Recensione
Dopo un’attesa che sembrava non finire più, e grazie a Panini Comics, ho finalmente ricevuto la copia del primo volume di Mercy: La dama, il gelo e il diavolo, ultima fatica di una delle artiste più complete, talentuose e brillanti che abbiamo in Italia: Mirka Andolfo.
Ho avuto il piacere di incontrare Mirka di persona più di una volta e ogni volta resto affascinato dalla sua capacità, con una matita in mano, di trasformare semplice polvere di grafite in arte completa.
Oltre ad aver apprezzato i suoi lavori, i suoi sketch e le sue straordinarie opere di Sacro/Profano e ControNatura, arriva finalmente la volta di stringere tra le mani questo intrigante Mercy, sia perché l’ambientazione sembra promettere davvero bene (un misto tra Sleepy Hollow e Penny Dreadful), sia, e soprattutto, perché sono ansioso di conoscere cosa la fervida immaginazione di Mirka abbia portato a compimento.
Trama
Veniamo finalmente alla storia: siamo a fine XIX secolo, ai confini col Canada. Sono anni difficili, duri: la corsa all’oro spinge gli uomini verso la frontiera, e più ci si allontana dalla civiltà e più le persone vengono temprate dalla durezza della vita.
Ma Woodsburgh, cittadina mineraria, è un luogo particolarmente ostico. Un oscuro male, che serpeggia nelle viscere della terra, si è risvegliato e miete le sue vittime. Questo essere senza volto, ribattezzato Diavolo di Woodsburgh, ha spinto la gente ad istituire un coprifuoco, ma è sufficiente avventurarsi nella notte per rischiare di non fare più ritorno a casa.
In un contesto tanto drammatico si incrociano le vicende dei nostri personaggi: nobiltà e servitù, gente di malaffare, lord, frequentatori di bordelli, orfani e schiavi. A tutto ciò si aggiunge la chiusura della miniera degli Swanson, facoltosa famiglia locale, a seguito di un misterioso incidente che costa la vita a molti uomini, proprietario compreso.
La tensione sale alle stelle e l’arrivo sulla scena della conturbante Lady Hellaine, giunta da Seattle, e i cui scopi sono ignoti a tutti, non fa che incrinare il delicato equilibrio di una città ormai vicina al collasso.
Ma facciamo anche la conoscenza della piccola Rory, orfana pellerossa che tenta di sopravvivere alle angherie del perfido “zio”, una figura che sembra uscita da Oliver Twist, e che gestisce una sorta di orfanotrofio in cui i bambini sono costretti ai lavori forzati (esperienza che lo stesso Dickens provò sulla sua pelle).
Il fulcro di tutto, però, ruota attorno alle due donne principali: Lady Swanson, che mantiene una facciata da nobildonna ma sopravvive come può alla morte del marito in miniera, e naturalmente Lady Hellaine, che fin dalle prime pagine scopriamo nascondere un segreto di una bellezza letale.
Il primo volume apparecchia molte, moltissime pietanze in tavola. Una più appetitosa dell’altra, e ci lascia, sul finale, un’incredibile voglia di scoprire cosa ci riserverà il futuro di questa serie.
Stile
Forse si è capito ma io adoro Mirka Andolfo, ne amo lo stile, il tratto, il modo magistrale di colorare, e la capacità di mettere in campo l’infinito equilibro degli opposti, in cui attrazione e repulsione corrono sugli estremi della stessa curva.
In Mercy tornano temi di esclusione morale, razzismo, classismo. Il “noi contro loro” in cui non si riesce a capire da che parte stare perché, nella vita, i confini sono molto meno netti di quanto non vorremmo.
Con Mercy, Mirka Andolfo, alza ancora l’asticella della sua produzione: i toni cupi, le scene macabre, l’architettura e l’abbigliamento ottocentesco; tutto è una sfida che dà all’autrice la possibilità di mettere in mostra, come se non fosse già chiaro e noto a tutti, quanto sia vasta la sua arte e quale artista completa sia.
Conclusione
Ho adorato alla follia questo volume, ormai non è un mistero per nessuno. Ho apprezzato, pagina dopo pagina, il crescendo di emozioni datoci da una narrativa serrata, ricca di di colpi di scena, di omaggi ai classici della letteratura gotica e ottocentesca, di ammiccamenti al lettore.
La produzione e il lancio sono stati imponenti: avete visto il corto che ne accompagna l’uscita? Lady Hellaine è interpretata da Alessandra Corradini con la voce di niente meno che Domitilla D’Amico (Scarlett Johansson, Margot Robbie, Emily Blunt): se tale dispiego di forze vi fa temere la delusione, rasserenatevi. Non succederà.
Mirka, quando è pronto il prossimo volume?
Nerdando in breve
Mercy La dama, il gelo e il diavolo è il primo volume della nuova saga di Mirka Andolfo.
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