#NerdandoConsiglia

#NerdandoConsiglia: ControNatura

Contronatura

“Mirka la tocca piano” è stata la prima cosa che ho commentato dopo aver letto il numero iniziale di ControNatura, 96 pagine a colori scritte, disegnate e colorate dall’ottima Mirka Andolfo.

La fumettista se ne esce con un’allegoria davvero niente male, raccontando la storia di Leslie Blair, una maialina dai capelli blu, che vive in un mondo popolato da animali antropomorfi, controllati dal governo in ogni aspetto della loro vita, anche i più intimi.
Sembra di essere catapultati nel 1984 di Orwell fuso con la sua celebre Fattoria degli animali, in questo caso però l’ossessione per il controllo della procreazione ha portato a generare il “Programma di riproduzione”: un social network chiamato Realove abbina animali della stessa specie e di sesso opposto calcolandone la “compatibilità procreativa”, al fine di “salvaguardare la civiltà”. È infatti illegale avere una relazione che non permetta la riproduzione e fortemente sconsigliato non avere un partner “adatto” dopo il compimento del venticinquesimo anno di età.
Nascono perciò amori clandestini e coperture tattiche, mentre i disegni dell’autrice ben rendono l’immagine distopica della realtà in cui si trova la protagonista.

Come se non bastasse si aggiungono sogni visionari e personaggi bizzarri, legati fra loro da un filone investigativo: Trish, la topolina coinquilina nonché migliore amica di Leslie, si ritrova infatti a indagare sulla mitologia di un’antica civiltà, i Tijoux. Tutto nasce dai sogni proibiti della maialina, che tanto la distraggono dal seguire ciò che il programma le “consiglia”.
Si aggiungano poi rapimenti e omicidi, fughe in biblioteca e loschi figuri incappucciati, ricordi di un passato burrascoso e colpi di scena continui, per arrivare inaspettatamente all’ultima pagina.

Si leggerebbe ovviamente tutto d’un fiato, ma ho preferito costringermi alla lentezza per gustarlo di più e soffermarmi sui particolari. Dettaglio che non mi è sfuggito e che ho veramente apprezzato è la citazione ad “Animal Farm” in uno spot di propaganda: “Tutti gli animali sono uguali” scrisse Orwell e riporta la Andolfo, completandolo subdolamente con “[…] un roseo futuro ci attende, basta non infrangere la legge”. ControNatura costringe il lettore a vedere la realtà dal punto di vista “dell’altro”, un po’ come fa Brown con la sua “Sentinella” o Borges con “La casa di Asterione” (racconti che consiglio a tutti caldamente), e lo fa in modo spontaneo e coinvolgente.

Non mi resta quindi che attendere il 4 maggio, in cui uscirà finalmente il secondo volume: “La Caccia”, per scoprire come e se Leslie riuscirà a cavarsela in un mondo che giudica il suo comportamento contro natura.

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