Recensione
Oggi parliamo di quello che a mio giudizio è un bellissimo gioco da tavolo: Terraforming Mars di Jacob Fryxelius, uscito in edizione italiana grazie a Ghenos Games.
Mi è piaciuto subito quando l’ho provato una prima volta al Cartoomics 2018 (e me lo sono fatto spiegare da Paolo Mastrolia, traduttore dell’edizione italiana, che ringrazio), ho voluto giocarci nuovamente al Play 2018 confermando le prime impressioni e infine me lo sono portato a casa, dove occupa un posto speciale tra i titoli che più mi sono piaciuti e forse non solo di quest’anno.
Ci ho rigiocato con calma, lontano dalla confusione di una fiera e un po’ più padrona delle (tante) regole e la mia opinione non è variata: è un gioco costruito con attenzione, bilanciato, articolato ma non difficile, aperto alle più differenti tattiche e mai noioso.
Nel momento fantastico in cui la nebbia si dirada e le regole sono state metabolizzate ci si diverte un sacco, indipendentemente dal fatto che le intenzioni dei colonizzatori siano pacifiche o bellicose. Ogni giocatore, infatti, ha facoltà di scegliere una linea di condotta sempre diversa secondo la quale agire, sfruttando le carte e le risorse a disposizione.
Paradossalmente, i giocatori hanno uno scopo comune ma non sono tenuti a giocare in modo collaborativo: è nell’interesse di tutti rendere il pianeta Marte abitabile dall’essere umano, ma ognuno ha modo di scegliere le modalità che preferisce per riuscire nell’intento.
Tanto per fare un esempio: tra i parametri necessari c’è quello di portare il pianeta a raggiungere una temperatura sempre più alta, ma si può decidere di elevarla sia giocando carte che convertano l’energia in calore, sia costruendo centrali nucleari. A mio parere questo è un valore aggiunto.
Chiarissime le grafiche delle carte, bello il tabellone e accattivante la scatola.
Gameplay
La Terra non è più abitabile e si rende quindi necessario fare in modo che Marte raggiunga le tre condizioni indispensabili perchè l’uomo possa viverci: portare la temperatura dai -30°C iniziali a 8°C, aumentare il livello di ossigeno al 14% e avere sul pianeta una riserva d’acqua sufficiente.
Una volta soddisfatti questi tre criteri la partita termina e Marte è pronto per diventare la nuova Terra.
Al centro del tavolo, un tabellone raffigurante il pianeta con tutti gli spazi disponibili per diventare città, boschi, oceani, e miniere di acciaio o titanio.
Sono inoltre presenti gli indicatori della temperatura e del livello di ossigeno attuali, lo stato di avanzamento del punteggio accumulato dai giocatori, uno schema per possibili azioni alternative all’utilizzo di carte durante il proprio turno e due spazi facoltativi in cui scommettere sui goal raggiunti a fine partita per ottenere punti vittoria finali aggiuntivi.
Ai giocatori alle prime armi viene assegnata una Corporazione semplificata, grazie alla quale partono con 10 carte iniziali e 40 mega crediti (rappresentate da graziosi cubetti in plastica di color oro, argento e rame) ed una plancia personale su cui segnare le proprie risorse in termini di soldi, acciaio, titanio, vegetazione, energia e calore. Man mano che poi i giocatori si sentiranno più sicuri e padroneggeranno meglio le dinamiche del gioco, nuove corporazioni possono entrare in campo, con bonus diversi e differenti equilibri di gioco.
Una volta iniziato il proprio turno, ogni giocatore dovrà scegliere due azioni da compiere tra quelle a disposizione: utilizzare le carte ricevute pagandone il costo, scartare carte ritenute inutili per ottenere un pari numero di monete o compiere azioni standard. Il round ha termine nel momento i cui tutti i giocatori avranno passato, saltando il proprio turno.
Ad ogni nuova generazione (ovvero ogni inizio turno) i giocatori saranno chiamati a scegliere tra 4 carte nuove (volendo anche in modalità draft) quali acquistare pagandole tre mega crediti ciascuna.
Nel momento in cui la carta scelta verrà utilizzata, il giocatore dovrà pagarne il costo di attivazione per poterla utilizzare. Sarà quindi molto importante scegliere con attenzione quali carte tenere, tenendo conto delle risorse economiche a propria disposizione.
Al termine del round, ogni giocatore riceverà soldi e aumenterà le proprie risorse in funzione delle azioni svolte durante il turno precedente, che potranno essere utilizzati nel turno successivo.
La partita dura mediamente un paio d’ore, può essere giocato da 1 a 5 giocatori dai 14 anni in su.
Materiali
La plancia in dotazione al singolo giocatore è realizzata con un cartoncino piuttosto sottile, ma ha una grafica ordinata e chiarissima.
Per i punteggi, i soldi, i possedimenti conquistati e le risorse sono stati realizzati cubetti in plastica di colori differenti: resistenti e di immediata identificazione (cosa che per un gioco elaborato è molto importante).
Le tessere che rappresentano città, vegetazione, miniere ed oceani sono in cartoncino molto spesso e graficamente si distinguono subito.
Le carte da gioco sono circa 300 divise in verdi, rosse o blu a seconda della loro funzione ed hanno una descrizione chiara anche quando complessa.
Aspetto importantissimo: le regole sono spiegate in maniera accurata e lineare, permettendo di entrare facilmente nella dinamica del gioco.
Nerdando in breve
Terraforming Mars è un gran bel solitario di gruppo non collaborativo, in cui i giocatori lavorano parallelamente ma non insieme per rendere vivibile il pianeta rosso e poterlo colonizzare. Articolato ma non complesso, non economicissimo ma dotato di molto materiale di buona qualità ed estremamente coinvolgente per gli appassionati della vita su un nuovo mondo.
Nerdandometro: [usr 4.7]
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