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Wildermyth – Un capolavoro su carta

Wildermyth

Recensione

Chi segue assiduamente Nerdando sa che sono una persona a cui piacciono particolarmente gli rpg, sia strategici,  sia turn based, ma anche action. Vi svelo un segreto, sono anche sempre affamato di gdr con meccaniche inusuali, diverse dal solito e con Wildermyth ho trovato pane per i miei denti.

Che razza di gioco è questo?

Il titolo, sviluppato da Worldwalker Games ed edito da Worldwalker Games e WhisperGames è molto più di un semplice rpg, è infatti un complesso miscuglio tra un visual novel, un’avventura grafica, un gestionale e un gioco di ruolo strategico a turni.

Premessa: il gioco può essere giocato sia in singolo che in multi giocatore, tutto ciò che descriverò di seguito può essere fatto da ogni singolo giocatore, anche in una lobby multiplayer.

Principalmente Visual Novel / Avventura grafica

Le avventure di Wildermyth sono molto strutturate, nonostante questo esiste una rigiocabilità estrema, ma andiamo per gradi.

Tutte le campagne del gioco si strutturano su una mappa, nella quale si svolgeranno tutti gli eventi del gioco, ma cosa vuol dire svolgere gli eventi?

Il gioco ha effettivamente una storia molto complessa ed interessante, piena di personaggi diversi e inusuali. Ogni volta che avanzeremo nella storia o sbloccheremo un evento, avremo la possibilità di leggere che cosa succede e decidere come rispondere attraverso una rappresentazione “a fumetti” degli eventi, che calza a pennello con lo stile grafico del titolo.

Ogni nostra scelta avrà un risvolto EFFETTIVO sull’andamento della storia e sull’evoluzione dei nostri personaggi, e quando dico effettivo intendo reale, non come ci hanno abituati alcuni giochi usciti ultimamente

Un gestionale ci sta bene?

Come già detto, la mappa è il fulcro del gioco, essa sarà divisa in diverse regioni e ognuna avrà le sue particolarità.

Ogni regione, dopo essere stata conquistata dovrà essere prima ripulita, per ottenere risorse alla fine di ogni capitolo (perché la storia è divisa in capitoli) e poi, quando necessaria, fortificata per contrastare le invasioni dei nemici, che saranno periodiche, dopo una fissata quantità di giorni.

Eh si, perché ogni azione, che sia esplorare una nuova area, renderla sicura o fortificarla oppure passare da un capitolo ad un altro richiede il passare di giorni, mesi o addirittura anni, ed è qui che il gioco si fa davvero interessante.

Infatti la difficoltà del gioco aumenta con il passare del tempo, ogni passare di una quantità definita di giorni, un tipo di mostro prenderà un buff permanente, inoltre, gli eroi invecchieranno e dovranno, prima o poi, ritirarsi e venir sostituiti da altri eroi, che si possono reclutare nei territori conquistati.

Ultima, non per importanza, la funzionalità di crafting dell’equipaggiamento: utilizzando i materiali che i territori ripuliti produrranno ogni capitolo, avremo la possibilità di craftare nuovo equipaggiamento, così da potenziare i nostri personaggi.

Anche GDR strategico a turni?

Ebbene sì, ogni area della mappa che vogliamo conquistare, andrà conquistata con un combattimento, molto simile, come impostazione, a quello di d&d. Esso si svolge su un terreno casellato, ogni personaggio avrà dei punti azione e un movimento da spendere, anche se l’azione potrà essere utilizzata per muoversi il doppio.

Ogni combattimento potrà essere giocato e vinto un turno alla volta, giocando di strategia e attraverso l’utilizzo delle abilità dei personaggi, che saranno diverse sulla base della classe.

Le classi sono principalmente 3, il guerriero, il ranger e il mistico, le prime due sono abbastanza autoesplicative, un tank/dps e un dps puro, mentre la terza è una classe molto più complessa e interessante. Si potrebbe classificare come classe “magica”, ma in realtà ha il potere di infondere oggetti dell’ambiente, in modo da sfruttarli a suo vantaggio.

Ad esempio, se infondessimo una lampada, avremmo il potere di incendiare una volta riattivata l’infusione, mentre se infonderemo delle ossa avremo il potere di farne una lancia e infilzare i nemici, sempre come se fossero gli oggetti ad attaccare. Ogni utilizzo dell’infusione deteriorerà la vita dell’oggetto, che, dopo averla finita si distruggerà definitivamente. Infondere un oggetto non costa un’azione, ma utilizzare il suo incantesimo sì.

Ogni battaglia vinta o evento speciale completato i personaggi otterranno dell’esperienza, ricevendo esperienza, saliranno di grado e avremo la possibilità di scegliere una skill tra quattro da donare al nostro personaggio, non ho capito esattamente su quale base verranno scelte queste 4 abilità. ma sicuramente saranno diverse per ogni nuovo personaggio che creeremo.

Grafica e sonoro

La grafica di Wildermyth è  interessante, il concetto di riprodurre un’avventura su carta in un videogioco a visuale isometrica è un’idea che, secondo me, è spaventosamente bella e incredibilmente riuscita: infatti risulta pulita, fresca e bella da vedere, anche se molto semplice.

Il sonoro lascia un pochino a desiderare, non perché ci siano delle brutte canzoni, ma semplicemente perché sono un pochino banali, la “solita vecchia musica epica”.

Nerdando in breve

Wildermyth è un titolo particolare, nuovo, che integra meccaniche di tipologie di giochi diverse, in un miscuglio estremamente interessante, che sicuramente ha le potenzialità per piacere a molti.

Che aspettate? Provatelo!

Nerdandometro [usr 4.7]

 Trailer

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