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Elite Dangerous: nello spazio muori male

Rescue at Atropos2

Rescue at Atropos

Lo spazio è un luogo freddo, inospitale, violento eppure ricco di fascino e di potenziale. Questa frase racchiude tutta l’essenza di Elite Dangerous, gioco del 2015 che colpevolmente non abbiamo mai citato qui su Nerdando ma che merita sicuramente un approfondimento.

Storia di Elite

Elite è forse una delle serie di simulazione spaziale più longeve di sempre. La prima versione dello stesso titolo risale infatti al 1984, inizialmente per alcuni PC molto specifici e in seguito fu portato su ZX Spectrum e Commodore 64. Nonostante i limiti grafici e di programmazione dell’epoca, questo titolo proponeva già un mondo aperto (anzi, un universo!), con ampia possibilità di esplorazione e aspetti simulativi quali il commercio galattico e il fuel scoop che fecero davvero scuola per molti altri giochi di questo genere.
L’idea di Elite in sé traeva probabilmente molte idee da un gioco di ruolo cartaceo pubblicato qualche anno prima chiamato Traveller (1977), del quale sono un grande fan; parleremo anche di questo su Nerdando a breve.
Il videogioco fu molto amato specie nel Regno Unito e il successo incoraggiò gli sviluppatori a dare due seguiti: Frontier: Elite 2 (1993) e Frontier: First Encounters (1995) che però non ebbero la stessa fortuna rispetto ad altri titoli di quei tempi (hello Wing Commander!). Poi un lungo silenzio di vent’anni, fino al 2014 e all’avvento di Elite Dangerous.

Elite Dangerous: un nuovo inizio

Nato in seguito a una campagna Kickstarter molto partecipata, Elite Dangerous è stato lanciato nella sua versione alpha dalla casa di produzione inglese Frotnier Developments nel 2015, riproponendo a nuovi e vecchi giocatori alcuni concetti molto familiari della saga. In breve, i giocatori prendono le parti di un pilota indipendente, parte della organizzazione denominata Pilot Federation. Muovendosi a velocità iperluce tra un sistema e l’altro, i piloti si arricchiscono grazie alle molte opportunità offerte dalle fazioni di gioco: le superpotenze come l’Impero, la Federazione e l’Alleanza ma anche le fazioni minori non allineate che gestiscono e amministrano i vari sistemi solari. Commercio galattico, delivery (anche di birra!), caccia di taglie sono solo alcune delle possibilità offerte dal gioco oltre ad una galassia in scala 1:1, magnificamente curata nei dettagli grafici e pienamente esplorabile fino al core galattico e oltre. Io personalmente ho quasi pianto la prima volta davanti a un buco nero e mi sono davvero spaventato a morte quando sono stato catturato dalla gravità di una stella di neutroni. Il panico puro: sentire i rumori della lamiera dilaniata e vedere la temperatura esterna salire oltre i livelli critici manda davvero nel panico. Élite è questo: spazio, panico, stupore e meraviglia. Non è un gioco semplice da approcciare perché la simulazione è complessa e prendere dimestichezza con i vari comandi e possibilità della nave richiede tempo e allenamento, oltre che un numero incalcolabile di crediti per riparazioni, ri-acquisto di nave distrutte e tante imprecazioni. Infine credo che il gioco raggiunga il suo apice di giocabilità con sistemi HOTAS (hands on throttle-and-stick ovvero joystick e manetta) molto buoni e può risultare molto complicato utilizzando solamente tastiera e mouse (ciao Dandor, salutami la tua nave!). Ha raggiunto dai suoi inizi migliaia di giocatori e la Frontier Development, pur non essendo una casa produttrice dotata di immense risorse finanziarie, sta supportando molto il gioco e non ha fatto mancare sviluppi interessanti sin dai primi anni.

