Si sa, ultimamente è periodo di Director’s Cut: prima la Justice League, in futuro arriverà quella di Death Stranding, e ora… è il momento della Ghost of Tsushima Director’s Cut! Torniamo ancora una volta nel Giappone targato Sucker Punch in questa fantastica esclusiva PlayStation; questa volta però potremo anche rifarci gli occhi con l’aggiornamento per PS5! Prendete la spada e l’arco, salite sul cavallo e lanciatevi ancora una volta sull’isola… di Iki!
Recensione
In Ghost of Tsushima Director’s Cut impersoniamo Jin Sakai, samurai dai metodi “non ortodossi” che combatte l’invasione mongola nella “sua” isola di Tsushima. Fin qui, niente di diverso, direte voi… ma uno strano rituale mongolo interrotto sulla costiera ci catapulta in una nuova avventura. Infatti scopriamo come nella piccola isola di Iki, poco distante da Tsushima, c’è un gruppo di mongoli che sta portando avanti strani rituali, portando alla follia i poveri abitanti e rappresentando una nuova minaccia per la già fragile situazione.
Abbiamo solo un nome: l’Aquila, una figura misteriosa, quasi adulata da una falange dell’esercito mongolo, che si dice sia dotata di strani poteri. Jin ovviamente non può rimanere a guardare, e decide di imbarcarsi per andare a risolvere la questione di persona. Tuttavia il viaggio non sarà proprio liscio, e ben presto ci ritroveremo naufragi sulle spiagge di Iki. A questo punto inizia la nostra avventura nell’avventura, e dovremo risolvere i misteri di Iki prima di poter tornare a Tsushima. Jin dovrà affrontare i suoi demoni ancora una volta… ma a che prezzo?
Gameplay
Ghost of Tsushima Director’s Cut ci dà sostanzialmente un’esperienza ancor più completa di quanto ci abbia regalato il gioco originale, da me recensito e amato alla follia (nonché platinato). Questa volta, però, abbiamo una novità, ossia l’isola di Iki, un territorio più piccolo ma non privo di numerose missioni. Diciamolo subito, si tratta di un more of the same, tuttavia lo ritengo un ottimo modo per riportare i giocatori a riprendere in mano la modalità single player anche dopo aver concluso tutto. Infatti, una volta salpati per Iki, non potremo tornare indietro prima di concludere la storia legata a questo territorio.
Nel mentre, ci saranno i santuari degli animali (con un nuovo minigioco musicale, semplice ma molto carino), le sfide di tiro con l’arco (alcune davvero ardue!), gli avamposti da liberare e così via. Ci saranno anche alcuni luoghi che, come si dice adesso, vi “sbloccheranno un ricordo”, peccato che non sarà sempre un ricordo positivo. Eh sì, perché in quest’isola sono successe cose particolari, che andranno a pescare a piene mani dalla vostra giovinezza e dal rapporto con vostro padre.
Il gameplay della Director’s Cut è ovviamente invariato, tuttavia avremo a disposizione nuove abilità, due per l’esplorazione e una per il combattimento (non ve la svelo!), che potremo guadagnare grazie ai soliti punti tecnica. E per chi (come il sottoscritto) ha già portato al massimo le abilità di Jin? Non disperate: una volta sull’isola, la vostra reputazione ripartirà da zero (pur non perdendo nessuna abilità di quelle già prese!) e avrete modo di accumulare altri punti tecnica sia con la storia base che con le missioni secondarie. Inoltre ci saranno anche due missioni leggendarie che vi daranno dell’equipaggiamento epico molto interessante.
Infine, una grande novità che modifica e migliora di molto il gameplay, ossia il target lock. Ora potrete bloccare la mira su un nemico specifico e questo vi semplificherà di molto la vita, andando inoltre a colmare quello che forse era l’unico grande difetto di questo gioco. Sempre bello quando i feedback della community vengono ascoltati! Conclude il tutto l’ottimo supporto al DualSense, che fornisce sia il feedback differente in base alle armi usate (sia la spada, spettacolare, che l’arco) che un maggiore grado di immersività sia durante l’esplorazione (bellissimo il galoppo) che durante le cutscenes.
Se ve lo steste chiedendo, no, non dovete per forza terminare il gioco per andare su Iki: chi avrà superato il primo atto e inizierà il secondo atto che apre la nuova parte di Tsushima, potrà accedere ad Iki. Come vi dicevo, però, non dimenticate che non potrete tornare indietro fino alla conclusione delle avventure di Iki! Inoltre, potrete portare su PS5 i salvataggi della versione PS4, per non dover rigiocare tutto daccapo.
Audio e Video
Se già prima GoT era uno spettacolo, beh, con la versione PS5 lo spettacolo sarà ancor più bello. Non aspettatevi miracoli, non è improvvisamente diventato un titolo next-gen, ma ha comunque migliorato l’esperienza visiva. Inoltre, avremo a disposizione le due classiche modalità: risoluzione o prestazioni? Onestamente non ho notato differenze veramente sostanziali, quindi lascio a voi il “giudizio finale”. Di base, mi piace scegliere la modalità risoluzione a meno che non causi rallentamenti nella fluidità di gioco, e qui direi che possiamo stare abbastanza tranquilli.
L’audio rimane sempre ottimo, con i doppiaggi in tre lingue. Se siete come me, la scelta è una sola 🙂 Tra l’altro, su PS5 è anche presente un lip-sync perfetto sia per l’audio inglese che per quello giapponese. Piccoli tocchi di classe che confermano la grande valenza del prodotto, di certo migliorata con questa nuova edizione.
Concludendo
Ghost of Tsushima Director’s Cut è l’edizione che non sapevate di volere, ma della quale non potrete fare più a meno una volta che la scoprirete. Mi sento di consigliare l’acquisto a chi non ha già preso questo capolavoro di titolo (ha i suoi difetti, per carità, ma la bilancia pende decisamente dall’altro lato) e mi sento anche di suggerire l’acquisto dell’upgrade a chi lo ha già terminato. Certo, ammetto che sarebbe stato bello avere almeno l’upgrade next-gen gratuito, tuttavia credo sia una spesa bassa ed affrontabile per dare nuova linfa a un grande gioco.
Ad esempio, chi ha la versione PS4 “standard” può passare alla Director’s aggiornata per PS5 per 29€. Non sono pochi, ma parliamo di un gioco che regala tante ore e che ha anche un ottimo multiplayer online, ossia la modalità Leggende, grazie alla quale potremo giocare in fantastici match co-op e non solo. Direi che la spesa è decisamente ben giustificata!
Nerdando in breve
Con Ghost of Tsushima Director’s Cut torneremo nel Giappone dei samurai, ma con una grafica più bella e soprattutto con una nuova isola tutta da esplorare!
Trailer
Ringraziamo Sony Italia per la copia assegnataci per questa recensione.
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