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Valheim – Un nordico accesso anticipato!

Valheim

Recensione

Non sono mai stato un grande amante dei survival, ma per qualche motivo questo gioco mi attirava parecchio, non so esattamente perché, forse per via della mitologia nordica, o forse perché non giocavo un gioco di questo tipo da davvero tantissimo tempo.
Prima di iniziare però con questa analisi, devo fare un gigantesco disclaimer: il gioco è in early access ed è appena uscito, quindi, tutto quello che dirò è riferito ad una versione incompleta o primaria del gioco, è possibile che molto errori vengano corretti e alcune meccaniche rivisitate.

Detto questo, senza altri indugi, tuffiamoci in Valheim!

Gameplay

Per essere un Early Access, il gameplay è straordinariamente buono, fluido e privo di bug significativi.

Come le meccaniche tipiche di ogni survival che si rispetti richiedono, le prime cose da fare sono raccogliere legna e sassi, per creare poi strumenti.

L’aspetto della sopravvivenza, però, non è così pesante come si possa trovare in altri giochi del genere, infatti non sarà necessario mangiare o bere per mantenersi in vita o dormire per non morire di sonno, però farlo porta dei potenziamenti temporanei molto significativi.

L’avventura inizia con un prode guerriero morto, che è stato mandato nelle terre del Valheim, un mondo inventato dai creatori del gioco, ma poggiato fortemente sulla mitologia nordica, in quanto dovrebbe essere uno dei mondi legati all’albero della vita, Yggdrasil.

La missione è quella di sconfiggere alcuni falsi Dei e bestie mitiche, che sfidano il potere di Odino, per trasformare Valheim in Valhalla, quindi la landa perfetta per i guerrieri morti, dove potranno riposare per sempre.

Il lavoro però non sarà affatto facile, la progressione iniziale sarà abbastanza veloce, craftare i primi strumenti e le prima armi non sarà difficile, il vero problema sarà evocare le bestie mitiche e poi batterle.

Bestie mitiche

Ogni bestia mitica necessiterà di un sacrificio per poter essere evocata, questo sacrificio dovrà essere una quantità sempre diversa di trofei dell’animale che lo rappresentano, mi spiego meglio tramite un esempio: la prima bestia sarà un cervo, per evocarlo dovremo sacrificare 3 o 5 trofei di cervo, ogni volta che uccideremo un cervo, cosa molto difficile da fare, data la pessima meccanica di mira con l’arco, c’è la possibilità che ci droppi un trofeo. Una volta raggiunto il numero di trofei adatto, potremo cercare di battere il boss.

Le battaglie boss sono a dir poco spettacolari, ben pensate e con degli ottimi effetti, anche se a volte, qualche hitbox un pochino rotta e qualche glitch rompono il trend di bellezza.

Ogni volta che sconfiggeremo un boss otterremo materiali necessari per avanzare con la progressione degli strumenti e, se è la prima volta che lo battiamo, l’accesso ad una nuova area e dei potenziamenti sulle statistiche (già, i boss non sono unici e si possono evocare e battere più volte).

Meccaniche survival

Mi premeva molto parlare di due cose in particolare.

La costruzione di edifici e housing, che è fatta benino, diciamo che c’è molta varietà su cosa e come costruire, ma è tutto estremamente glitchato, anche se, tramite uno strumento, potremo terraformare a nostro piacimento il terreno, in modo da risanare eventuali punti dove le costruzioni si sovrappongono al terreno.

Il cibo è una meccanica diversa dalle solite, più complessa e più semplice allo stesso tempo. Non sarà necessario mangiare per sopravvivere, ma mangiare cose diverse e più elaborate aumenterà temporaneamente la salute massima (cosa non necessaria, ma abbastanza utile).

Grafica e sonoro

La musica è decisamente molto azzeccata ed interessante, il sentore nordico particolare si accende quando entra in gioco il violino nelle colonne sonore.

La grafica è veramente basilare, molto pixelosa, decisamente il team di sviluppo deve ancora lavorarci parecchio.

Conclusione

Che dirvi, amici, questo gioco non è completo, ma ha delle potenzialità incredibili ed è anche arrivato nel momento giusto, quello nel quale i survival multiplayer stanno tornando in voga, soprattutto dopo la resurrezione RUST.

Giocatelo e divertitevi, anche perché la progressione è molto interessante, ci sono alcune chicche veramente interessanti e si possono fare veramente tante cose.

Inoltre, se volete una vera conferma per capire se il gioco vi piace, potete guardare il titolo giocato dal buon Tencar, sul nostro canale Twitch

Nerdando in breve

Valheim è un survival, sia single che multi player, creato e distribuito da Coffee Stain Studios  e Coffee Stain Publishing. La sua è una ventata d’aria fresca rispetto all’ambiente del suo genere, dove le cose si erano fatte un po’ stagnanti. La progressione inizia come quella di un survival normale, poi si aggiungono nuovi elementi come battaglie boss e strumentazioni incredibili!

Nerdandometro [usr 4.6]

Trailer

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