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Westworld: dove eravamo rimasti alla vigilia della terza stagione

Westworld

Westworld

Tra le rivelazioni con la prima stagione e le più cocenti delusioni con la seconda, è innegabile che Westworld sia uno dei titoli più chiacchierati del piccolo schermo.
Ispirata a Il mondo dei robot di Micheal Crichton, la serie HBO creata da Jonathan Nolan ci ha portati ad esplorarla a caccia di easter egg e a interrogarci alla ricerca della corretta interpretazione degli avvenimenti.
Con la terza stagione in uscita in Italia il 15 marzo su Sky Atlantic e prima di scoprire se risolleverà le sorti del franchise, abbiamo pensato di fare il punto della situazione e ricordarvi a che punto ci troviamo.

Non ci sarebbe bisogno di sottolinearlo, ma l’articolo sarà pieno zeppo di spoiler. Se non siete in pari con la visione, vi consiglio di non proseguire nella lettura.

Prima stagione

Westworld è un avveniristico parco divertimenti popolato da sofisticati androidi dalle fattezze umane, inconsapevoli della loro vera natura. I visitatori possono rilassarsi immergendosi completamente nel selvaggio west: gli androidi, infatti, sono programmati per riprodurre fedelmente la vita in quell’epoca e ciascuno di essi si comporta riproducendo un’apposita “linea narrativa” creata da un team di sceneggiatori. Gli esseri umani, quindi, sono gli unici a prendere decisioni non preimpostate all’interno del parco. A gestire la remunerativa realtà c’è la Delos, con a capo l’anziano Robert Ford, artefice dell’intelligenza artificiale assieme al defunto Arnold Weber.

Durante la visione non ce ne rendiamo conto, ma la storia si sviluppa su tre differenti linee narrative: nella prima assistiamo alla creazione del parco da parte di Robert e Arnold. Quest’ultimo conduce frequenti colloqui con Dolores, uno dei primi androidi costruiti. Convinto di voler dotare le creature di una “voce interiore” che le aiuti a sviluppare una propria coscienza, Arnold tenta l’esperimento proprio con Dolores.

Nonostante il parere negativo di Arnold, il parco viene inaugurato e si dimostra un vero e proprio successo. Qualche anno dopo l’apertura due pezzi grossi della Delos, Logan e William, decidono di visitare Westworld per capire se investire o meno nel progetto. Durante il soggiorno, però, William (che è fidanzato con la sorella di Logan) si innamora di Dolores. Dopo una colluttazione in cui Logan ha cercato di uccidere Dolores, quest’ultima contravviene alle regole di base degli androidi, ferendo Logan e dandosi alla fuga. Quando William riesce a raggiungerla, Dolores sembra essersi dimenticata completamente di lui.

Trent’anni dopo questi fatti, William continua a visitare periodicamente il parco con l’identità dell’Uomo in Nero, sfogando tutta la sua aggressività sui robot. Nel frattempo, Robert ha creato un androide con le fattezze di Arnold per farne il suo più stretto collaboratore. Bernard, questo il nome scelto per lui, lavora nel parco, non sa di essere un robot e ne sono all’oscuro anche i suoi collaboratori e sottoposti.

Robert ha inoltre inserito nella memoria degli androidi il sistema delle “ricordanze“: i robot quindi possono ricordare alcuni elementi delle loro giornate, comportandosi così in maniera più realistica. Consapevole che il consiglio di amministrazione della Delos sta per estrometterlo, Robert sfrutta il sistema delle ricordanze per far sì che i robot prendano coscienza della propria condizione e si ribellino. Oltre alla già citata Dolores, tra gli androidi che iniziano a sviluppare una consapevolezza c’è Maeve, che decide di sfruttare la situazione per fuggire dal parco ed essere finalmente libera.

Dolores guida una ribellione all’interno del parco, uccidendo tutti gli umani che erano stati riuniti per la presentazione di una nuova linea narrativa e lo stesso Robert. Maeve, intanto, riesce a fuggire dal parco ma, all’ultimo momento, si ricorda che in una delle sue linee narrative aveva una figlia e torna indietro per cercarla.

Seconda stagione

Anche in questa seconda stagione gli eventi procedono per tre differenti linee temporali ma le location si ampliano.
Dopo la carneficina che ha chiuso la stagione precedente, Dolores continua incontrastata la sua rivoluzione all’interno del parco.
Bernard, che si era suicidato dopo aver scoperto la sua vera natura ma era stato riattivato da Maeve, riesce a mettersi in salvo insieme a Charlotte, membro del consiglio di amministrazione della Delos, rifugiandosi in un bunker. Anche l’Uomo in Nero è sopravvissuto al massacro e viene sfidato da un piccolo androide creato da Robert a cercare “la porta”.

Dolores procede dunque alla ricerca di un’arma che possa essere usata contro gli uomini, reclutando nel viaggio tutti gli androidi che incontra. Durante il percorso, Dolores incontra brevemente anche Maeve, che è in cerca di sua figlia.

Nel frattempo, la ribellione dei robot si è estesa anche agli altri mondi del parco. In uno di questi c’è anche la figlia di William, Emily che, dopo una rocambolesca fuga, incontra proprio suo padre. Maeve, invece, si trova ad attraversare Shogun World per ritrovare la figlia.

In una seconda linea temporale, di poco successiva, seguiamo Bernard che si è risvegliato su una spiaggia senza sapere cosa sia successo. Soffrendo ancora di vuoti di memoria, si finge umano e cerca di capire cosa sia successo.

Una terza linea temporale, invece, affonda indietro nel tempo, quando Robert stava cercando di convincere la Delos ad investire nel parco. La compagnia si mostra interessata quando vede prospettarsi la possibilità di spiare gli ospiti tramite la raccolta di dati.

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