca delle proprie origini e della cosa giusta da fare per sopravvivere in un mondo che non può ospitarla. Ad accompagnarla in questo viaggio on the road compare Lee, carismatico e (a modo suo) romantico ragazzo che condivide con lei il dolore, la solitudine e la fatica di dover crescere da soli e in fretta.

Una storia intensa e ben costruita che, aldilà delle scene impressionanti, lascia un’immensa sensazione di vuoto e di disperazione per tutti quelli che, cannibali o meno, affogano tutti i giorni nella speranza di poter uscire da un mare di impulsi e difficoltà che li rendono inaccettabili per la società.

Il progetto

Il film è basato sul romanzo Young Adult Bones and All scritto da Camille DeAngelis nel 2015 (edito originariamente in Italia da Panini Books ed ora disponile per Mondadori come Oscar Fabula).

Il regista per raccontare la sua percezione della storia ha detto:
«C’è qualcosa in coloro che vivono ai margini della società che mi attrae e mi emoziona. Amo questi personaggi. Il cuore del film batte teneramente e affettuosamente nei loro riguardi. Mi interessano i loro viaggi emotivi. Voglio vedere dove si aprono le possibilità per loro, intrappolati come sono nell’impossibilità che si trovano di fronte. Il film è per me una riflessione su chi si è, e su come si possa superare ciò che si prova, specialmente se è qualcosa che non si riesce a controllare in sé stessi.
E da ultimo, ma non meno importante, quando saremo in grado di trovare noi stessi nello sguardo dell’altro?».

Cast e Regia

Luca Guadagnino non ha bisogno di grandi presentazioni: vincitore del Leone d’argento alla regia, già candidato all’Oscar e al Golden Globe, ha diretto Taylor Russell (vincitrice del Premio Marcello Mastroianni per la migliore attrice emergente a Venezia), e Timothée Chalamet (nominato dall’Academy come migliore attore per Chiamami col tuo nome). Ad affiancare i due giovani e perfetti protagonisti un eccezionale Mark Rylance (Il GGG, Il ponte delle spie, Don’t Look Up, Dunkirk tanto per citare qualche capolavoro), che con la dolcezza del suo volto rende ancora più destabilizzante l’interpretazione del suo personaggio.
Michael Stuhlbarg (sosia indiscusso di Joaquin Phoenix), André Holland, Chloë Sevigny e David Gordon-Green completano il cast azzeccatissimo.

Curiosità

Con il 91% di critiche professionali positive su Rotten Tomatoes, Bones and All è stato presentato in concorso alla 79ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia dove è stato accolto con una standing ovation di 10 minuti.

Per chi fosse a Milano sabato 12 novembre una notizia interessante: il regista e i due protagonisti, Taylor Russell e Timothée Chalamet, incontreranno il pubblico e presenteranno le proiezioni del film al The Space Cinema Milano Odeon (alle 20.30) e all’UCI Cinemas Bicocca (alle 21.30).
Trovo interessante segnalare che l’autrice del libro è diventata vegana nel 2011: dopo aver visto il film o letto il libro da cui è tratto, considererete la cosa da un nuovo punto di vista.

Bones and All è il primo lungometraggio di Guadagnino interamente realizzato negli Stati Uniti.

Trailer

Nerdando in breve

Un’imperdibile storia d’amore piena di romanticismo, solitudine e sangue. Ma anche una metafora della difficoltà che la vita ci pone davanti.

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