[RNFF] Ottobre Giapponese – L’Oriente alla scoperta di Dante Alighieri

Posted on 6 Novembre 2021

Ottobre Giapponese – L'Oriente alla scoperta di Dante Alighieri

Recensione

In occasione del Ravenna Nightmare Film Fest, che quest’anno propone parte del proprio programma anche per la visione online, ho avuto modo di assistere ad un’interessante contaminazione di culture, linguaggi e Storia. All’interno del programma Ottobre Giapponese sono stati infatti presentati in collaborazione con A.S.C.I.G. (Associazione per gli Scambi Culturali fra Italia e Giappone) otto cortometraggi d’animazione di registi asiatici dedicati a Dante Alighieri.

Progetto

Introdotto da Marco Del Bene con brevi videomessaggi degli autori e di Koji Yamamura, il progetto Dante e il cinema di animazione. A cura di Hiromi Yamada nasce in collaborazione con l’Università di Belle arti di Tokyo, Istituto superiore di studi musicali “Giuseppe Verdi”, Sapienza Università di Roma, Master in traduzione e A.S.C.I.G. (Associazione per gli Scambi Culturali fra Italia e Giappone).

I corti presentati, tutti diretti da giovani registi cinesi, giapponesi o coreani specializzati nel cinema d’animazione sono i seguenti:

– VITA NUOVA di Yewon Kim, 4’11 (Corea 2021)
– NELLA FORMA DEL QUINTO di Sijia Luo, 1’45 (Cina, 2021)
– MORE, MORE di Huang Wenrui, 1’56 (Cina 2021)
– CHECKER CHECKER (DANTE)di Naoaki Shibuta, 1’16 (Giappone 2021)
– IL NOSTRO DUE di Song Yungsung, 5’00 (Corea, 2021)
– DALL’ACQUA MERAVIGLIOSA di Caori Murata, 1’42 (Giappone, 2021)
– AMORE di Duanmu Junqing, 1’34 (Cina, 2021)
– SIETE VOI QUI, SER BRUNETTO? di Honami Yano , 4’09 (Giappone 2021)

Commento

Spesso dalla contaminazione di più generi nascono le cose più interessanti e anche se non tutti i filmati sono altrettanto coinvolgenti, è stimolante vedere come un tema tanto caro alla tradizione italiana possa essere analizzato da un diverso punto di vista e rappresentato con una creatività così lontana dalle nostre abitudini. Colori, dinamismo, effetti ipnotici rappresentano simbolicamente l’intensità dell’opera di Alighieri, stravolgendola senza snaturarla.