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Richard Jewell – L’eroe di Clint Eastwood

Richard Jewell

Recensione

I film di Clint Eastwood per me sono sempre un’esperienza: ogni volta che decido di guardarne uno, lo faccio sapendo che trascorrerò 2-3 ore molto intense, alle quali continuerò a pensare per giorni. Così è stato per Mystic River, per uno dei migliori thriller degli ultimi anni (complice l’ottimo romanzo da cui è tratto), per Gran Torino e per Million Dollar Baby, che mi ha fatto piangere per ore, per citarne solo alcuni. Eastwood compirà 90 anni quest’anno, e continua imperterrito a sfornare capolavori uno dopo l’altro, film quasi sempre crudi e duri come il suo sguardo, e con Richard Jewell non è stato da meno. Il film, che negli USA ha già destato scalpore e polemiche, uscirà nelle sale italiane il 16 gennaio 2020.

Trama

Il mondo conoscerà il suo nome e la verità“: questa è la frase che accompagna il lancio promozionale del film, e si riferisce a dei fatti realmente accaduti e ai quali il regista si è ispirato, cioè la storia dell’addetto alla sicurezza Richard Jewell. Richard era un uomo molto appassionato di “legge e ordine” il cui desiderio più grande era diventare un rappresentante delle forze dell’ordine; non essendo riuscito a diventare un poliziotto o un agente dell’FBI ha lavorato come addetto alla sicurezza in campus universitari e in eventi pubblici, comportandosi in maniera molto (anche troppo) zelante e prendendo molto sul serio il proprio ruolo.

Nel corso di un evento al Centennial Park di Atlanta durante le Olimpiadi del 1996, Jewell si è accorto per primo della presenza di una bomba ed ha dato l’allarme, riuscendo così a salvare moltissime persone. Inizialmente osannato da tutti e riconosciuto come eroe, a causa delle illazioni di alcune persone a lui vicine, dei sospetti di agenti senza scrupoli dell’FBI (che in questo film, se le cose sono davvero andate così, non fa affatto una bella figura) e degli articoli di una giornalista spregiudicata, Richard è stato invece accusato di essere lui stesso l’autore dell’attentato, un “lone bomber” in cerca di notorietà. Con grande dignità, senza perdere mai il profondo rispetto nei confronti delle forze dell’ordine che da sempre ha guidato al sua vita, e con l’aiuto di un amico avvocato, Jewell è poi riuscito a scagionarsi dalle accuse e a riabilitare il proprio nome, infatti le accuse sono cadute e anni dopo il vero attentatore è stato arrestato.

In Richard Jewell troviamo alcuni dei temi molti cari ad Eastwood: l’eroe per caso (come in Sully e American sniper) e l’uomo comune che compie una buona azione e invece viene ingiustamente accusato di essere un criminale (come in Mystic River, ad esempio). In questo film inoltre si percepisce fortemente la scarsa fiducia che Eastwood evidentemente ripone nelle forze dell’ordine: gli agenti dell’FBI infatti sono mostrati come ingannatori e persecutori che pur in mancanza di prove concrete che possano accusare il povero Jewell insistono sulla sua colpevolezza invece di concentrarsi sulla ricerca del vero terrorista, con conseguenze drammatiche non solo sulla vita di Richard ma anche sulla società stessa. Risulta anche molto forte l’accusa di Eastwood nei confronti dei media, che sono in grado in un attimo di distruggere la vita delle persone: infatti è stata proprio la pubblicazione di articoli sull’Atlanta Journal che inizialmente ha gettato fango su Jewell trasformandolo da eroe a nemico pubblico.

Rispetto ad altre opere del regista, Richard Jewell mi ha emozionato di meno, la storia scorre lineare e senza particolari colpi di scena, ma l’attenzione rimane sempre desta, nonostante la durata superiore alle 2 ore.

Cast

Ad interpretare il protagonista Richard Jewell troviamo Paul Walter Hauser, già visto in BlacKkKlansman e Tonya, molto bravo e molto somigliante al Jewell originale. Sam Rockwell, che non ha bisogno di presentazioni e abbiamo visto proprio recentemente in Jojo Rabbit, interpreta l’avvocato che aiuta Richard a tirarsi fuori dai guai, mentre Jon Hamm (Mad Men) è l’agente dell’FBI che lo accusa ingiustamente. Kathy Bates interpreta il ruolo della madre di Richard, per il quale ha ricevuto una nomination agli Oscar come miglior attrice non protagonista; la bella Olivia Wilde è la giornalista che con i suoi articoli ha contribuito a diffamare Jewell.

Nerdando in breve

Il nuovo film di Clint Eastwood racconta la storia di un eroe per caso che si ritrova ad essere ingiustamente accusato di essere un terrorista, e di come riesce a riabilitare il proprio nome nonostante le persecuzioni da parte di stampa e autorità.

Nerdandometro: [usr 3.0]

Trailer

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