Giochi da tavolo

3000 Canaglie – Bluff e tecnologia nel Far West

Recensione

Immaginate: una città semi deserta, una strada polverosa che l’attraversa, il sole impietoso capace di cuocere le uova sulla pietra. Un ambiente duro, che forgia uomini dalla scorza ancor più resistente. Pochi hanno il coraggio di avventurarsi fino alla frontiera della civiltà, e spesso quei pochi sono dei tagliagole, capi di bande prive di scrupoli sempre pronti ad assoldare nuove canaglie facilmente spendibili e sacrificabili, il tutto per una manciata di dollari.

Oppure, come in questo caso, per avere accesso alla tecnologia del futuro che un misterioso Viaggiatore ha lasciato dietro di sé. Il tempo è poco: pochi giorni e federali arriveranno facendo sparire tutto. Per noi poco di buono non resta altro da fare che mettere insieme gli scagnozzi più fidati e rubare le casseforti più promettenti. Il tutto prima che lo faccia qualcun altro.

Questo il concept di 3000 Canaglie, nuovissimo gioco di Asmodee Italia, creato da Corey Konieczka e illustrato da David Ardila e Matijos Gebreselassie.
Suona interessante? Le meccaniche lo sono ancor di più.

Meccaniche di gioco

Se dici Far West dici anche pallottole, saloon, canaglie prive di scrupoli e, naturalmente, poker.
Ed è proprio il mazzo di carte che fa da apripista per le azioni dei giocatori che, manco a dirlo, possono decidere di bluffare usando una mano addomesticata ad arte. In poche parole: sulla plancia di ogni giocatore sono presenti diverse azioni per raccogliere soldi, indagare sulle casseforti e naturalmente rubarle. Per innescarle, però, dobbiamo usare una delle quattro carte che abbiamo in mano, e possiamo scegliere se giocare pulito o bluffare, usando una carta che non corrisponde a quella dell’azione che vogliamo compiere.

Nel caso gli altri giocatori sospettino il bluff, possono mandare i loro scagnozzi più fidati a controllare la nostra mano e se avranno avuto ragione, la pagheremo cara. Altrimenti saranno loro a pagare per la loro impudenza (finendo in gattabuia).
Il piccolo meccanismo di draft è solo la punta dell’iceberg delle meccaniche di 3000 Canaglie. La parte del leone la fa la meccanica, manco a dirlo, delle canaglie: all’interno della scatola infatti troviamo tre componenti da assemblare (ad ogni partita) in modo diverso: bustine colorate, carte lavori (trasparenti) e carte tratti. Abbinando tratti e lavori diamo vita ad una nuova combinazione di Canaglia che troveremo al Saloon pronta per essere assemblata.

Da qui risulta chiaro come le 3000 canaglie del titolo siano de facto le possibili combinazioni che possono uscire dai mazzi di carte e che quindi daranno vita ogni volta a partite diverse, in cui la pianificazione delle azioni dipenderà necessariamente anche dai talenti che emergeranno dai mazzi azione dopo azione, con un refresh delle canaglie rapidissima, visto che ad ogni turno ne cambia almeno uno.

Dopo che i giocatori hanno completato quattro turni, attivando le abilità speciali delle canaglie, raccolto tecnologia, messo i bastoni tra le ruote ai rivali, si passa al secondo giorno. Il mazzo di carte poker viene rinnovato (7 le carte) e si riparte da capo per un’altra giornata di bluff e strategie. La partita termina dopo tre giornate.

Componenti

3000 Canaglie si presenta molto bene sul tavolo: ha componenti illustrate davvero bene che ci portano diretti verso un mondo western fantasy dipinto alla perfezione. Non mancano le chicche, come il fumetto dedicato al nostro personaggio riportato sul retro della plancia giocatore, i token dollari o il mazzo di carte per scatenare le azioni.
La parte del leone, però, la fa sicuramente la coppia di mazzi canaglie: talento + tratto. Sovrapporre le due e inserirle nelle bustine già fornite è un’operazione rapida e molto soddisfacente, che fa nascere la canaglia sotto i nostri occhi e scatena immediatamente pensieri strategici se impiegarla o meno e quando.

Il tabellone ha dimensioni abbastanza contenute: deve ospitare le carte cassaforte, saloon e un tracciato reputazione che andrà ad influenzare il punteggio finale; tuttavia l’intero gioco, con quattro al tavolo, occupa non poco spazio tra carte, plance e riserve di denaro. Insomma: è un bel vedere e ci porta dritti dritti nell’atmosfera giusta (soprattutto se giocato con la giusta colonna sonora in sottofondo).

Conclusioni

3000 Canaglie mi è piaciuto per la meccanica davvero originale e divertente delle canaglie da combinare, per il meccanismo del bluff e per la rapidità dei turni di gioco: difficilmente ci troveremo in stallo per paralisi da analisi, e tuttavia risulta abbastanza stretto da limitarci nell’uso dei poteri delle canaglie. Accedere alle casseforti forse risulta fin troppo facile, ma qui entra in gioco un’altra meccanica che ci consente di marchiarle con un valore (ma potremo bluffare anche lì) atto a ricordarci cosa c’è dentro o a invogliare gli avversari a prendere un tesoro che invece vale meno di quanto non prometta.

Insomma: è un gioco per strateghi e bluffatori, se al tavolo avremo persone poco inclini al rischio, che non amano il bluff e l’inganno, che tendono a fidarsi di tutti e a non tentare la sorte, lo svolgimento potrebbe risultare troppo lineare e monotono. Il bello di questo genere è andare incontro al rischio estremo: giocarsi tutto e tentare la sorte, ma anche leggere i volti degli avversari, studiarli e capirne il momento per individuare il loro bluff, scommettendo contro di loro in un testa a testa continuo.

Nerdando in breve

3000 Canaglie è un western fantasy a base di strategia e bluff.

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