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Fast & Furious – Hobbs & Shaw: lo spionaggio sotto steroidi

Recensione

Quando feci la recensione per Fast & Furious 8 mi auguravo un possibile spin-off sui personaggi interpretati da Jason Statham e Dwayne Johnson. Due anni dopo sono stato accontentato, perché è uscito Fast & Furious – Hobbs & Shaw (d’ora in poi solo Hobbs & Shaw), dedicato appunto agli antagonisti diventati alleati della Famiglia di Dom Toretto.

Trama

Un raid dell’MI6 dietro alla cattedrale di St. Paul (lol) a Londra viene interrotto da Brixton Lore (un Idris Elba mega forte e in tuta di pelle) che uccide tutti gli agenti tranne una, Hattie Shaw (Vanessa Kirby), ma sopratutto non riesce a recuperare una fiala di una roba strana, anche perché l’agente scappata se la inietta in corpo.

Tra Londra e Los Angeles, ci viene detto che quella roba è un virus incurabile che in breve tempo verrà rilasciato nel corpo dell’agente e ucciderà mezzo mondo. Per recuperare l’agente vengono incaricati Luke Hobbs e Deckard Shaw. Ovviamente i due si odiano e Shaw ha anche un motivo in più per fare di testa sua, l’agente da recuperare è sua sorella.

Seguono esplosioni, battute da maschi alfa, riunioni di famiglia, inseguimenti e botte. Non necessariamente in quest’ordine.

Solo parti (poco) originali

Detta così non ci sono grosse differenze tra Hobbs & Shaw e uno qualunque degli ultimi episodi della saga di Fast & Furious. E per certi versi è vero, visto che parliamo sempre di un film dalla trama bombastica e in cui gli eroi fanno cose fisicamente impossibili.

Ci sono perfino le classiche inquadrature attorno a culi femminili, vero marchio di fabbrica stilistico di una saga che cambia spesso regista. Oltre alla fascinazione estrema verso automobili e officine.

Allo stesso tempo però Hobbs & Shaw prende le distanze dalla saga principale ed è libero di essere più semplicemente una spy story d’azione sul modello dei recenti Mission: Impossible. Tra l’altro ha praticamente la stessa storia di Mission: Impossible II. In questo senso è una liberazione rispetto agli ultimi film di F&F dove ci volevano diverse acrobazie mentali per capire perché Toretto e famiglia fossero gli unici in grado di salvare il pianeta.

Inoltre Hobbs & Shaw è un film divertente, pieno di battute e momenti comici, laddove F&F invece aveva solo Ludacris e Tyrese Gibson come comic relief. Scelta che funziona in larga parte perché Johnson e Statham sono perfettamente a loro agio nel fare queste cose (per quanto voglio bene a Vin Diesel, dubito sarebbe in grado di fare lo stesso). In questo senso vanno visti i camei di Kevin Hart e Ryan Reynolds (che praticamente rifà Deadpool ma senza la faccia butterata). Diciamo che siamo più dalle parti dei film Marvel recenti o dei film tipici di Johnson, ormai quasi un genere a sé stante, più che di F&F.

E come tutti i film del genere Johnson, ha anche i suoi tipici difetti, con Hobbs perfetto family man, sempre dalla parte del bene, che tutti adorano e una generale aria di buoni sentimenti per tutta la famiglia un po’ paracula.

Shaw pur essendo l’opposto di Hobbs non è particolarmente diverso e alla fine ha gli stessi problemi dell’amico-nemico, la famiglia. Ci sono problemi di famiglia, ma vengono risolti sempre in cinque minuti, tra un’esplosione e uno sguardo intenso.

Veloci e furiosi

In generale il film incontra sempre qualche problema quando l’azione si ferma e prova a costruire storia e personaggi. Motivazioni, rapporti tra personaggi, tutto rimane abbastanza abbozzato e sulle spalle degli attori. La storia è stiracchiatissima e come già detto, già vista in Mission: Impossible II. Se non altro, essendo ridotti all’osso come personaggi non necessitano di chissà che sviluppo narrativo. Johnson poi, facendo lo stesso personaggio di sempre non deve manco recitare, ma fare sé stesso.

Ogni tanto non guasterebbe qualche cambiamento nei personaggi che fa, ma Johnson facendo così è diventato uno degli attori più pagati del mondo, pur avendo fatto una lunga serie di filmacci, quindi forse sono io che sbaglio.

Se dal punto di vista narrativo non c’è molto da dire di positivo o profondo, diverso è il caso delle scene d’azione. Parliamoci chiaro, in questi film l’aspetto narrativo conta fino a un certo punto, il punto cruciale sono le botte e le esplosioni. E qui il film fa veramente quello che deve fare.

Alla regia c’è David Leitch, ex-stuntman e probabilmente il miglior regista action in attività in America in questo momento. Se già non lo sapete, Leitch ha diretto il primo John Wick, Atomica Bionda e Deadpool 2, ed è perfettamente a suo agio nel dirigere scene d’azioni sopra le righe, memorabili e piene di CGI.

Nonostante il film non sia violento come gli altri film da lui diretti, le scene d’azione sono tutte spettacolari e ben coreografate, sfruttano bene gli attori e la loro fisicità e ci regalano qualche bel triello di botte tra Johnson, Statham e Elba. Siccome poi siamo in una saga dove la fisica chiaramente non esiste, ci si sbizzarisce con scene assurde e sopra le righe, come il lungo inseguimento per Londra o quando distruggono una ex centrale nucleare.

Conclusioni

Hobbs & Shaw è un film da chiari pregi e difetti. Le parti narrative sono scontate e non particolarmente interessanti e la storia in generale è già vista. Dovrebbe essere una spy story ma ha la sottigliezza di un elefante che sfonda una gioielleria a bordo di una Lamborghini zarra guidata da Jason Statham che impreca.

Allo stesso tempo però, un film del genere vive e muore sulle sue scene d’azione e qui ci siamo. Botte, inseguimenti, esplosioni, sparatorie, assalti con armi tribali. C’è un po’ di tutto e spinto tutto al massimo. Se si va al cinema alla ricerca di questi elementi, per passare due ore lontano dalla calura estiva, Hobbs & Shaw è il film per voi. Io mi sono divertito più qui che a vedere Fast & Furious 8, per dire.

Nerdando in Breve

Hobbs & Shaw abbandona le ultime vestigia della saga originale e si pone come la versione più tamarra di Mission: Impossible.

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