Voi l’avete mai sentita Mara e il Maestrale? Perché se non sapete di cosa sto parlando allora dovete prendervi un attimino per leggervi quanto segue e poi un altro attimino per andare ad ascoltarla, che è proprio una bella canzone.
C’è un professore di liceo, Alessio Mariani, che quando non sta in cattedra, non si dedica alla famiglia e non fa l’attaccante a biliardino, prende in mano un microfono e sale sul palco col nome di Murubutu. Costui è un cantautore rap che fa dello storytelling sistematico: tute le canzoni che propone, sono storie. Vere o finte poco importa, anche se spesso e volentieri i fini didattici dei suoi testi sono una componente non casuale. Basti pensare a L’armata scomparsa di Re Cambise, che racconta la disfatta militare capitata all’impero Persiano sotto la guida di Cambise II, o a La battaglia di Lepanto (indovinate di cosa parla).
Il 6 febbraio, grazie a BeccoGiallo Editore, alcuni dei suoi pezzi migliori assumeranno una forma cartacea con l’aspetto di un testo illustrato. Dopo il successo riscosso da Pinguini Tattici Nucleari a fumetti, la casa editrice sceglie di dare spazio a un genere musicale differente ma affine: non più indie, è tempo di letteraturap. Questo infatti è il nome con cui viene indicato il prodotto del docente/cantante, che a scuola come sul palco veicola in modo interessante dei contenuti di tipo culturale.
A illustrare il volume ci ha pensato Ernesto Anderle, l’illustratore che ha già collaborato con BeccoGiallo per la realizzazione di Vincent Van Love (ispirato al pittore Van Gogh) e di Ridammi la mano, dedicato a Fabrizio De Andrè. Considerate poi che già da tempo Murubutu e Anederle collaborano, in quanto quest’ultimo si è esibito in performance di live painting durante i concerti del primo.
In Murubutu – RAPconti illustrati, questo il titolo della raccolta, troveremo ben sedici canzoni accompagnate dalle immagini:
- La collina dei pioppi
- Anna e Marzio
- I marinai tornano tardi
- La notte di San Lorenzo
- Nyx
- Franz e Milena
- Wordsworth
- La vita dopo la notte
- La notte di San Bartolomeo
- La stella e il marinaio
- Ancora buonanotte
- L’uomo senza sonno
- Le notti bianche
- Le invasioni barbariche
- Grecale
e, soprattutto, la mia amatissima Mara e il maestrale. A tal proposito, ho un aneddoto.
Durante il secondo anno di università avevo un compagno di laboratorio appassionato di qualunque cosa io non conoscessi. Non sto scherzando, quell’essere intelligentissimo era (è, he’s still alive) una persona dalla cultura vastissima e dall’intelligenza spiccata, con la straordinaria capacità di sorprendermi qualunque cosa dicesse. Un pomeriggio eravamo in pausa dallo studio, e al tempo c’era la bella abitudine di fare pausa consigliandoci canzoni reciprocamente (in rapporto 10:1 perché tutte quelle “belle” proposte dalla sottoscritta facevano ovviamente già parte di una qualche sua playlist).
Dal niente se ne esce col sopracitato componimento, me lo fa ascoltare e mi invita a prestare particolare attenzione al testo. Terminato il tutto, mi chiede cosa avessi capito e io tutta sicura rispondo che Mara è una tizia che invecchiando è diventata cieca, motivo per cui non riesce più a trovare il marito. Invece no, a Mara viene l’Alzheimer e il marito resta davanti ai suoi occhi per tutto il tempo della narrazione cantata. Lei lo guarda, lo vede, lo sente e gli parla, ma non lo riconosce.
Noto questo fatto, riascoltiamo la canzone. Io non so se dipendesse dalla stanchezza per lo studio, dalla giornata particolarmente intensa o da chissà quale altro fattore, sta di fatto che in tutta tranquillità ho iniziato a piangere a dirotto, annacquando gli appunti e, probabilmente, spaventando un po’ quel malcapitato del mio amico (ciao Luca, scusa ancora).
Perché ve l’ho raccontato? Beh ecco, immaginatevi la gioia che ho provato nel sapere che proprio quella canzone sarebbe diventata parte integrante del prossimo fumetto di BeccoGiallo. Se una canzone che ha trasmesso, a me e chissà a quante altre persone, un carico emotivo di tale portata, non oso immaginare quale valore aggiunto possa apportare il comparto di illustrazioni.
Vi lascio alcune delle immagini allegate al comunicato stampa, perché sono davvero bellissime e fanno presagire un libro carico di emozioni forti e storie belle. Inutile dirlo, non vedo l’ora di leggerlo.