Sviluppo: Powerplay, Horizons e Beyond

A un giocatore degli anni 2000 non possono certo bastare panorami mozzafiato e qualche modo per fare crediti; servono contenuti. Frontier ha quindi proposto negli anni diverse “stagioni” che hanno scandito il tempo di gioco e hanno aggiunto ad ogni aggiornamento nuovi modi per guadagnare crediti oltre che nuovi contenuti grafici, navi nuove e possibilità di portare avanti il gioco in molti modi. Qui in seguito riassumo gli aggiornamenti principali per darvi un’idea.
Powerplay è stato il primo aggiornamento che ha introdotto la possibilità di svolgere missioni per le superpotenze della cosiddetta “bolla” ovvero lo spazio umano colonizzato a partire dal sistema solare. Svolgendo missioni specifiche i giocatori guadagnano punti merito presso le superpotenze che di fatto sbloccano l’accesso a navi specifiche oppure permettono di viaggiare verso sistemi altrimenti inaccessibili (come il sistema solare).
Horizons è stata la prima vera e propria “season” di Élite, pubblicata nel 2015 e ha introdotto la possibilità di effettuare il volo orbitale e l’atterraggio presso alcuni pianeti rocciosi così come lo svolgimento di alcune missioni a terra utilizzando un SRV, una specie di veicolo lunare agli steroidi che inizialmente era un incubo da manovrare e portava spesso a morti catastrofiche in mezzo al nulla e che solo con il tempo è diventato uno strumento tanto indispensabile quanto divertente. Horizon ha in seguito introdotto gli Ingegneri ovvero un sistema per apportare modifiche molto spinte alle performance delle navi in una versione spaziale di pimp my ride e infine ha re-introdotto con aggiornamenti successivi gli storici alieni presenti nella saga, gli insettoidi Thargoids, una presenza tanto inquietante quanto devastante da un punto di vista bellico.
Beyond è stata la seconda season di Élite che ha fatto davvero fare un salto quantico di qualità al gioco. Oltre a un notevole miglioramento grafico dei pianeti e dei corpi celesti visitabili e all’introduzione del supporto per visori VR, Beyond ha lanciato anche la possibilità di organizzare gruppi di giocatori in squadroni oltre a nuove strutture visitabili per l’esplorazione e le missioni di combattimento ampliando di molto le possibilità e il respiro del gioco.
Questi aggiornamenti, insieme alla trama in continua evoluzione, hanno avuto il pregio di aver reso il gioco vivo, vibrante e vario. A confronto con un altro famoso space sim ovvero Eve Online, Elite si presenta molto più dinamico e contendibile anche per i nuovi arrivati. Le fazioni hanno il loro giusto peso nel gioco e non pregiudicano lo sviluppo del proprio avatar e infine, del divertimento.

Odissea futura

La comunità di Elite sta ora attendendo con impazienza il nuovo aggiornamento (a pagamento), forse il più atteso e ambizioso ma anche il più rischioso per Frontier, ovvero Odissey. Recentemente alla serata dei GameAwards è stato mostrato un nuovo trailer che pone l’attenzione sull’esperienza FPS in game e su quanto verrà cambiato:

Odissey è molto atteso perché l’aggiornamento introdurrà probabilmente anche il volo atmosferico, oltre che lo sviluppo ulteriore delle missioni a terra nelle colonie umane e delle possibilità per i gruppi di giocatori organizzati. Rischioso perché quando si parla di simulazione spaziale, l’introduzione delle “space leg” (ovvero la possibilità di poter camminare e interagire al di fuori della propria nave) si è rivelato in molti casi un passo più lungo della gamba; ci provò senza successo Eve con ben due tentativi, l’aggiornamento Incarna e DUST, largamente ignorati e messi su un binario morto. Lo stesso dicasi per Star Citizen, il grande incompiuto di Chris Roberts (il creatore di Wing Commander) che dopo anni di sviluppo è ancora in beta tra grandi tormenti della fan base di chi supporta il progetto da anni.
Elite sta riuscendo egregiamente dove altri hanno fallito, grazie anche alla capacità di Frontier Development di mantenere le attese modeste e saper interagire con la propria community in maniera costruttiva.

In conclusione

Elite Dangerous è la degna continuazione dei suoi predecessori ed è un gioco che offre un’esperienza intensa, tuttavia accessibile a tutti sia per difficoltà sia per possibilità di sviluppo. Ho diverse centinaia di ore di gioco accumulate in questi cinque anni e ancora non sono riuscito a raccogliere tutte le esperienze che questo titolo può regalare. Sicuramente maggiore continuità pagherebbe ma Elite non riesco davvero mai ad abbandonarlo.
Recentemente sul canale Discord di Nerdando si è forma una piccola comunità di Comandanti e abbiamo già passato qualche piacevole serate insieme in-game. Unito al fatto che il gioco si trova spesso in forte sconto non avete più davvero scuse per non calarvi nei panni di un pilota stellare del terzo millennio.
O7 Commanders!

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