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Joycon RGB Binbok – La migliore coppia di fascia “pro”

Joycon RGB Binbok

Il Nintendo Switch è una console ottima sia in modalità dock che in modalità portatile, ma a mio parere c’è una nota dolente: i Joy-Con. Sono una genialata per come sono pensati, ma l’ergonomia lascia a desiderare. Ci sono tante soluzioni che ovviano a questo problema, ma i Joycon RGB Binbok sono probabilmente quella migliore e adesso ve ne parlo un po’.

Recensione

I cari Joy-Con sono belli e tutto, ma oltre a costare parecchio i vecchi modelli avevano anche parecchie noie, soprattutto il temuto drifting dello stick. Personalmente, non amo nemmeno i bottoni meccanici (quelli che fanno “clic” per intenderci) sulle console. Hanno un’usura superiore ai tasti in gomma (come quelli dei controller Xbox) e un feeling meno confortevole. Purtroppo, Nintendo ha iniziato a metterlo sulle console portatili a partire dal 3DS e quindi sono arrivati fino a Switch.

I Joycon RGB Binbok sono invece ottimi sotto questi punti di vista e anzi aumentano la giocabilità della console. Da quando li ho provati la prima volta li uso costantemente in entrambe le modalità.

Scheda tecnica e funzionalità

Il fattore di forma di questi Joy-Con è una via di mezzo fra i classici controller Switch e gli ingombranti controller di terze parti che si trovano a oggi in commercio. Questi di Binbok sono a mio parere quelli con l’ergonomia migliore. In molti ormai li considerano l’alternativa obbligata anche a marchi più blasonati come Hori. Il lato “a schermo” è fatto in modo da finire perfettamente in linea con la superficie della console, mentre la parte posteriore ha un’impugnatura ruvida simile a quella dei controller Xbox, sia al tatto, sia al volume che occupano nel palmo della mano.

I bottoni A/B/X/Y, i grilletti ZL/ZR/L/R e il pad direzionale hanno tutti l’attuatore in gomma, mentre gli altri bottoni sono tutti meccanici. 

Adesso però vi spiego meglio cosa hanno in più rispetto al normale set di gamepad questi Joycon RGB Binbok. Quello che salta subito all’occhio sono i due stick analogici in formato “classico”. Anche qui l’ispirazione è quella dei moderni joypad Xbox, con una corona ruvida e il centro concavo (a mio parere, ancora, la combinazione migliore) e la corona alla base è illuminata da una serie di luci LED RGB, che si possono impostare su circa 7 colori, a cui si aggiunge la modalità “tutti insieme” con un settore di ogni colore. Ottimo il fatto che questo non sia un effetto “pasticciato” come si vede a volte su dispositivi meno curati dove le luci si mescolano un po’ a membro di segugio. Anzi, questa è così piacevole che l’ho scelta come quella definitiva da usare. Ci sono anche tre diversi effetti di animazione: luce fissa, breathing e rainbow

L’altra particolarità gira intorno alla ormai classica funzione Turbo che troviamo in tanti controller third-party. Con una pressione del tasto dorsale apposito si attiva il turbo su uno o l’altro Joy-Con. Accanto a questo troviamo il tasto per mappare i due grilletti grip aggiuntivi. La cosa che ho apprezzato molto è che questi due set di tre bottoni sono tutti sul retro. Il che rende molto più semplice premere con il medio il tasto turbo o mapping e con il pollice o l’indice il tasto o il grilletto da mappare sui grip. Io tendo a non utilizzare mai queste funzioni perché solitamente il sistema di programmazione è macchinoso o poco chiaro. Qui si fa in modo intuitivo (non ho nemmeno letto le istruzioni). Si tiene premuto “M” e si preme un tasto qualsiasi: da quel momento il tasto viene “copiato” dal grilletto grip del Joy-Con relativo. Addirittura, l’ho fatto durante una corsa su Mario Kart 8!

In generale, la qualità costruttiva sembra buona. Il feeling è forse un poco più plasticoso dei Joy-Con Nintendo, ma è solo dovuto al fatto che dentro sono “vuoti”, nel senso che per dare volume all’impugnatura e mantenere i joypad leggeri, all’interno delle plastiche c’è molto spazio.

Per il resto, non c’è molto di diverso rispetto ai controller originali e questa è forse la cosa migliore. Mancano le caratteristiche “proprietarie” di Nintendo: il sensore Amiibo, la telecamera a infrarossi e il Rumble HD, anche se la vibrazione graduale che è presente all’interno di questi Joycon RGB Binbok è tutt’altro che sgradevole, anzi a volte trovo quella originale un po’ troppo veemente alle alte frequenze. Ci tengo a specificare: non sono i classici motorini con i contrappesi radiali dei controller casalinghi, ma sono dei motori in linea simili a quelli usati per il Rumble HD, che possono essere spenti o regolati a quattro livelli diversi di intensità.

