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Annientamento – La fantascienza new age di Netflix

annientamento

Annientamento è la seconda prova da regista di un certo Alex Garland, sceneggiatore di molti film di successo (28 giorni dopo, Sunshine, Dredd) e autore e regista di Ex Machina.

Avendo adorato l’opera prima, avevo molte aspettative su questa nuova pellicola, prodotta da Netflix e ispirata alla trilogia letteraria dell’Area X di Jeff VanderMeer.

Annientamento si è rivelato un film sperimentale, ambizioso e complesso ma, ahimè, non mi ha convinta fino in fondo come era invece accaduto con il predecessore Ex Machina.

Trama

Il film si apre in medias res, mostrandoci la biologa Lena tenuta in quarantena e interrogata dopo essere tornata da una missione militare. Attraverso il suo racconto scopriamo cosa è successo.

Lena è la moglie di Kane, soldato appartenente ad una task force segreta che è sparito senza lasciare tracce dopo essere partito per il suo ultimo incarico. Dopo quasi un anno, inaspettatamente, Kane torna a casa ma appare confuso e privo di gran parte della memoria, oltre che in preda a violente convulsioni.

Durante il trasporto in ospedale, l’ambulanza viene intercettata e deviata dai militari del progetto cui appartiene anche Kane, che spiegano a Lena la situazione: tre anni prima un corpo celeste si è abbattuto in una porzione di territorio, ora denominata Area X, provocando un fenomeno sconosciuto, chiamato Bagliore.
L’area interessata è caratterizzata da una strana luminosità ed è impenetrabile alle onde radio.

Studiare e comprendere il fenomeno è però fondamentale perché il Bagliore si sta espandendo gradualmente. Diverse missioni sono state mandate al suo interno senza mai fare ritorno: Kane apparteneva all’ultima in ordine di tempo, ed è l’unico che sia riuscito a tornare indietro.

Nella speranza di salvare il marito, le cui condizioni appaiono sempre più gravi, Lena accetta di partecipare ad una nuova missione scientifica, con una squadra tutta al femminile, all’interno del Bagliore.

Recensione

Annientamento è un film di fantascienza estremamente particolare: se cercate azione o ritmi serrati, non è la pellicola per voi. Non pensiate, tuttavia, che tensione e paura non siano presenti perché sono invece il filo conduttore. C’è un costante senso di ansia, durante la visione, che striscia seguendo il ritmo lento e compassato del film.

Si tratta di una pellicola riflessiva, che non si mette fretta e gioca costantemente sul senso di straniamento: è quella la sensazione che provano le protagoniste, immerse in un mondo fuori dalle logiche che governano le nostre conoscenze scientifiche, ma è anche il sentimento dominante nello spettatore. L’Area X non risponde alle leggi fisiche che conosciamo, è inutile cercare di trovarvi un senso.

Ho definito il film “fantascienza new age” perché il suo elemento dominante è quello della natura; si tratta però di una natura altra, estranea e minacciosa, che non può essere compresa e controllata e che per questo diventa qualcosa da temere. Lena e le sue compagne non riescono, con le loro conoscenze scientifiche, a catalogare quello che le circonda e, per loro, restano solo due strade: accettare o combattere.

Allo stesso tempo, questo viaggio nell’ignoto si rivela anche un viaggio all’interno di se stessi: Annientamento si presta a molteplici chiavi di lettura e svariate interpretazioni ma non voglio rovinarvi la sorpresa e non mi dilungo oltre.

Come si capisce da queste poche righe, il film di Garland si rivela piuttosto ambizioso. Non a caso, nonostante fosse stato pensato per il grande schermo, Netflix ha optato per una distribuzione cinematografica solo in tre paesi (Stati Uniti, Canada e Cina), temendo che la complessità della pellicola non sarebbe stata premiata al botteghino.

Effettivamente la complessità c’è eccome: la premessa, i piani interpretativi, lo svolgimento sono interessanti ma al film manca qualcosa per lasciare davvero il segno. È come se si perdesse anch’esso all’interno dei misteri incomprensibili dell’Area X, non riuscendo a risolversi pienamente e questo è un peccato.

Vale la pena, comunque, sottolineare la fotografia e la parte effettistica della pellicola, davvero di grande livello. I colori e la luce all’interno del Bagliore fanno la parte del leone, creando un’atmosfera straniante e rendendo quasi alieni anche i tratti delle figure umane.

Non male anche il cast tutto al femminile, in particolare Jennifer Jason Leigh e la protagonista Natalie Portman (che, comunque, io adoro sempre e comunque). Efficace anche Oscar Isaacs, attore feticcio di Alex Garland.

Nerdando in breve

Annientamento è un film di fantascienza ambizioso e insolito, giocato sui livelli interpretativi e l’introspezione. Ottima la fotografia ma manca qualcosa per restare memorabile.

Nerdandometro: [usr 2.8]

Trailer

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