Giornata piena quella del 5 luglio 2021, data la morte di Raffaella Carrà. Talmente piena che forse è passata inosservata la morte di un grandissimo del cinema a cui il mondo nerd non può restare indifferente: Richard Donner. Il regista e produttore americano ha messo negli anni la firma sul primo grande e vero cinecomic Superman, ma non solo.
Gli inizi
Richard Donner è nato a New York nel 1930 e iniziò la sua carriera come attore e poi passò alla regia. Tra glianni ’50 e ’60 diresse decine di episodi di serie TV, anche della leggendaria serie Ai confini della realtà, ed esordì al cinema con Il leggendario X-15 nel 1961. Dopo altri due film verso la fine del decennio, Donner dovette aspettare la seconda metà degli anni Settanta e il suo quarto film, il classico horror demoniaco Il Presagio, per diventare un regista famoso.
Superman
Dopo il precedente film, Donner viene assunto per quello che diventerà forse il suo film più famoso e che fa da preludio al suo decennio d’oro. Nel 1978 esce Superman, il primo cinecomics moderno. Certo, ce ne sono stati prima e certo ce ne saranno tanti dopo, anche di più belli, ma il primo Superman resta un film incredibile e la miglior versione sul personaggio mai vista sullo schermo. Questo non solo per merito di Christopher Reeve ma anche della regia di Donner che è il primo regista a rivolgersi alla fonte senza paura e senza considerarla una roba inferiore, ma con dignità.
Donner doveva anche essere presente nell’inevitabile seguito, Superman II, ma litigi con la produzione lo allontanaro e il film fu completato da Richard Lester. La sua versione, il Donner Cut, uscì nel 2006 rendendo giustizia alla sua visione.
Il decennio d’oro
Gli anni ottanta si aprirono con due film minori, I ragazzi del Max’s Bar e Giocattolo a ore. Nel 1985 Donner piazza una doppietta di altissimo livello: Ladyhawke e I Goonies. Il primo è uno dei film medioevali più belli di sempre, girato tra l’altro tutto in Abruzzo, il secondo il miglior film per ragazzini, citatissimo e copiatissimo fino allo sfinimento.
Nel 1987 altro caposaldo del cinema anni ’80: Arma Letale, che lancia Shane Black come sceneggiatore infallibile e dà il via ad una saga composta da altri tre film, tutti diretti da Donner e magistralmente interpretati da Mel Gibson e Danny Glover. Nello stesso anno si toglie pure lo sfizio di produrre Ragazzi Perduti, cult sui vampiri.
L’anno dopo modernizza il Canto di Natale di Dickens con SOS Fantasmi con Bill Murray come Ebenezer Scrooge nella New York degli yuppies anni ’80.
Gli anni ’90 e il ritiro
Passata la sbornia di successi, gli anni ’90 di Donner sono caratterizzati da tanto mestiere su film di genere. Insieme ai seguiti di Arma Letale, escono film d’azione e thriller come Maverick, Assassins e Ipotesi di Complotto, film solidi come non se ne fanno più, sebbene non indimenticabili. Fa in tempo nel nuovo millennio ad adattare Timeline di Michael Crichton e si ritira dalla regia con Solo 2 Ore.
Accanto alla regia però questo periodo è caratterizzato dalla produzione di un piccolo film chiamato X-Men, di cui sua moglie Lauren si continua ad occupare. Scrisse anche un ciclo di storie per Superman.
Insomma, Donner ci ha insegnato che un uomo può volare ma non solo e per questo gli saremo sempre grati.
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