Piace a tutti, a troppi forse, e per questo è terribilmente inflazionato. Di cosa sto parlando? Ovviamente del tema Apocalisse Zombi.
Per questa ragione sono rimasto molto sorpreso dal veder comparire nel catalogo di Cronaca di Topolinia un fumetto dedicato ai celebri non morti: una sfida interessante o un’arma a doppio taglio? Scopriamolo insieme.
Recensione
Scritto da Stefano Bonazzi e disegnato da Luciano Costarelli, Planet Dead ci porta in un mondo sull’orlo della catastrofe. Questa volta, però, non è colpa di un virus misterioso, di batteri alieni o della fuga di armi batteriologiche. La verità è molto, molto peggiore e sarà davvero difficile riuscire a dipanare una matassa che sembra preannunciarsi come molto intricata.
Il contagio degli zombi al momento è circoscritto alla sola Africa, e i governi del mondo stanno facendo di tutto per impedire che possa abbandonare il continente e diffondersi negli altri Paesi.
Nel frattempo, però, il collasso economico è alle porte e questo ha portato ad una catena di eventi che hanno generato reazioni sempre più violente: tratta di esseri umani, privazioni di ogni genere, legge marziale.
Ed è solo l’inizio.
Trama
Luca Lavieri, il protagonista di questa storia, è un cronista d’assalto italiano. Si trova ad Algeri, dove sta indagando sul traffico umano di profughi che tentano di fuggire dalla terra devastata dall’apocalisse zombi. Sopravvissuto ad una situazione rocambolesca fa ritorno a Genova, la sua città (sì, quella che vedete in copertina è proprio la Lanterna). Qui, grazie all’aiuto di un amico hacker, riesce a scoprire che qualcosa che non doveva lasciare il continente africano, è invece stato imbarcato ed inviato proprio al porto della Superba.
Le sue indagini lo portano ad incrociare il capitano Sara Vanzella, membro delle forze di sicurezza che ha il compito di presiedere il cordone sanitario stretto attorno all’Africa.
Seguendo il convoglio misterioso, l’azione si sposterà da Genova a Milano, altra piazza protagonista del fumetto. Qui i due faranno il loro incontro e scopriranno che a muovere le pedine in gioco c’è una cospirazione politica di dimensioni mai viste prima.
Stile
Più ispirato alle pellicole di Romero che ai fumetti di Robert Kirkman, Planet Dead si inquadra nel filone spy-horror story, andando a colmare un gap presente nell’offerta di Cronaca di Topolinia.
Come riportato dagli autori infatti, è stata Daniela Zaccagnino, sceneggiatrice e supervisore della casa editrice guidata da Salvatore Taormina, a suggerire a Stefano Bonazzi di guardare il catalogo per individuare quale tipo di fumetto mancasse. L’horror.
L’autore, tuttavia, non ha voluto disegnare la classica apocalisse zombi, bensì ha pensato dare al fumetto un taglio più cospirativo da spy story: il contagio c’è stato, ma è ancora limitato. Come si comporteranno i governi e le potenze economiche di tutto il mondo?
Sul fronte grafico ho apprezzato molto lo stile asciutto e pulito di Luciano Costarelli, che avevo già imparato a conoscere con Lunar Lex. Le tavole sono ricche di dettagli, mai confusionarie, e accompagnano la lettura che diventa sempre più vorace pagina dopo pagina, grazie anche alla sceneggiatura che avvince ed appassiona.
Il prossimo volume è atteso per inizio febbraio, e verrà mostrato in occasione del Festival di Novegro. Non resta che aspettare quindi per scoprire cosa ci aspetta dal mondo malato di Planet Dead!
Nerdando in breve
Planet Dead #1 – Contagio ci porta nel cuore di un’intricata cospirazione governativa che vede una prossima invasione zombie.
Nerdandometro: [usr 3.8]
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