Nove sfumature di Nerd

Nove sfumature di Nerd #45 – I videogiochi perfetti per prepararsi ad Halloween

Tremate, tramate…le streghe son tornate!
La notte da brivido per eccellenza fa capolino sul calendario e, se avete finito di intagliare la vostra zucca, di addobbare la vostra bella casetta e di vedere i vostri film horror preferiti, resta soltanto una cosa da fare: impugnare un pad e accendere la console.
Non siete dei cuor di leone? Nessun problema! A partire dai titoli più spaventosi, ecco una lista di 8 videogiochi da riscoprire assolutamente in preparazione alla notte di Ognissanti.

1. Silent Hill

Un videogioco che ha semplicemente fatto la storia e che, per le proprie atmosfere cupe e terrificanti, non poteva che aprire la nostra classifica.
Uscito nel 1999 su Playstation, il survival horror di casa Konami segue la storia di Harry Mason, che, alla ricerca della figlia adottiva, si addentra nella città di Silent Hill.
In terza persona, l’avventura conserva tutto il suo fascino nonostante siano passati diversi anni dalla sua prima pubblicazione e la presenza di mostri divenuti famosissimi, quali la temibile Puppet Nurse, fanno della fatica del Team Silent un vero e proprio must del genere.

2. Until Dawn

Se il retrogaming non fa per voi, ecco qui un’altra chicca; Until Dawn è un gioco del 2015 sviluppato da Supermassive Games per Playstation 4.
Nel febbraio del 2014, dieci amici si riuniscono in una baita a Blackwood Pines, una località completamente isolata dal resto del mondo. Circondati da un fitto bosco, i ragazzi non sanno che li attende una notte da incubo in compagnia di…un misterioso psicopatico.

Facile intuire l’obiettivo del gioco: far sopravvivere più personaggi possibile alle agghiaccianti situazioni che mettono alla prova i nervi dei videogiocatori.

Dal gameplay originale e perfetto per un’avventura di questo stampo, Until Dawn personalizza completamente l’esperienza in base alle scelte fatte e tramite un riuscito effetto farfalla, in grado di legare ogni azione a dei cambiamenti nei comportamenti interpersonali e nelle dinamiche del gruppo.

3. Resident Evil 4

Altro capostipite del genere, il quarto capitolo della saga orrorifica più famosa di sempre risale al lontano 2005.
Nonostante gli anni, il capolavoro Capcom mostra una forma smagliante e, grazie a delle semplici innovazioni, quali la telecamera posizionata immediatamente alle spalle del personaggio giocabile e la sostituzione dei canonici zombie con delle creature più veloci e letali rispondenti al nome di Los Ganados, RE4 riesce ad imprimere una svolta action ad un genere che ormai rischiava di diventare stantio. Dopo la brillante intuizione dello studio nipponico, in molti hanno adottato gli stessi meccanismi nei giochi successivi, ma, c’è da dirlo, non è mai bastato per replicare lo stile e il fascino di uno dei giochi più belli di tutta l’era Playstation 2.

Nei panni di Leon Scott Kennedy, ex poliziotto ora agente governativo, dovremo rintracciare e mettere in salvo la figlia del Presidente degli Stati Uniti.
Presso El Pueblo, il luogo in cui si presume abbia sede l’organizzazione terroristica responsabile del rapimento, il buon Leon cercherà di salvare la pelle dai feroci infetti e portare a termine la missione.

4. Outlast 2

Se vi sentite proprio dei temerari, c’è un solo gioco che davvero potrebbe farvi vacillare.
Uscito nel 2017 e sviluppato da Red Barrels, il gioco ci mette nei panni di Blake Langermann, che, alla ricerca della verità sulla misteriosa morte di una donna incinta, si dirige tra i canyon dell’Arizona. Dopo che l’elicottero con cui il protagonista e la moglie hanno raggiunto il luogo precipita, il cameraman si risveglia solo e spaventato in un posto ben più inquietante di quanto si sarebbe mai aspettato e, messosi alla ricerca della sua dolce metà, Blake dovrà trovare il modo di sopravvivere agli orrori che la sua scoperta ha deciso di riservargli.

Secondo capitolo del fortunato Outlast, del 2013, il titolo riprende molte dinamiche del precedente videogioco per dare all’utente la costante sensazione di essere in pericolo. Con un gameplay snello e un livello di sfida abbastanza alto, Red Barrels si diverte a terrorizzare il giocatore con sapienti effetti da salto sulla sedia e puro terrorismo psicologico.
Con la sola possibilità di nascondersi e di scappare, il solo aiuto che potremo sfruttare sarà la nostra telecamera, che dispone di un microfono per amplificare e sentire i rumori circostanti e di una visione notturna…basterà per portare a casa la pelle?

