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I kill Giants – Quando Netflix nasconde tesori

I kill giants

Recensione

Devo fare un mea culpa: sono la prima a risentirsi con Netflix per la qualità altalenante delle sue produzioni e per il fatto che sembra puntare più alla quantità che alla qualità. Nonostante questo, tuttavia, tra i tanti prodotti poco convincenti, ogni tanto spunta un gioiello che passa quasi inosservato e che, invece, meriterebbe di essere messo in luce.

I kill Giants è sicuramente un film inaspettato, profondo e sfaccettato, in grado di dimostrare che, quando vuole, anche Netflix è in grado di realizzare pellicole accurate che possono lasciare un’eco duratura nello spettatore.

Splendidamente diretto dall’esordiente Anders Walter, I kill Giants è tratto dall’omonima e apprezzata graphic novel di Joe Kelly, edita in Italia da Bao Publishing.
È una storia che sa affrontare temi difficili come il bullismo, l’emarginazione, l’elaborazione del lutto e la follia con grande eleganza e profondità di contenuti, senza mai trascendere nel melenso o calcare eccessivamente la mano. Un film che scorre e coinvolge, regalandoci una visione non stereotipata di una fase di vita complessa come l’adolescenza.

Trama

La giovane Barbara vive in riva al mare con i due fratelli maggiori. È una ragazza eccentrica e difficile, motivo per cui viene evitata e bullizzata dai compagni di scuola ed affidata ad una psicologa che le permetta di reinserirsi. La sua unica amica è Sophia, appena trasferitasi dall’Inghilterra, che riesce a farsi strada nel muro che Barbara costruisce nei confronti di tutti quelli che incontra.

Barbara, però, custodisce in realtà un segreto: di notte difende la città dai temibili giganti, creature mitologiche che attaccano e distruggono tutto quello che incontrano sul proprio cammino. Barbara è l’unica in grado di fronteggiarli e sconfiggerli, grazie alla sua arma mitologica, il martello Kovaleski, che la ragazza custodisce in una borsa dalla quale non si separa mai.

Ma i giganti esistono davvero o sono solo un’illusione? Sophia e la psicologa della scuola scopriranno cosa si nasconde davvero dietro i singolari comportamenti di Barbara e la aiuteranno a sconfiggere una volta per tutte i suoi nemici giurati.

Cast

I kill Giants presenta un cast tutto al femminile che convince pienamente. Se l’unico volto noto è quello di Zoe Saldana, qui nel ruolo della psicologa che cerca di entrare in empatia con Barbara, sono anche le giovanissime protagoniste a regalare un’ottima interpretazione.

Su tutte, meritano sicuramente una menzione Rory Jackson nei panni della bulla Taylor e soprattutto Madison Wolfe che interpreta la protagonista Barbara riuscendo a rendere perfettamente i suoi turbamenti interiori e le sue difficoltà senza mai eccedere.

Il fumetto

Come dicevo prima, I kill Giants è basato sull’omonimo fumetto scritto da Joe Kelly, che si è occupato anche della sceneggiatura del film. Pubblicato negli Stati Uniti come miniserie, I kill Giants è illustrato da J.M. Ken Nimura e, fin dalla prima uscita, ha convinto pubblico e critica.

In Italia è stato pubblicato nel 2010 in un unico volume da Bao Publishing, vincendo l’anno successivo anche il Gran Guinigi a Lucca. Nel 2013 c’è stata una prima ristampa mentre nel 2018 Bao ha proposto la Titan Edition, edizione riveduta e ricca di materiali aggiuntivi.

Ammetto di non aver ancora letto la graphic novel ma, dopo aver visto il film, non vedo l’ora di tuffarmi nella lettura!

Nerdando in breve

I kill Giants mescola perfettamente realtà e fantasia trattando temi forti come il bullismo e l’elaborazione del lutto. Una prova di come Netflix, quando vuole, sappia produrre adattamenti di altissimo livello.

Nerdandometro: [usr 4.6]

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