Recensione
C’è un mondo fatato, che si nasconde lassù, sopra le nostre teste, tra le nubi più alte ed impenetrabili. Un mondo fatto di piccole isole galleggianti nel cielo, in cui vivono draghi e fate, folletti, unicorni e ranocchie: è il mondo di Eriantys, dove tutte le creature incantate si accalcano alle porte delle loro scuole, con un unico desiderio: entrare e vedere di persona i professori e i maghi del regno.
Chi siamo noi? Ovviamente i celebri maghi, che si daranno filo da torcere per diventare il più famoso stregone di Eriantys, ad insindacabile giudizio di Madre Natura, che giungerà a valutare le scuole e decretare il vincitore.
Meccaniche
Come si vince ad Eriantys? Ogni giocatore prende possesso di una delle quattro scuole (si gioca da 2 a 4) e si tenta di costruire sempre più Torri di magia e per farlo dovrà aggiudicarsi di avere la maggiore influenza sull’isola che ospiterà Madre Natura. Per ottenere influenza, infine, occorre radunare i professori di magia che, a loro volta, siederanno accanto ai loro studenti prediletti.
Si parte con la selezione da parte dei giocatori della carta assistente: questa riporta due valori, l’ordine di gioco e la distanza coperta da Madre Natura. I due sono inversamente proporzionali, così da bilanciare il turno: se si desidera spostare Madre Natura più lontano, si deve scegliere di giocare dopo gli altri. Stabilito l’ordine di gioco, si passa alla fase azione, in cui si inizia spostando tre studenti in attesa davanti alle porte della scuola. Possiamo scegliere di spostarli dove vogliamo e nella quantità desiderata, tra la nostra sala, mettendoli al nostro tavolo, o su una delle isole.
Nel primo caso dovremo controllare se il tavolo accoglie più studenti di quel tipo rispetto agli altri giocatori, in tal caso ci aggiudichiamo anche il professore corrispondente. Nel secondo caso invece faremo aumentare il numero di studenti dell’isola, incrementando anche l’influenza su quel colore di studente.
Il secondo step è quello di muovere Madre Natura: la sua pedina si sposta sempre in senso orario e di almeno una casella, ma al massimo del numero riportato dalla carta assistente. Una volta spostata si controlla l’effetto: se sull’isola non ci sono ancora Torri, il giocatore con influenza maggiore ne può costruire una. L’influenza si controlla verificando il numero di studenti corrispondenti ai colori dei professori controllati dai giocatori.
Se invece Madre Natura atterra su un’isola già controllata, allora bisogna verificare che l’influenza non sia differente, e in quel caso modificare la Torre costruita.
Infine si controlla se le isole adiacenti hanno già una Torre dello stesso giocatore: in quel caso le isole si attraggono e uniscono diventando un agglomerato di tessere con una torre ciascuna. Una volta unite, le tessere non si possono più dividere e per quanto riguarda il movimento di Madre Natura, vengono considerate come una tessera unica. Ma questo non vuol dire che non possa essere conquistata da un altro giocatore: al prossimo passaggio di Madre Natura, se l’influenza dovesse essere cambiata, tutte le Torri verranno sostituite contemporaneamente.
Ultima azione: scegliere una Tessera Nuvola da cui prendere gli studenti in attesa per collocarli davanti al portone della scuola e così si ricomincia.
I turni, quindi, viaggiano via veloci e rapidi uno dopo l’altro fino a quando non rimangono solo tre gruppi di isole unificate o quando terminano gli studenti dalla riserva o ancora quando finiscono le carte assistente. A quel punto non resta che controllare quale giocatore ha più Torri e decretarlo quindi vincitore.
La cosa interessante di Eriantys è che ha una gestione diversa delle regole in base al numero di giocatori: con due e tre si gioca tutti contro tutti, ma in quattro la partita diventa un 2 vs 2, organizzando due squadre in competizione tra loro. Il regolamento, inoltre, comprende una sezione per giocatori esperti in cui usare poteri e abilità tratti dal mazzo dei personaggi che aggiunge una componente asimmetrica al gameplay.
Componenti
Iniziamo dal contenuto della scatola, che potete comunque vedere in dettaglio grazie al nostro foto unboxing sulla pagina Facebook.
- 12 tessere Isola
- 4 plance Scuola
- 22 Torri
- 1 pedina Madre Natura
- 4 tessere Nuvola
- 40 carte Assistente
- 12 carte Personaggio
- 130 dischi Studente
- 5 pedine Professore
- 20 Monete
- 4 tessere Divieto
- 1 Sacchetto
L’elemento più delicato tra quelli presenti nella scatola, sono le carte: ottime le illustrazioni, davvero piacevolmente ispirate, tuttavia la sensazione, tenendole in mano, è che tendano a rovinarsi molto rapidamente. Per questo non posso che consigliare l’uso di bustine protettive che per questo gioco devono essere di dimensione 57,5 x 89.
Gli altri componenti sono invece eccezionali: in modo particolare la plancia del giocatore con gli spazi attorno al tavolo per far “sedere” gli studenti. Di ottima fattura anche le isole, grandi e capaci di ospitare tanti segnalini. Le torri, poi, fanno davvero un bel vedere. Insomma: non ci si può certo lamentare dalla qualità complessiva dei materiali. Nella scatola troviamo anche un bellissimo sacchetto in stoffa e tante ziplock, sempre molto utili.
Conclusioni
Eriantys è un classico gioco di strategia che si impara in poco tempo ma che non va affrontato sottogamba. Per poter vincere occorre sia pianificare con attenzione le proprie mosse che cercare di indovinare quelle dei nostri avversari.
Mi è piaciuta, in modo particolare, la variante a 4 giocatori con una logica che forse ha ricordato un po’ Santorini, ma meno stretta dell’altro titolo Cranio Creations.
Insomma, questo Eriantys non è quel tipo di gioco che fa gridare al miracolo, ma è piacevole e divertente con partite rapide da mezz’ora e abbordabile anche dai giocatori più giovani. Ottimo quindi per partite in famiglia.
Nerdando in breve
Eriantys è il boardgame di Leo Colovini che ci porta tra le nuvole.
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