5. Parasite Eve

Abbiate pazienza, ma sono un nostalgico e proprio non potevo evitare di richiamare alla mente di tutti questo piccolo capolavoro.
Sviluppato da Squaresoft ed uscito su Playstation nel 1998, questo titolo permetteva di vestire i panni della poliziotta Aya Brea che, nell’arco di sei giorni, cerca di svenate il folle piano della malvagia Eve, che vuole creare una genia di orride creature per dominare il mondo. Tra autocombustioni e attacchi casuali di mostri, l’eroina si troverà ad affrontare una corsa contro il tempo per salvare la razza umana.

A metà tra un survival horror ed un videogioco di ruolo, Parasite Eve comincia a sentire il peso degli anni, ma rappresenta senza dubbio un’ avventura appagante e stimolante, degna di essere giocata anche ai giorni nostri.

5. State of Decay

Siamo finalmente in presenza degli zombie, gente!
Uscito nel 2013, SoD abbina un’idea semplice, ma geniale, ai giochi orrorifici: la sopravvivenza di una comunità.

Con una rivoluzionaria progressione dinamica, in grado di far evolvere il mondo di gioco anche quanto l’utente non è collegato, il nostro gruppo continua a cercare provviste, a esplorare e perfino a ferirsi. Un’ambientazione open world di 16 km quadrati permette al giocatore di porre massima attenzione alla fase di esplorazione e di indagine, fondamentali alla scelta del luogo in cui costruire il proprio rifugio e l’avventura, da subito, si caratterizza soprattutto come un gestionale a sfondo apocalittico.

6. Dead Space

Tra i titoli più interessanti della scorsa generazione di console, il gioco di Electronic Arts è un survival horror a fondo fantascientifico ambientato nel XXVI secolo. Il protagonista, Isaac Clarcke è un ingegnere minerario che lavora per la Concordance Extraction Corporation, che si occupa dell’estrazione mineraria da altri pianeti. Dopo che una delle navi della compagnia, la Ishimura, invia un segnale di soccorso, Isaac viene mandato, insieme ad una squadra, a risolvere il mal funzionamento. Sarà proprio nel mezzo di questo salvataggio che il protagonista farà la conoscenza dei necromorfi, orribili e pericolosissimi esseri che hanno sterminato l’equipaggio della nave.

Ispirato per stessa ammissione dei creatori a film quali La cosa e Alien e, soprattutto, al celeberrimo videogioco Resident Evil, il gioco presenta anche delle caratteristiche originali ed alquanto peculiari; basti pensare alle ambientazioni a gravità zero e alla totale mancanza di un’interfaccia grafica. L’ottimo uso delle luci, i corridoi angusti e il grado di crudezza, contribuiscono a tal punto al tasso di inquietudine che il gioco è in grado di suscitare che la censura è stata implacabile nei confronti del prodotto, classificando il lavoro di EA come adatto soltanto alle persone più adulte.

7. F.E.A.R.

Molti si sarebbero aspettati il solito Doom, e invece…il lavoro di Monolith Productions è uno sparatutto in prima persona a tema orrorifico che Vivendi ha distribuito nell’ormai lontano 2005.
La squadra speciale F.E.A.R. del titolo è un reparto dell’esercito americano che viene inviato a contenere una crisi paranormale collegata ad una misteriosa bambina vestita di rosso.

Attraverso i poteri latenti del protagonista, al giocatore è dato il compito di farsi strada attraverso gli 11 livelli di gioco, munito di proiettili, arti marziali e la capacità di rallentare brevemente il tempo. L’ambientazione presa di peso da film quali Akira e The Ring, l’uso del sopracitato bullet time in prima persona e la sviluppata IA degli antagonisti rendono il gioco sempre pronto a regalare ore di sfida e salti sulla sedia.

8. Dead Island

E se, nel mezzo della vostra bella vacanza su di un’isola tropicale, veniste attaccati da una famelica orda di zombie? Il titolo di Techland sembra immaginare proprio questo scenario quando immerge il giocatore in un’avventura in prima persona dalle spiccate tinte splatter. Con una visuale in prima persona, avremo la possibilità di scorrazzare in una ambientazione open world a piedi o tramite veicoli e, stando ben attenti a non ritrovarci dall’altra parte della barricata, nostro compito sarà quello di farci strada tra le orde di non morti con armi raccapezzate in giro.

Tramite un gameplay snello e intuitivo, fare strage di zombie non è mai stato così divertente e sebbene alcuni momenti possano regalare attimi di pura frustrazione, l’avventura risulta sempre godibile e immediata.

9. Medievil

Chiude la nostra lista un titolo molto diverso dai precedenti, che difficilmente risulterà sconosciuto.
La particolare atmosfera del gioco del 1998 lo rende l’ideale per ogni halloweeniana sessione di gioco. Nei panni di Sir Daniel Fortesque daremo la caccia al malvagio mago Zarok, che ha risvegliato i morti per tenerli al proprio servizio e avvolgere nell’oscurità il ridente regno di Gallowmere.

A metà tra un platform ed un hack ‘n slash, MediEvil ha letteralmente conquistato il cuore di chiunque, tanto da far sì che chiere e schiere di giocatori si trovino a sperare in un nuovo capitolo per le console di ultima generazione.

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