Lo splendido polo fieristico bolognese ha ospitato, il 10 e 11 febbraio 2018, la prima edizione del Nerd Show: due padiglioni ricchi di emozioni legate alla cultura nerd.
La nostra redazione è andata in avanscoperta per scoprire cosa si nascondeva tra stand di artisti, negozi ed ospiti. Ecco le nostre impressioni.
Solidea
Aaaaaahh, che bellezza le fiere del fumetto! Così tante cose belle e raggruppate in un posto solo.
Avevo buone sensazioni riguardo a questa prima edizione del Nerd Show per via del fatto che seguiva i passi del Modena Nerd, fiera anch’essa appena nata che ha fatto il suo ingresso nel mondo un paio d’anni fa.
Il punto forte di questa fiera è stato sicuramente uno: la varietà.
Non si trattava infatti semplicemente di qualche padiglione ripieno di stand dedicati alla vendita o alla pubblicità, oltre a quelli ce n’era davvero per tutti i gusti: dalle cose da comprare (oggettistica, fumetti, videogiochi, accessori per pc) ai combattimenti con spade laser, palco con spettacoli e comparse di personaggi rinomati, infinite postazioni da retro-gaming, meravigliose opere di Lego, fumettisti ad ogni angolo e anche qualche attività da fare per i più piccoli.
Una cosa particolare di questa fiera è il fatto che avendo come ospiti personaggi non solo inerenti al “mondo nerd”, si predisponeva ad attirare e ad essere apprezzata anche da chi di non è interessato a queste cose.
Sul palco sono passate infatti persone come Il Signor Distruggere, Giovanni Muciaccia e I Pantellas.
Il quartiere fieristico di Bologna è stato una buona scelta, non c’ero mai stata prima d’ora ma l’organizzazione è stata ottima e l’ingresso in fiera, grazie ai numerosi tornelli, non è stato affatto tragico.
I palchi per le esibizioni erano due e quelle che ho visto io si sono svolte senza intoppo alcuno.
Altra cosa molto importante: c’erano abbastanza luoghi in cui potersi procacciare il cibo. Certo, le file che c’erano ti invitavano al digiuno forzato, ma quello purtroppo è davvero inevitabile.
Unica “pecca” è stato forse il fatto che me la aspettavo più grande, due padiglioni sono un po’ pochini, ma probabilmente lo dico semplicemente perché adoro queste cose e vorrei non finissero mai.
I padiglioni erano comunque organizzati molto bene, c’era tanto spazio per camminare senza strettoie in cui la gente inevitabilmente arrivasse a condensarsi malamente e anche più sedute di quante non se ne vadano di solito.
Insomma, è stata un’esperienza piacevole e che sicuramente ripeterò l’anno prossimo.
Gattiveria
La prima edizione è sempre piuttosto difficile da giudicare: meno ricca di stand e iniziative, meno pubblico. In questo caso invece l’affluenza è stata piuttosto alta e il livello qualitativo buono.
Tanti gli autori presenti, tutti molto disponibili a scambiare due parole sui propri lavori (a breve la mia prima intervista al bravissimo Mattia Surroz, artista valdostano del fumetto ed autore della prossima cover di Topolino).
Cosplayer non se ne sono visti moltissimi, ma quei pochi devo dire degni di nota: una terrificante gattina del Cheshire, un cappuccetto rosso armato, tantissimi Ezio e qualche original molto curato dedicato allo Steampunk. Grandissimo il tizio che si è presentato travestito da Alessandro Borghese.
Un padiglione intero dedicato all’area videogames, un grande spazio ludico anche per i più piccoli e la possibilità di divertirsi con i cabinati. Unica nota stonata il volume spaventosamente alto della band heavy metal che non permetteva la visita agli stand nelle vicinanze.
Zeno2k
Personalmente sono tornato a casa con ottime sensazioni da questa prima edizione bolognese. Anche gli addetti al settore con cui ho avuto occasione di scambiare due chiacchiere, come la magnifica Mirka Andolfo, il talentuoso Davide La Rosa, e gli amici di Cranio Creations, mi hanno restituito impressioni più che positive: ottima organizzazione, grande risposta di pubblico.
In particolare ho apprezzato l’area dedicata agli artisti che è stata collocata proprio all’ingresso della manifestazione e che si estendeva per quasi metà padiglione. Un buon modo per mettere meritatamente in risalto l’eccellenza dei nostri artisti ed illustratori.
Da vecchio nerd di videogioco innamorato, poi ho apprezzato la presenza massiccia di postazioni in cui dilettarsi con il retrogaming: da cabinati dell’epoca a ricostruzioni, era possibile passare in rassegna i titoli che hanno occupato la mia adolescenza: Pang!, Bubble Bubble, Street Fighter, Wonder Boy sono solo i primi che mi hanno colpito, ma la quantità di materiale a disposizione era davvero imponente.
Notevole anche la presenza di diorama in Lego e arene per sfidarsi in appassionanti tornei di Fifa 18.
Insomma: per me è un ottima fiera, non vedo l’ora di scoprire l’anno prossimo se saprà ulteriormente migliorarsi.
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