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Crimesight – Una sfida a colpi di investigazioni

Crimesight

Recensione

Sono un’appassionata di gialli fin da bambina e ho una incredibile ammirazione per il personaggio di Sherlock Holmes: potevo quindi farmi sfuggire Crimesight, nuova simulazione investigativa di Konami che promette indagini, deduzioni e riferimenti al famoso detective letterario?
Ovviamente no: l’ho provato in live sul nostro canale Twitch e ne sono rimasta così affascinata che ho deciso di raccontarvi la mia esperienza.

Trama

Siamo nella Londra del 2057: il crimine è stato quasi completamente azzerato dall’impiego di una speciale intelligenza artificiale predittiva che impedisce i delitti prima che siano compiuti. Nonostante questo, però, il pericolo è sempre in agguato e, in questo contesto iper tecnologico, assistiamo alla sfida tra due intelligenze artificiali incredibilmente dotate: Sherlock, che lavora per impedire il crimine, e Moriarty che invece si adopera per la rovina del mondo.

Gameplay

Crimesight si rivela un intrigante PvP punta e clicca a base investigativa che ci permetterà di giocare nei panni del detective o in quelli della mente criminale. Nel primo caso, il nostro compito sarà quello di impedire che venga compiuto un omicidio: utilizzeremo la nostra capacità di ragionamento per individuare vittima e colpevole, impedire che restino soli e arrestare il malintenzionato prima che possa aggredire la sua preda.

Se giochiamo nei panni di Moriarty, invece, il nostro compito sarà quello di permettere all’omicida di portare a termine il suo proposito: saremo già a conoscenza delle identità di carnefice e bersaglio e ci verranno segnalati anche i punti in cui trovare armi e cibo. Dovremo però agire con molta cautela: sarà indispensabile, per conquistare la vittoria, non farsi scoprire, confondendo le acque in modo da impedire a Sherlock di scoprire il nostro colpevole.

Il gioco si svolge all’interno di una villa vittoriana che, grazie alla visione dall’alto, ci viene mostrata nella sua interezza: avremo quindi la possibilità di tenere costantemente sotto controllo l’intera mappa, comprese porte, punti di interesse (in cui far cercare i personaggi per trovare armi, medicinali o cibo) e passaggi segreti.
La partita si svolge per turni, in ognuno dei quali avremo a disposizione un numero prestabilito di mosse (Sherlock può comandare tre pedine per turno, Moriarty due) in cui far agire i sei personaggi che si trovano nella villa: sarà indispensabile ragionare con attenzione per arrivare alla soluzione o evitare di essere scoperti.

I sei personaggi possono muoversi liberamente nella villa ma occhio alle loro posizioni: lasciare vittima e assassino da soli nella stessa area è il modo più rapido per perdere una partita (o vincerla, se giocate nei panni di Moriarty). Per i personaggi sarà indispensabile procurarsi del cibo perché altrimenti saranno indeboliti dai morsi della fame e subiranno limitazioni alle loro capacità di spostamento. Nella ricerca di viveri, potrebbero trovare anche medicinali – utilissimi per curare qualcuno che sia troppo debole – e armi, che faranno aumentare la nostra lista di sospettati.

A complicare la nostra indagine ci saranno anche fattori ambientali: la rottura (accidentale o volontaria da parte di uno dei personaggi) di un quadro elettrico getterà nel buio l’intera abitazione, fughe di gas potrebbero rendere l’aria tossica in alcune stanze e l’improvvisa intrusione di feroci cani renderà poco sicure determinate aree.

Oltre che nei panni di Sherlock e Moriarty potremmo trovarci a giocare anche in quelli di Irene: in questo caso saremo una sorta di aiutante di Moriarty. Schierata tra i cattivi, dunque, Irene può muovere una sola pedina per turno ma non può essere scoperta da Sherlock. Il suo compito è quello di depistare l’indagine, seminando una scia di falsi indizi e aiutando così Moriarty a portare a termine l’omicidio.

Dopo l’approfondito tutorial, che ci permette di prendere dimestichezza con le meccaniche di gioco, possiamo subito buttarci nella mischia: possiamo scegliere partite 1 contro 1, 3 contro 1, 2 contro 1 o 2 contro 2. In ogni caso giocheremo contro avversari reali e impersoneremo casualmente Sherlock, Moriarty o Irene.

Stile

Un po’ Cluedo, un po’ Among Us, Crimesight si rivela parecchio intrigante. Il gameplay è ridotto all’osso per un gioco che lascia spazio al ragionamento e al bluff: la sfida è contro gli altri giocatori e bisognerà essere incredibilmente scaltri per riuscire a trionfare. La meccanica del punta e clicca, poi, lo rende trasversale ai massimi livelli perché può essere apprezzato e fruito anche da chi non è abitualmente un videogiocatore.

I rimandi all’universo narrativo di Sherlock Holmes sono innumerevoli: i protagonisti (Sherlock, Moriarty e Irene) arrivano direttamente dall’immaginario di Sir Arthur Conan Doyle ma anche le ambientazioni e i dettagli nelle schermate ricordano da vicino l’investigatore di Bakery Street. Non sono tuttavia gli unici: ho trovato una gustosa aggiunta il fatto che le sei pedine abbiano ognuna il nome di un famoso scrittore di gialli (Agatha Christie, Anthony Berkeley Cox, Catherine Crowe, Dorothy L. Sayers, Ellery Queen e Richard Austin Freeman).

Tanti elementi classici, quindi, che vengono mescolati ad ambientazioni futuristiche (in fondo siamo pur sempre nel 2057) e a un tratto anime che contribuisce alla perfezione al mix di generi visivi del titolo.

Nerdando in breve

Crimesight è un’appassionante sfida a colpi di deduzioni e depistaggi. Una sfida contro giocatori reali a trovare il colpevole (o a permettergli di farla franca).

Trailer

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