Ciao! Se sei una di quelle persone che sarebbe andata in vacanza davvero molto volentieri, ma purtroppo non può, questo è l’articolo che fa per te. Devi restare in quarantena (fiduciaria o effettiva), saltando le ferie del periodo natalizio? Non puoi permetterti un viaggio? Non te la senti di rischiare il contagio? Nessun problema: ti sarà sufficiente guardare i film di cui sto per parlarti e improvvisamente rivaluterai la non partenza come un’allettante opportunità di sopravvivenza.
(Tieni ben presente che i titoli seguenti sono stati proposti dal popolo dell’Instagram e non visti dalla sottoscritta, la quale è facilmente impressionabile e si rifiuta di sottoporsi alle suddette visioni <3)
Se volevi andare al mare
Bello il mare, bella l’acqua con il sale, belle le alghe ma sai quale altra cosa è bella? Respirare. Se il tuo sogno invernale era scappare dal freddo per andare a fare immersioni in un posto caldo, ma per qualche virulento motivo hai dovuto rinunciarci, guardati 47 metri e improvvisamente amerai il fatto di essere sul divano all’asciutto e con l’ossigeno intorno a te.
Il film, disponibile su Sky e Now TV, racconta la storia di due ragazze che vanno a fare un giro in barca con due tizi, entrano in una gabbia con bombola pinne e quant’altro e si immergono. Solo che parliamo di un film ad alta tensione, quindi OVVIAMENTE si spezza la catena e OVVIAMENTE ci sono gli squali ovunque. Non ti dico come finisce però insomma, bello il mare ma dalla riva.
Sempre parlando di squali e spostandoci su Netflix, sulla piattaforma trovi Paradise Beach – Dentro l’incubo. Il film è del 2016 e ci illustra la spaventosa disavventura di Nancy Adams, una studentessa di medicina con la passione per il surf. Inutile che ti dica altro.
Se volevi andare in montagna
Stambecchi saltellanti e caprioli camminanti, qualche marmotta che urla e due uccellini che cinguettano, il tutto su un letto di neve fresca e casette di legno. La montagna me la immagino sempre come un ibrido fra la pubblicità della Milka e quella dei Loacker, ma nei film di cui sto per parlarti non ci sono né gnometti simpatici né tantomeno del cioccolato shekerato.
Ci sono però le baite, come in Cabin Fever (disponibile al noleggio su Chili). Nel film del 2003, la tranquilla permanenza in mezzo ai boschi di un gruppo di ragazzi e ragazze viene interrotta dall’arrivo di un uomo pieno di pustole ed escoriazioni alla pelle. Improvvisamente diventa un film su The Last of Us, in cui però l’infetto di turno non è immune (come Ellie) e per questo saranno necessarie decisioni difficili e rapide fughe.
Se però sei di stomaco debole e non hai voglia di guardarti un film con persone in decomposizione, c’è pur sempre La Casa. Ce ne sono un po’ del genere, perciò facciamo che ti parlo del primo, quello del 1981, e poi se ti piace vai a cercarti gli altri. Questo lo trovi su diversi servizi di noleggio, ma su Netflix c’è il remake del 2013.
In “La casa 1”, una simpatica combriccola di amici felici sceglie di passare le vacanze in una sperduta casupola in mezzo ai boschi. Succede che i furbissimi fanciulli e le acutissime fanciulle trovano un libro antico e decidono di leggerlo a voce alta, risvegliando di fatto un’orda di demoni che si impossessa delle piante e di tutto il circondario, trasformando quello che poteva essere un periodo di riposo ristoratore in una vera e propria sfida di sopravvivenza con elementi paranormali e una motosega.
Se volevi andare al lago
“Il mare dolce” è la definizione di lago che ho sempre avuto in testa, soprattutto da piccola, quando mi sembravano entrambi due pozze d’acqua giganti ma dal gusto diverso. La mancanza di onde (e di sale) l’ha sempre reso più pericoloso del cugino saporito, motivo per cui fin da piccina ho sempre sentito molte raccomandazioni in più in caso di gite lacustri. Nessuno però mi ha mai messa in guardia da piranha e grosse bisce d’acqua: fortunatamente, per questo ci sono i film.
Fra i cult del cinema horror c’è Venerdì 13, il classico del 1980 che segue le storie di un gruppo di ragazzi assunti per rimettere a nuovo il campo di Crystal Lake. Il film, che trovi noleggiabile su diverse piattaforme e di cui puoi guardare il decimo capitolo su Netflix, vede il gruppo di malcapitati alle prese non tanto con le pulizie quanto più con un assassino e le sue ambizioni sanguinarie. Non so in quanti sopravvivano ma a occhio qualcuno ci lascia le penne, quindi boh, non affezionarti troppo ai personaggi.
Se hai ancora voglia di andare al lago nonostante i possibili omicidi, forse potresti iniziare a temere i pesciolini voraci. Per questo c’è Piranha 3D, la pellicola del 2010 (forse più trash che horror) in cui una troupe intenta a girare un video erotico sul lungolago, s’imbatte in un cadavere mangiucchiato. Indovina da cosa.
Poiché spesso nei laghi ci si tuffano i fiumi, ti ricordo che su Netflix c’è Anaconda, il film del 1977 ambientato su un fiume brasiliano. Una troupe intenta a girare un documentario su una popolazione locale si ritrova coinvolta con un uomo inguaiato e la sua ricerca di un anaconda lungo 12 metri. Chissà se lo trovano.
Se volevi andare in una città d’arte
The Hostel potrebbe essere il film che fa per te (ed è anche l’unico in elenco che ho guardato personalmente). Più che horror è uno splatter fatto e finito, con tutti gli elementi tipici del genere: figura femminile mercificata, scene di sesso abbastanza esplicite, sangue a profusione, arti tagliati, pazzi criminali che torturano povere vittime e un finale conclusivo che però lascia spazio a un potenziale seguito. Il film è del 2005 e lo trovi su Netflix, la storia è ambientata ad Amsterdam e i protagonisti sono tre ragazzi in cerca di avventure a luci rosse che incappano però in una tragica vicenda rosso sangue. Più che paura, fa schifo, ma sicuramente ti farà passare la voglia di improvvisare vacanze in ostelli di dubbio gusto, senza aver consultato le recensioni su Booking.
Conclusione
Come avrai capito, non importa perché tu non possa uscire di casa, l’importante è che ti sia venuta un po’ di voglia di rimanerci. In realtà esistono un sacco di pellicole (forse più trash che horror, ma tant’è) che potrebbero farti temere anche l’isolamento casalingo, quindi se ti venisse voglia di cercare altri film del genere, assicurati che non siano ambientati in posti in cui ti tocca rimanere.
Avrai anche notato che non ho consigliato nessun film esplicitamente invernale, e sai perché? Metti che a qualcuno tocca fare l’isolamento in una casa dalla cui finestra si vede solo una distesa innevata: sarebbe un vero peccato se gli avessi suggerito di guardare L’uomo di Neve e qualcuno avesse poi creato un pupazzo proprio davanti la sua finestra, non credi? Per non parlare di pellicole come Shining: sicuramente cult cinematografici, ma quelli non serve che ve li consigli io.
Per il resto, ti auguro di stare bene e che stiano nel modo migliore possibile anche le persone a cui tieni. E buona visione!
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