Videogames

Stray – Gatti, robot, neon, libertà, pisolini

Stray

Alzino la mano i gattari. Bene, è arrivato il vostro momento videoludico definitivo: potrete finalmente vestire i panni di un gatto in Stray, ultima uscita targata Annapurna Interactive, che rappresenta una delle punte di diamante “indie” disponibili per PlayStation 4/5 e PC. Annunciato in corrispondenza dell’uscita della PlayStation 5, finalmente è disponibile e lo troverete incluso negli abbonamenti PlayStation Plus Extra e Premium senza alcun costo aggiuntivo. Affilate gli artigli, è tempo di miagolare!

Recensione

Siete un gatto. Ma non un gatto tipo il Gatto con gli stivali, oppure Tom di Tom e Jerry, no no, siete letteralmente un semplice gatto rosso che vive passando le sue giornate con i tre fratellini, esplorando un verde ma deserto mondo. Fin qui, tutto bene. Ma, come ogni storia dai tempi di Esopo in avanti ci insegna, non può andare sempre tutto bene, e un giorno vi ritroverete ad essere separato dai vostri fratellini, catapultato in un mondo desolato, senza natura, con neon e lampadine ad illuminare le strade.

Vi mettete alla ricerca dei vostri fratelli, ma non troverete altro che un mondo senza creature viventi, abitato da robot senzienti con i quali, dopo alcune peripezie, riuscirete persino a comunicare tramite B-12, il vostro aiutante robotico che cerca di recuperare la memoria. Ma attenzione: questo mondo è molto pericoloso, e degli strani esseri cercheranno di attaccarvi in più occasioni non appena uscirete dagli insediamenti abitati… ed essendo un semplice gatto, non vi rimane altro che la fuga!

Stray

Qui mi fermo, perché è da qui che inizia la vostra ascesa per cercare di ritornare sul mondo in superficie, avvolto dalla leggenda e dal mistero, sognato persino dai robot che abitano le città delle profondità. Sarà possibile salire? Troverete i vostri compagni di giochi felini? B-12 riuscirà a ricordare tutto? A voi il piacere della scoperta.

Gameplay

Stray è sostanzialmente un platform con enigmi, raccolta oggetti e momenti nei quali i vostri riflessi verranno messi alla prova. Il gioco è rilassato, non è un action adrenalinico, e vi invita ad esplorare le aree nelle quali potrete muovervi abbastanza liberamente grazie ai vostri salti felini che vi permetteranno di raggiungere i vicoli e i tetti più in alto. A seconda dei vari livelli dovrete compiere diverse attività, che però non hanno un approccio “open world”: il gioco scorre in maniera lineare – ma non su binari – e durante l’esplorazione troverete degli oggetti che dovrete magari consegnare a degli specifici robot per avere altri oggetti o sbloccare collezionabili particolari.

Partirete con solo la vostra pelliccia e durante l’avventura acquisirete alcuni strumenti che vi aiuteranno a difendervi, ma non pensate di diventare una macchina mortale! Mi piace molto il “realismo” del gioco: niente arti marziali, niente abilità speciali, niente combattimenti a suon di combo a base di artigliate. Siete un gatto, un gatto “vero“, e non vi interessa nient’altro che esplorare, farvi le unghie, bere dell’acqua e dormire. Infatti un elemento portante di Stray, che quasi non rappresenta puro gameplay ma che vi arricchirà notevolmente l’esperienza, è la possibilità di compiere le azioni che compierebbe davvero un gatto.

Vedete un bel divano, una porta in legno o un tappeto? Bene, è tempo di rifarsi le unghie! C’è una ciotola con dell’acqua fresca? Beviamo! Ci sono dei barattoli di vernice su di un cornicione? Beh, spingiamoli giù! Trovate un cuscino particolarmente comodo? Bene, è tempo di fare un riposino – e in questo caso sentirete il gatto fare le fusa e il DualSense vibrerà come se avesse davvero tra le mani un gatto che fa le fusa. Vogliamo strusciarci sulle gambe di qualcuno? Accomodatevi, e guardate il cuoricino che comparirà sui volti dei robot, semplicemente adorabile. E il miagolio, possiamo miagolare? Ma certo che sì! Premendo un pulsante potrete miagolare in qualsiasi momento, anche durante alcune cutscenes, e così facendo potrete anche attirare l’attenzione dei robot (sia buoni che cattivi) e non solo…

Audio e Video

L’atmosfera di Stray è qualcosa di magico. La cura di Annapurna nella realizzazione di questo titolo è degna di un titolo Tripla A, fidatevi. La PlayStation 5 sprigiona una serie di colori e di sfumature veramente bellissime, e gli stacchi tra i vari ambienti sono ottimamente realizzati. Questo è uno di quei casi dove la grafica, al netto dei “muscoli”, fa davvero un lavoro di atmosfera e di ambientazione che a volte sento che in alcuni giochi è perso. Qui nulla sembra finto o plasticoso, lo sporco e “cyberpunk” mondo sotterraneo ha la sua (artificiale) vita che scorre, il suo senso, e i robot che lo popolano hanno la loro personalità.

Il gatto anche è vivo, se lasciate il DualSense potrete vederlo mentre si lecca una zampa o muove leggermente la punta della coda, e le animazioni sono tutte fluide e “fedeli”. Inoltre l’integrazione del DualSense è perfetta, e il feedback aptico è sempre un piacere da scoprire durante le sessioni di gioco.

Il comparto audio di Stray è anch’esso ben realizzato, e sono sicuro che passerete un sacco di tempo a miagolare, perché ogni volta che premerete il pulsante dedicato il miagolio sarà diverso! Passerete dal “Miao” più classico a quel “prrrù” che i gatti fanno e che non ti fanno capire se hai una papera, una scimmietta o un gatto davanti a te. Molto belle ed evocative anche le musiche della colonna sonora, che vi accompagneremo ottimamente durante le vostre avventure, sottolineando i momenti più intensi.

Concludendo

Stray è una di quelle esperienze videoludiche che, secondo me, vanno provate. Certo, è un platform con enigmi, la struttura base del gioco è molto semplice, ma sono i dettagli a cambiare tutto. L’esperienza di gioco è affascinante e coinvolgente, e vi tiene incollati allo schermo per la durata dell’avventura, che si attesta attorno alle 5 ore senza grosse difficoltà.

A tal proposito, la scelta di venderlo a un prezzo abbastanza basso è vincente, perché la rigiocabilità è relativamente limitata, tant’è che è possibile platinarlo con un paio di run e un totale di 8-9 ore di gioco. E apprezzo ancor di più, da possessore di PlayStation Plus Premium, di avere avuto la possibilità di riceverlo totalmente gratuitamente nel mio abbonamento, rappresentando in effetti il primo gioco rilasciato al day one sul nuovo servizio PS Plus.

Insomma, tirando le somme, Stray è un gioco che consiglierei a tutti coloro che hanno voglia di vivere una bella esperienza di gioco. Tranquilli, rilassati – ma non prendete sottogamba alcune delle sezioni più frenetiche – e con la possibilità di diventare gatti per qualche ora. Diciamolo, non è un po’ il sogno di tutti noi gattari?

Nerdando in Breve

In Stray vestiremo i panni di un gatto rosso che, separato dalla sua famiglia felina, cercherà di risalire dai bassifondi di un mondo desolato e abitato solo da robot. Riuscirete a risolvere il mistero dell’umanità scomparsa?

Trailer

Contenuti

To Top