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Junky Cable – Cyberpunk, colori e Giappone

Junky Cable

Junky Cable è il nuovo fumetto di Claudio Avella e pubblicato da Shockdom, che ci ha gentilmente fornito una copia per questa recensione.

È un volume autoconclusivo di 128 pagine a colori dall’ambientazione cyberpunk e dalle influenze più orientali.

Trama

Junky Cable ci porta nell’anno 29XX, in un mondo dove l’interazione tra tecnologia e bio-organismi è onnipresente. Seguiamo qui le vicende di una coppia di ribelli: Allister, un medico premuroso con un passato da militare, e Cheap, una ladra di codici focosa.

Come s’intuisce dal titolo ed in piena tradizione cyberpunk, i due sono anche tossicodipendenti, utilizzatori abituali di droghe allo scopo di sfuggire dal proprio passato travagliato.

Allister e Cheap devono ritrovare una persona a loro cara e, nel farlo, si ritroveranno a dover chiudere alcuni cerchi con il passato ed a fronteggiare dei pericoli che minacciano la libertà dell’intero mondo.

Recensione

Junky Cable ha un approccio al cyberpunk ed alla storia particolare: inizia in maniera piuttosto leggera, carica di erotismo e battutine, con un’ambientazione che non sembra nulla di diverso da molte altre se non per l’immane quantità di colori accesi (non aspettatevi atmosfere tetre e piovose con insegne al neon stile Blade Runner).

Andando avanti però la vicenda si fa più seria e l’impostazione prende una piega decisamente più nipponica, sia nello stile grafico, che nei combattimenti, molto in stile shōnen manga, che nelle tematiche, con l’opposizione tra ragione e sentimento che, come avevo già esposto parlando di Tales of Berseria, è un tema ricorrente nelle opere giapponesi.

Questa evoluzione all’interno del volume è una caratteristica che ho molto apprezzato di Junky Cable: se infatti il fumetto non si prende troppo sul serio (per dire, abbiamo un personaggio chiamato Siri, figlia di Ios), è rimarcabile come passi da un inizio molto, molto superficiale a tematiche più serie e ad un coinvolgimento del lettore più profondo ed intenso.

Questo cambiamento è molto repentino, ma allo stesso tempo gestito molto bene dall’autore. L’unico rammarico che mi ha lasciato è che si ha l’impressione di essere davanti ad una versione tagliata di quella che poteva essere una storia più lunga e dettagliata, che ci avrebbe consentito di scoprire di più dei personaggi secondari e dell’ambientazione di Junky Cable.

Oltre a questo, un altro piccolo difetto che emerge in particolare all’inizio della storia è come i dialoghi spesso tralascino la regola dello “show don’t tell”, ovvero abbiamo troppo spesso personaggi che spiegano quello che sta succedendo come se stessero parlando al lettore piuttosto che al proprio interlocutore.

Junky Cable

Disegni

In Junky Cable la prima cosa che salta all’occhio sono indubbiamente i colori: in questo senso ci si rispecchia molto più nella parte junky dell’opera, con tavole coloratissime come nelle migliori storie psichedeliche.

Lo stile con cui sono disegnati i personaggi è anche ammirabile, soprattutto nel rispecchiare le due “anime” del fumetto, quella cyberpunk e quella giappofila.

Non mancano nemmeno numerosi nudi femminili, ma senza che il fumetto sfoci mai nell’erotico o nel volgare.

Per quanto riguarda le scene d’azione infine, come detto ricalcano lo stile dei manga di combattimento, senza però eccedere in sequenze interminabili come spesso accade con i fumetti giapponesi.

In conclusione

Junky Cable è un fumetto interessante e particolare, che prende un’ambientazione classica e la ricrea con originalità, infondendovi la personalità dell’autore ed elementi di altre culture.

Sebbene cominci con uno stile molto sopra le righe ed un tono tranquillo, lungo la storia evolve per passare ad affrontare tematiche e scene più serie.

Questa commistione fa di Junky Cable una lettura piacevole nonostante qualche piccolo difetto, ma lascia il rammarico di aver visto troppi personaggi ed altri elementi dell’ambientazione per troppo poco tempo, così da avere la sensazione che una storia su più volumi sarebbe stata più appropriata.

Nerdando in breve

Junky Cable è un fumetto di Claudio Avella pubblicato per Shockdom. Di chiaro stampo cyberpunk, unisce elementi di quell’ambientazione con colori sgargianti e caratteristiche del fumetto giapponese.

Narra le vicende di due ribelli tossicodipendenti, Allister e Cheap, alla ricerca della propria figlia adottiva nel loro bizzarro mondo futuristico.

Nerdandometro: [usr 3.5]

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