Il resto è tutto lì: ci sono tutti gli stessi tasti, compresi i due dorsali SL/SR e i LED indicatori per il gioco a due giocatori e sono compatibili con i due laccetti. Non sono chiaramente il massimo per giocare in modalità “singolo Joy-Con”, ma non sono nemmeno terribili. La disposizione leggermente diversa di stick e tasti potrebbe piacervi anche di più. Il giroscopio è integrato per ognuno dei due controller e, chicca finale, ogni Joy-Con ha la sua presa USB-C indipendente per la ricarica (la batteria è da 500 mAh). Nella scatola poi trovate, oltre al cavo USB, anche un semplice connettore che permette di tenere insieme i due Joy-Con in modalità gamepad a parte (in cui volendo potete inserire i controller originali per avere una specie di controller “quadrato” minimale).

Ah, cosa non da poco: il firmware è aggiornabile con un tool scaricabile dal sito ufficiale.

La nostra prova

Ho usato per una settimanella questi due Joycon RGB Binbok con una serie di giochi: Leggende Pokémon: Arceus, Inside, Mario Kart 8 Deluxe, Olliolli World, Mario + Rabbids Kingdom Battle e Stardew Valley. Sicuramente gli stick più grandi e alti sono una svolta fondamentale. I tasti in gomma (molto più grandi degli originali) mi soddisfano, come dicevo prima, ma alcuni potrebbero trovarli meno reattivi. I grilletti invece sono perfetti, anche se ho faticato un poco di più ad abituarmi a causa della posizione un poco più “obliqua” rispetto alla classica configurazione su Switch.

La prima impressione una volta inseriti i controller sulla console è quella di aver spezzato un joypad Xbox e averlo incollato ai lati. Essendo un po’ più larghi si sente subito la differenza di impugnatura rispetto al solito, ma è una sensazione piacevole, le mani sono più “accomodate”. La forma del pad, sia in dock che in portatile, fa sì che la posizione sia meno convergente rispetto ad altri controller. Gli stick analogici sono molto distanti fra loro e questo li rende particolarmente comodi da tenere in mano. Quando si gioca in modalità dock e i due Joy-Con sono agganciati insieme, il joypad che ne risulta è giusto un poco più grande di quello Xbox, il che è una buona cosa, perché mi è sembrato di tenere le braccia in una posizione più naturale.

Molto carino anche il fatto di avere una superficie piana nella parte inferiore delle due impugnature, in modo da tenere la console in piedi senza bisogno del supporto aperto. Non che sia molto utile per il gioco “fisso” in portabilità dato che con i Joy-Con agganciati alla console questo non tocca la superficie di appoggio, se non ad angoli molto ampi. Forse sono costruiti così per dare la possibilità comunque di appoggiare la console per un attimo senza doverla mettere orizzontale (ma perché poi?).

Purtroppo, con il fatto che sono così grandi non è facile portarli “montati” in una classica custodia per Switch, ma se avete una custodia abbastanza grande (come la mia) non ci sono problemi a tenerli in una delle tasche secondarie, smontati a parte. Oppure, guarda caso, Binbok vende una custodia appositamente pensata per tenere la console con i Joy-Con montati (ed eventuali cartucce e accessori).

Alla fine della fiera, giocando con questi Joycon RGB Binbok mi è venuta voglia di comprarne un altro paio per il gioco in due o quattro persone. Sono un’alternativa ottima al controller Pro di Nintendo e costano circa 50€ dal sito ufficiale Binbok. In Europa non sono ancora arrivati su Amazon, ma potrebbe succedere dato che in USA già sono presenti sullo store. In ogni caso, spediscono direttamente dal loro sito a tutti i paesi europei. Oltre alla colorazione nera, sono in arrivo anche la colorazione grigio chiaro, quella a tema Animal Crossing, verde e azzurra e quella trasparente che trovo fantastica. Esiste anche una linea di Joy-Con “slim”, che hanno delle dimensioni più simili a quelli originali pur mantenendo tutte le funzioni dei fratelli maggiori.

Non lo avrei pensato all’inizio, ma questi Joycon RGB Binbok sono una gran figata. Sono sicuramente uno degli upgrade migliori da fare per il vostro Nintendo Switch e non sono solo io a dirlo: ormai questo marchio cinese si sta facendo strada e spulciando un po’ su internet si capisce che è opinione comune che questi siano i migliori Joy-Con di terze parti disponibili sul mercato. Non posso dissentire in effetti. Ho provato tanti controller e periferiche e non è semplicissimo trovarne di così inattaccabili. Spesso mancano funzioni, ci sono compromessi, ma qui no. Chiaramente cambia leggermente il modo in cui si gioca in alcuni casi, ma per qualsiasi evenienza portarsi dietro o avere sempre a portata di mano i Joy-Con originali non è un problema, anzi.

Nerdando in breve

Sono un regalo perfetto per chiunque possieda un Nintendo Switch, un miglioramento del gioco e dell’ergonomia. Lo prendete per tenerlo nel proprio corredo di accessori e poi diventa il controller che usate di più.

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