Secondo giorno di Lucca Comics & Games 2022, primo di una lunga serie di incontri internazionali. Si inizia con Goro Taniguchi, il regista di One Piece Film: RED, che, accompagnato da Masayuki Sato (direttore dell’animazione & Character Designer), Hiroaki Shibata, Tomoya Yoshida (produttori) e con Emanuela Pacotto e Renato Novara, racconta qualche retroscena dell’opera. Il lungometraggio doppiato uscirà al cinema il 1° dicembre 2022 (distribuito da Anime Factory, etichetta di Plaion Pictures), ma il 7 e l’8 novembre in sala sarà già disponibile l’anteprima in lingua originale.
L’incontro
La conferenza su One Piece Film: RED inizia con domande rivolta a Taniguchi, il quale già aveva lavorato ai primi episodi della serie animata. L’artista racconta di non aver avuto particolari pressioni verso il dover rimettere mano ai suoi personaggi dal punto di vista della storia, mentre le preoccupazioni riguardavano la fiducia posta in lui da Toei Animation. Lo studio di animazione dovette chiedergli più volte di mettersi alla direzione del film, riuscendo infine a convincerlo. Il suo obiettivo è stato quindi riuscire a valorizzare il più possibile le capacità del gruppo di lavoro, creando un prodotto degno di soddisfare le aspettative dei numerosissimi fan.
La continuity con manga e serie
Per giungere al completamento del film ci sono voluti ben tre anni, durante i quali Eiichirō Oda (autore del manga da cui film e serie animate sono tratti) ha continuato a scrivere, arricchendo il mondo di One Piece. Per questo anche la pellicola tiene conto di quanto aggiunto dal mangaka, e per questo la sceneggiatura del lungometraggio segue quanto creato in questi tre anni.
Quando si stava creando lo scheletro della sceneggiatura di base, Oda ha delineato ciò che avrebbe poi caratterizzato i manga dei prossimi tre anni, di fatto chiedendo (più o meno implicitamente), di includere od omettere determinati elementi.
Aggiornamento al 2022
One Piece viene usato già da molti anni come prodotto d’animazione in ambito televisivo, e per questo tiene conto di linee di marketing delineate oltre 23 anni fa. Oltre a essere un prodotto nipponico, esso viene distribuito in tutto il mondo e per questo include contenuti di rilevanza globale. Quando è stato il momento di affrontare il rapporto fra la dimensione giapponese e quella col resto del pianeta, il team ha verbalizzato la necessità di non sedersi su quanto già realizzato, dandosi l’obiettivo di raggiungere nuove persone. “One Piece è fatto di innumerevoli avventure” dice Tanigouchi attraverso al traduttrice, “per questo si è voluto includere la possibilità di farle (ri)vivere anche al pubblico”.
One Piece Film: RED – Un film musicale
Ciò che potremo presto vedere al cinema è un lungometraggio animato dall’alto tasso di canzoni, le quali hanno caratterizzato molte delle discussioni fra gli sceneggiatori. La prima domanda che si sono posti è stata se effettivamente avessero intenzione di creare un film musicale, ma nel momento in cui si è deciso che la musica sarebbe stata utilizzata come elemento portante del film, il desiderio di Oda è stato che il tutto venisse realizzato nella maniera più professionale possibile.
Così si sono attivati per ottenere un comparto musicale ben più che dignitoso, includendo nel film ben sette brani musicali. Le canzoni sono state create da regista, sceneggiatori e musicisti, che congiuntamente hanno discusso a lungo su quali personaggi avrebbero dovuto cantarle e quali emozioni avrebbero dovuto trasmettere all’audience.
Quindi, un’assennata selezione ha portato alla scelta di Ado -che Taniguchi ritiene geniale per la resa ottenuta-, ventenne appassionata che durante la produzione ha voluto leggere la sceneggiatura per potersi immedesimare quanto più possibile prima della resa canora. Ha chiesto di conoscere ogni dettaglio circa quanto avrebbe dovuto cantare, dalle persone che hanno lavorato ai testi, ai risvolti di trama che ogni brano avrebbe portato, così da farle proprie e riproporle al meglio.
Fedeltà al canon
Il film, pur con la presenza dei sette brani e l’obiettivo di estendere il pubblico, ha cercato efficacemente di mantenere le caratteristiche proprie di ogni personaggio. In particolare per quello di Luffy, per cui è stato frequentemente consultato il maestro Oda.
Molti dei personaggi canonici, nel film non compaiono, mentre per quelli presenti vi è stato un accurato lavoro di character design affinché le movenze non tradizionali fossero coerenti con i personaggi.
I doppiatori italiani sono visibilmente emozionati per il lavoro fatto: dichiarano di essersi commossi a più riprese. In particolare Pacotto, voce di Nami, sostiene ci sarà una partecipazione anche fisica dei fan presenti in sala, dovuta sia al climax ascendente prodotto dalla visione, sia dalla componente nostalgica portata dalla presenza di alcuni personaggi, sia, soprattutto, dall’impatto emotivo che alcuni risvolti faranno risuonare in ciascuna persona che stia cercando il One Piece.
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